Perché ci sono rischi di ulteriori ribassi per l'indice azionario americano S&P 500
L'esperto, in particolare, ha focalizzato l'attenzione sul mercato azionario americano. Dopo la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi di interesse di 50 punti base. Dopo una seduta euforica, infatti, il mercato azionario a stelle e strisce ha perso posizioni. Con gli analisti che si interrogano ora proprio sugli effetti negativi che avranno sulla crescita economica a stelle e strisce le manovre restrittive da parte della Banca centrale americana.
Perché il recente aumento di 50 punti base non sembra essere proprio l'ultimo per i tassi di interesse USA, anzi. Da qui alla fine dell'anno, infatti, la Federal Reserve potrebbe continuare ad aumentare il costo del denaro al fine di frenare la crescita dell'inflazione.
In particolare, citando il rallentamento della crescita degli utili societari, e proprio l'inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve, Michael Wilson non esclude che l'S&P 500 scivoli ancora un po' nel breve termine. Per poi risalire, trovando un minimo relativo, nei prossimi mesi, mentre nel breve termine la volatilità dovrebbe continuare a mantenersi elevata.
Di conseguenza, ha riportato Bloomberg, lo strategist di Morgan Stanley Michael Wilson al momento, per quel che riguarda l'azionario USA, consiglia un posizionamento difensivo. Precisamente, sovrappesare i titoli del comparto sanitario, quelli dei servizi pubblici e pure quelli immobiliari.
Dalla view di Michael Wilson a quella dell'esperto di Morgan Stanley Graham Secker
Dello stesso parere è il collega della Morgan Stanley Graham Secker che, per quel che riguarda il mercato azionario europeo, resta cauto sulle società che sono quotate sulle Borse del Vecchio Continente. E questo considerando la guerra in Ucraina e la conseguente situazione economica difficile. Il che può portare ad un rischio di discesa degli utili società nella seconda metà del corrente anno.
Secondo l'esperto, infatti, il driver ribassista sul mercato azionario europeo è attualmente rappresentato dal calo delle esportazioni di gas da parte della Russia. E sebbene almeno per il momento le valutazioni azionarie non siano eccessive, i rischi di ulteriori ribassi persistono proprio in ragione del deterioramento del quadro legato ai fondamentali.