Borsa Usa: Nasdaq chiude a -2,78%, pesa Nvidia
pubblicato:La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso penalizzata dalla netta flessione di Nvidia. Il Dow Jones ha perso lo 0,45%, l'S&P 500 l'1,59% ed il Nasdaq Composite il 2,78%. A contribuire al clima negativo anche alcuni dati macroeconomici che evidenziano un rallentamento dell'economia.
Tra i titoli in evidenza Nvidia -8,48%. Il leader mondiale nel computing con intelligenza artificiale ha comunicato risultati segnati dal rimbalzo dei ricavi del 114% nell'esercizio 2025, chiuso lo scorso 26 gennaio. Nel solo quarto trimestre la crescita è stata del 78% annuo a 39,33 miliardi di dollari contro i 38,05 miliardi del consensus di Lseg (89 centesimi l'eps rettificato, contro gli 84 centesimi attesi). La performance dell'azienda di Palo Alto continua a essere trainata dall'intelligenza artificiale ma i tassi di crescita non possono che rallentare (era stato del 265% annuo il rimbalzo delle vendite registrato nell'ultimo periodo dell'esercizio 2024). In ogni caso Nvidia ha fornito una guidance superiore alle aspettative del mercato, dimostrando fiducia sulla sostenibilità del business: per il primo trimestre le previsioni sono di ricavi intorno a 43 miliardi di dollari (più o meno il 2%), contro i 41,78 miliardi del consensus di Lseg.
Salesforce.com -3,89%. L'azienda specializzata in software per il customer relationship management ha comunicato risultati per il quarto trimestre dell'esercizio 2025 (chiuso lo scorso 31 gennaio), segnati da una crescita dei ricavi dell'8% annuo (9% a valute costanti) a 9,99 miliardi, appena sotto ai 10,04 miliardi del consensus di Lseg. I profitti netti sono saliti da 1,45 miliardi, pari a 1,47 dollari per azione, a 1,71 miliardi, e 1,75 dollari. Su base rettificata l'eps si è attestato a 2,78 dollari, in questo caso sopra ai 2,61 dollari attesi. La guidance per l'attuale trimestre è di vendite comprese tra 9,71 e 9,76 miliardi di dollari, contro i 9,90 miliardi del consensus.
Sul fronte macroeconomico il Pil, secondo quanto comunicato dal Bureau of Economic Analysis (Bea), nel quarto trimestre 2024 ha registrato una espansione del 2,3% su base sequenziale annualizzata. La crescita dell'economia a stelle e strisce è dunque calata ulteriormente rispetto al 3,1% del terzo trimestre (e al 3,0% dei tre mesi allo scorso 30 giugno). Il dato, in linea con la prima lettura preliminare diffusa a fine gennaio, segna comunque la decima espansione consecutiva, dopo la contrazione dello 0,6% del secondo trimestre 2022.
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, secondo quanto comunicato dallo U.S. Deparment of Labor (il ministero del Lavoro di Washington), sono salite nella settimana chiusa il 21 febbraio a 242.000 unità dalle 220.000 precedenti e contro il rialzo a 225.000 richieste del consensus.
Gli ordinativi di beni durevoli, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono saliti del 3,1% mensile contro il declino dell'1,8% della lettura finale di dicembre (2,0% la flessione di novembre) e il progresso del 2,0% del consensus. Gli ordini di beni durevoli core (escludendo i trasporti) sono invece rimasti invariati contro il precedente rialzo dello 0,1% (0,1% il declino di novembre) e la crescita dello 0,2% prevista dagli economisti.
La National Association of Realtors ha comunicato che a gennaio l'indice Pending Home Sales (compravendite di abitazioni in attesa del closing) ha fatto segnare variazioni pari a -4,6% rispetto al mese precedente e -5,2% su base annua dopo i -4,1% m/m (rivisto da -5,5%) e -5,0% a/a di dicembre. Il consensus era fissato a -1,3% m/m.