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Asia-Pacific contrastata. Nikkei 225 in crescita dello 0,53%

di FTA Online News pubblicato:
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Dopo un avvio d'ottava in ulteriore frenata per Wall Street (peggiore dei tre principali indici newyorkesi il Dow Jones Industrial Average, deprezzatosi dell'1,11% lunedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza si è fatta maggiormente contrastata. Fattori ribassisti rimangono la stretta monetaria condotta dalla Federal Reserve (Fed) e i timori per una recessione globale innescata proprio dall'aumento eccessivo o troppo repentino del costo del denaro. Decisa bocciatura per l'inizio del mandato della nuova premier britannica Liz Truss, con la sterlina scivolata sui minimi storici nel confronto del dollaro. Gli investitori continuato a liberarsi dei titoli di Stato di Londra, in risposta al piano di taglio delle tasse annunciato dal governo settimana scorsa. Tuttavia, come emerge dai dati di Deutsche Bank, è l'intero mercato globale dei bond a essere entrato in bear market per la prima volta in 76 anni. A spingere il brutale selloff, che ha fatto impennare i rendimenti nei mercati sviluppati, sono aspettative di tassi d'interesse molto più elevati mentre gli istituti centrali, Fed in testa, cercano di combattere l'impennata dell'inflazione, volata sui massimi degli ultimi 40 anni. E il clima ribassista si conferma in un declino di circa il 40% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in declino di circa lo 0,40% a fronte di un rialzo intorno allo 0,20% dello yen sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,53% (andamento simile per l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,47%). Sul fronte macroeconomico, in agosto il Corporate Services Price Index (Cspi, l'indice dei prezzi dei servizi alle imprese) sale in Giappone dell'1,9% annuo, in moderato rallentamento rispetto al 2,1% di giugno e luglio ma sotto al 2,4% del consensus. Su base sequenziale l'indice è invece calato dello 0,2% dopo il rialzo dello 0,3% di luglio. L'indice della fiducia dei consumatori della Corea del Sud ha registrato in settembre un'ulteriore crescita a 91,4 punti dagli 88,8 punti di agosto. L'indice resta comunque per il quarto mese consecutivo sotto quota 100 punti (che separa la prevalenza di ottimisti da quella di pessimisti), dopo una striscia positiva durata quindici mesi. A Seoul è intorno all'1% la perdita del Kospi.

Ministero delle Finanze, amministrazione tributaria statale e ministero di Industria e Information Technology hanno annunciato che gli sgravi fiscali per i new energy vehicle (Nev, veicoli elettrici e ibridi) verranno estesi in Cina per tutto il 2023. Da inizio 2022 allo scorso 31 agosto i profitti industriali sono calati in Cina del 2,1% annuo, contro la flessione dell'1,1% del periodo gennaio-luglio. L'agenzia di Pechino dallo scorso mese non ha comunicato dati disaggregati su base sequenziale, dopo il rialzo dello 0,8% annuo di giugno (e il crollo del 6,5% di maggio). Le piazze cinesi vanno a due velocità. A meno di un'ora dal termine delle contrattazioni Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 guadagnano circa lo 0,80% e lo 0,90% rispettivamente, contro un netto progresso intorno all'1,30% per lo Shenzhen Composite. In negativo invece Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in flessione di circa lo 0,50% (e l'andamento è sostanzialmente uguale per l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China). A Sydney è stata dello 0,41% la crescita dell'S&P/ASX 200 in chiusura.

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