FTAOnline

BCE dura, ma i mercati fanno festa: cosa è successo?

di Edoardo Lopez pubblicato:
3 min

La BCE ha alzato i tassi come previsto ieri, preannunciando un'altra stretta a marzo. Perché le Borse hanno risposto con un buon rialzo?

BCE dura, ma i mercati fanno festa: cosa è successo?

Quella di ieri è stata una seduta particolare per i mercati finanziari che hanno visto una certa volatilità, specie a partire dal primo pomeriggio.

Mercati finanziari: prima la Fed, poi la BCE

In mattinata gli operatori si sono concentrati inizialmente sulle indicazioni arrivate dalla Fed che ieri ha alimentato una reazione positiva di Wall Street dopo il nuovo rialzo dei tassi di interesse, questa volta però dello 0,25%.

BCE alza i tassi: nuova stretta a marzo. E dopo?

L'attenzione si è poi spostata sulla BCE che, in linea con le attese ha alzato il costo del denaro dello 0,5%, portando il tasso sui depositi al 2,5% e quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3%.

Nel corso della consueta conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha anticipato che in occasione del meeting di marzo ci sarà una nuova stretta nell'ordine dello 0,5%.

Una chiarezza che però non ha trovato lo stesso riscontro nelle indicazioni relative ai mesi successivi, visto che il numero uno della BCE da una parte ha dichiarato che "c'è ancora della strada da fare" per favorire un ritorno dell'inflazione al target del 2%.

Dall'altra Christine Lagarde ha preferito rimanere con le mani libere, spiegando che le decisioni in materia di politica monetaria che seguiranno alla stretta di marzo, saranno prese in base ai dati macro e quindi saranno valutate "step by step".

BCE: ecco le reazioni dei mercati finanziari

Immediata la reazione dei mercati, a partire da quelli azionari che hanno guadagnato tutti terreno, con il Dax in salita del 2,16%, seguito dal Cac40 e dal Ftse100 che hanno segnato un progresso dell'1,26% e dello 0,76%.

Bene anche il Ftse Mib che si è fermato a 27.100 punti, sui massimi da febbraio dello scorso anno, con un vantaggio dell'1,49%.

Movimenti di una certa entità si sono registrati anche sul fronte dei cambi, con l'euro-dollaro che dopo aver raggiunto quota 1,10 ha battuto la ritirata, portandosi una figura più in basso intorno ad area 1,09.

Molto forti anche le oscillazioni sul mercato obbligazionario, con lo Spread BTP-Bund in flessione di oltre il 2,5% in area 182,6 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni è crollato del 6,04% al 3,879%.

Come spiegare questa reazione dei mercati?

Di fatto i vari asset hanno reagito in maniera positiva dopo il meeting della BCE e la conferenza stampa della Lagarde, malgrado quest'ultima abbiamo mostrato un atteggiamento da falco.

Non solo non è stata annunciata in alcun modo la fine del rialzo dei tassi, ma per giunta è stata ribadita la volontà di non mollare la presa, mantenendo il pugno duro contro l'inflazione.

I mercati però, a partire da quelli azionari, hanno cavalcato i messaggi un po' contraddittori della Lagarde, aggrappandosi a quelli a loro più favorevoli.

In particolare, il fatto che la BCE non si sia impegnata esplicitamente su futuri rialzi dei tassi dopo quello di marzo, ha indotto gli investitori a credere che la fine del ciclo di aumenti potesse essere vicina.

BCE verso la fine del ciclo di rialzo dei tassi?

L'idea è che, al pari della Fed, anche la BCE a breve possa interrompere la sua stretta monetaria e tanto è bastato per festeggiare.

Sarà importante verificare ora se quella di ieri sia stata solo una reazione del momento e per certi versi esagerata o se al contrario troverà conferma anche nelle prossime ore/sedute.

Argomenti

BCEFTSE MIB