Dazi, nuovo round negoziale USA-Cina a Londra
pubblicato:Trump è ottimista su un'intesa. Stavolta probabilmente si parlerà anche di terre rare e chip per l'AI

“Abbiamo avuto una conversazione molto positiva”, così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva commentato giovedì scorso la telefonata di un’ora e mezza con il presidente cinese Xi Jinping.
Si era parlato di un possibile accordo commerciale dopo il congelamento a maggio dei dazi peggiori tra Beijing e Washington per lasciare spazio alle trattative.
L’S&P 500 a Wall Street aveva fatto un balzo del 3,4% e da allora si è tenuto saldamente sopra i 5.750 punti.
L’ottimismo dei mercati da allora è stato pesato a più riprese, ma sostanzialmente non è venuto meno.
Dazi Usa, la telefonata di giovedì scorso
Giovedì scorso si erano comunque poste le basi per il successivo incontro e, nell’ambito delle possibili intese tra le due superpotenze, era stato introdotto il tema caldissimo delle terre rare, da sempre molto caro a Trump e ora chiaramente posto fra quelli centrali del meeting tra le due potenze.
Venerdì il presidente Usa aveva confermato il formato e fornito ai mercati delle coordinate più precise: oggi, 9 giugno 2025, a Londra il segretario del Tesoro Scott Bessent, il segretario al Commercio Howard Lutnick e il rappresentante del Commercio Jamieson Greer incontreranno i rappresentanti cinesi. Segnatamente per la Repubblica Popolare interverrà il vicepremier He Lifeng, il plenipotenziario della Repubblica Popolare per l’economia e storico uomo del presidente Xi Jinping.
“L’incontro dovrebbe andare molto bene”, aveva auspicato da subito Trump, ma la maggior parte degli osservatori ritiene che ci possano volere dei mesi per raggiungere delle intese commerciali affidabili tra i due big dell’economia mondiale.
Ammesso che un accordo reale possa essere raggiunto.
La Cina ha cercato nel frattempo di ritagliarsi una posizione diplomatica di forza ribadendo che le pressioni per un negoziato sono giunte dagli States e che comunque Beijing non rinuncerà ai propri principi. Al tempo stesso segnali positivi sono giunti dalla Repubblica Popolare.
Dazi Usa, emergono i temi delle terre rare e dei chip per l'AI
Sicuramente la tecnologia è emersa come argomento caldo nelle trattative commerciali tra le due nazioni.
Gli incontri in Svizzera non avevano fornito alcuno spunto sulle esportazioni cinesi di terre rare che sono basilari anche per gli Stati Uniti.
Al tempo stesso non era stata fornito alcuno spunto positivo, per i cinesi, sui tetti all’export di tecnologia strategica per l’intelligenza artificiale nella Repubblica Popolare.
Una società strategica come Nvidia di recente ha affermato di ritenere dannosi per il successo della tecnologia statunitense i vincoli sul mercato chiave della Cina. Questo mentre annunciava oneri per 4,5 miliardi di euro in un solo trimestre per via delle nuove autorizzazioni all’export di chip per l’AI in Cina.
Ad aprile la Cina ha virtualmente sospeso l’esportazione di minerali critici come le terre rare generando una pressione notevole sulle forniture globali e su filiere chiave come quelle dell’auto e dell’elettronica.
Alla Cina è attribuita l’estrazione di quasi il 70% delle terre rare globali e quindi con questo player è giocoforza dialogare.
La scorsa settimana sono però giunte delle aperture cinesi sull’export di terre rare in Europa nell’ambito delle complesse trattative in corso che riguardano anche la filiera dell’auto elettrica.
Segnali di peso anche per gli attesi colloqui con Washington. La partecipazione di Lutnick a questo tavolo diplomatico è vista come un’apertura statunitense a un dialogo anche su questi temi, ma non comporta automaticamente il raggiungimento di un accordo come sembra sperare Trump.
Di certo questa volta il confronto tra Beijing e Washington sarà basato non solo su quote generiche di import ed export, ma anche su certe qualità dei rapporti tecnologici tra le due nazioni, sugli scambi strategici di terre rare, chip per l’intelligenza artificiale e forse si approderà anche ai delicati temi delle telecomunicazioni.
Il mondo ascolterà con attenzione quanto trapelerà del confronto.