Investire nella biodiversità: come fare e con quali strumenti

Biodiversità: cosa si intende 

Si sente molto parlare di biodiversità e di quanto questa tematica sia importante per la sopravvivenza del nostro pianeta. 

Che cosa si intende, però, esattamente, quando si parla di biodiversità? 

In parole povere, il termine in questione sta ad indicare tutte le forme viventi che fanno parte dell’ecosistema, dalle piante agli animali ai microrganismi.

E, andando ancora più nello specifico, la biodiversità pone particolare accento alla varietà e all’abbondanza di forme e specie che compongono l’ecosistema stesso. 

Se un ecosistema è in salute, ne trae beneficio l’intera vita collettiva, non solo dal punto di vista del benessere psicofisico, ma anche dal lato economico.

Un sistema in salute, infatti, consente di non disperdere energie e capitali che possono così essere indirizzati verso attività produttive e profittevoli. 

Purtroppo, invece, la situazione è decisamente negativa visto che, almeno il 75% degli ecosistemi naturali, ad oggi, risulta danneggiato a causa dell’attività umana. 

Le prospettive di incremento della popolazione mondiale, in tal senso, non aiutano. Ecco perché sono necessarie azioni e cambi repentini di rotta. 

Biodiversità: una tematica d’investimento da valutare 

Visto il crescente interesse per le tematiche ambientali e della sostenibilità, anche in materia di investimenti, è opportuno, per chi ancora non l’avesse fatto, iniziare a pensare in modo differente.

Diciamo pensare in modo necessariamente più “green”. 

Cosa significa? 

Vuol dire che, prima o poi, le aziende che operano sui vari mercati e che si rivelano poco attente ai temi ESG verranno penalizzate dalla congiuntura globale. 

Focalizziamo un attimo l’attenzione, ad esempio, sulla problematica relativa all’alimentazione che è strettamente dipendente dalla terra e da ciò che essa è e sarà in grado di offrire (o di non offrire perché malata). 

Le aziende che si dimostrano poco sensibili alla problematica dell’inquinamento, della riduzione di pesticidi e fertilizzanti, del disboscamento, etc, saranno sempre più penalizzate da provvedimenti normativi stringenti.

Inoltre, le scelte più consapevoli dei consumatori, dirotteranno i loro acquisti su competitors più in linea con la sostenibilità ambientale. 

Fatta questa premessa, per le imprese che hanno già iniziato l’opera di riconversione dell’iter produttivo in modalità “ecofriendly”, le possibilità di sviluppo e crescita si preannunciano interessanti.

Da qui, le opportunità anche per gli investitori. 

Biodiversità: quali strumenti per investire sul tema? 

Quali possono essere gli strumenti disponibili, per l’investitore che voglia puntare su questa tematica? 

Ovviamente si può puntare sulle singole storie aziendali, se si conoscono bene le aziende sulle quali si pensa di investire con successo. 

Teniamo conto che, la profittabilità del business è influenzata da tre fattori: dalla domanda, dall’innovazione, dalle normative e dai regolamenti.

Ergo, se non si è interamente e costantemente sul pezzo, scegliere una singola azienda piuttosto che un’altra, può rivelarsi un azzardo. 

Per cercare una maggiore tranquillità, ci si può affidare a gestori professionali. Come? Ricorrendo ai fondi e agli etf, strumenti che consentono di diversificare l’esposizione e i mercati. 

Occorre però fare molta attenzione a quelle che sono le strategie e gli obiettivi perseguiti da ogni singolo strumento finanziario perché, in materia, le differenze possono essere davvero rilevanti, tra un fondo e l’altro o tra un etf e l’altro. 

Come sempre, quindi, prima di investire, è sempre opportuno e doveroso leggere ed informarsi a 360 gradi.