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Miriam Ferrari
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Assegno unico, errore INPS: alcune famiglie potrebbero dover restituire fino a 210 euro

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

INPS ha commesso un errore nei calcoli dell'assegno unico: alcune famiglie potrebbero dover restituire fino a 210 euro a figlio. Ecco chi rischia e qual è il motivo.

Assegno unico, errore INPS: alcune famiglie potrebbero dover restituire fino a 210 euro

Scoppia il caos sull'assegno unico: INPS ha commesso un errore nell'erogazione delle maggiorazioni destinate ai genitori titolari di reddito: che cosa succede adesso?

Le famiglie, o meglio alcune particolari famiglie formate da un solo genitore, potrebbero essere tenute a restituire i soldi percepiti grazie alle maggiorazioni sull'assegno unico 2022: si parla di circa 210 euro a figlio.

Cerchiamo di capire cosa sta succedendo: chi rischia di dover restituire i soldi dell'assegno unico e per quale motivo?

INPS commette un errore: chi deve restituire i soldi dell'assegno unico?

INPS e il Governo hanno investito tempo e denaro sull'assegno unico per le famiglie con figli a carico fino a 21 anni, andando a definire importi, aumenti e maggiorazioni per ciascun nucleo familiare.

Tuttavia, pare che INPS abbia commesso un errore nell'erogazione di una particolare maggiorazione: quella che riguarda l'aumento fino a 30 euro al mese per i genitori che lavorano e sono titolari di reddito.

In sostanza, per tutto lo scorso anno sono stati erogati importi maggiorati anche ai nuclei familiari mono genitoriali, che avevano richiesto l'aumento di 30 euro proprio per il fatto di essere titolari di reddito da lavoro. La norma, però, riguarda le famiglie in cui "entrambi i genitori sono titolari di redditi da lavoro".

L'obiettivo della maggiorazione, in effetti, era quello di dare sostegno alle famiglie e ai genitori che - a causa del lavoro - devono affidare i propri figli alla baby-sitter. A maggior ragione, dove è presente un solo genitore, spetterebbe il sostegno.

Ma la norma non lo prevede e la correzione governativa non è mai arrivata.

Assegno unico: a chi spetta la maggiorazione per genitori titolari di reddito?

Che cosa dice la normativa sull'assegno unico in merito alla maggiorazione di 30 euro destinata a genitori titolari di reddito da lavoro?

In sostanza, facciamo riferimento all'articolo 4, comma 8, del decreto legislativo numero 230/2021: viene specificato che tale maggiorazione spetta qualora “entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro”.

L'importo può variare come segue: nella misura di 30 euro al mese per i nuclei familiari con ISEE sotto i 15.000 euro; per poi ridursi progressivamente al di sopra di tale soglia, sino al completo azzeramento oltre i 40.000 euro.

Per fare alcuni esempi:

  • una famiglia con ISEE pari a 20.000 euro ha diritto a 24 euro;

  • mentre una famiglia con ISEE a 25.000 euro ha diritto a 18 euro.

Assegno unico da restituire: cosa succede adesso?

INPS potrebbe richiedere alle famiglie mono genitoriali che hanno ottenuto la maggiorazione senza averne diritto - secondo l'interpretazione della norma - la restituzione dei soldi percepiti nel 2022.

L'Istituto, di fatto, aveva già sospeso l'erogazione della maggiorazione dallo scorso ottobre, ma ad oggi non sono arrivate correzioni o delucidazioni in merito. Motivo per cui potrebbe scattare il recupero delle somme indebitamente percepite.

Restano da sanare le mensilità da marzo a settembre 2022, che potrebbero comportare un esborso di 210 euro a figlio per le famiglie che hanno ottenuto la maggiorazione senza averne diritto.

Si pensi, quindi, alla situazione di una madre vedova con due figli a carico: per lei l'esborso potrebbe ammontare a 420 euro; mentre in caso di tre figli a carico, fino a 630 euro.

Non resta che attendere i prossimi sviluppi e le eventuali comunicazioni INPS.

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