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Dividendi 2022: l'Energia (Enel e Terna) offre buoni rendimenti

di FTA Online News pubblicato:
3 min

Le azioni con alto dividendo permettono di mantenere valore anche se il mercato scende.

Dividendi 2022: l'Energia (Enel e Terna) offre buoni rendimenti

Dopo aver chiuso il 2021 in prossimità di livelli record, le borse mondiali stanno già facendo i conti con difficoltà crescenti: da un lato con il rallentamento della crescita per il diffondersi di nuove varianti di Covid-19, dall’altro con l’aumento dei tassi di interesse delle banche centrali, fino ai timori dovuti all’incalzare dell’inflazione.

Ecco perché è importante fare una scelta selettiva dei titoli da includere nel portafoglio.

Quali azioni comprare per avere alti dividendi?

Secondo Jacob Vijverberg, responsabile dell’asset allocation strategica di Aegon Asset Management, tra i titoli del Ftse Mib da preferire ci sono le aziende del comparto Utility ben posizionate sul fronte delle fonti energetiche rinnovabili. A Milano Terna ed Enel quotano su multipli interessanti e offrono dividenti elevati.

Perché l‘inflazione fa paura

Il caro-prezzi inizia a farsi sentire, non solo negli States, ma anche in Italia. L’Istat ha comunicato che nel 2021, dopo la flessione del 2020 (-0,2%), i prezzi al consumo sono tornati a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%).

La ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall’andamento dei prezzi degli Energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell’anno precedente (+0,7%). L’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu -0,1%.

Dividendi Enel 2022

Enel ha annunciato lo scorso novembre un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2021 pari a 0,38 euro.  La somma verrà pagata in due tranche da:

·         0,19 euro per azione, il 26 gennaio 2022, con data di stacco il 24 gennaio 2022 (acconto sul dividendo esercizio 2021)

·         0,19 euro per azione, il 20 luglio 2022, con data di stacco il 18 luglio 2022 (saldo del dividendo esercizio 2021)

La cedola complessiva da 0,38 euro per azione corrisponde, ai prezzi attuali, al 5,55% di rendimento.

Il grafico di Enel evidenzia una fase di indebolimento all’inizio del 2022, con i prezzi che hanno perso terreno dopo la reazione a dicembre dai supporti in area 6,50. Per il momento i supporti in area 6,80 sembrano in grado di contenere la debolezza, ma solo movimenti oltre 7,37 euro, picco di novembre 2021, invierebbero segnali di forza per target a 7,90 circa. Al contrario, sotto 6,80 euro il titolo tornerebbe a mettere sotto pressione il supporto critico in area 6,50, minimo di dicembre.

Dividendi Terna 2022

L’utility romana ha stabilito che il pagamento dei dividendi ordinari nel corso dell’anno 2022 avverrà:

·         il 22 giugno per la quota relativa al saldo del dividendo relativo all’esercizio 2021, con data di stacco il 20 giugno 2022

·         il 23 novembre verrà messo in pagamento l’acconto sul dividendo dell’esercizio 2022, con data di stacco coincidente con il 21 novembre 2022

Si dovrà attendere l’assemblea del Consiglio di Amministrazione il prossimo 17 marzo 2022 per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato del Gruppo Terna al 31 dicembre 2021. In quella sede sarà resa nota la proposta di destinazione degli utili.

Nelle prime settimane del 2022, Terna ha dimezzato i progressi realizzati a dicembre. L’incapacità di superare i massimi di agosto a 7,22 euro ha costretto le quotazioni ad arretrare verso i primi supporti a 6,84 euro, per un test dall’alto del picco del 15 novembre.

Reazioni da quest’area permetterebbero un nuovo confronto con gli ostacoli a 7,22/7,25, al cui superamento si aprirebbero spazi di crescita verso 7,55 euro almeno. Al contrario, sotto 6,84 giungerebbero segnali di debolezza, per target a 6,72, base del canale disegnato dai minimi di ottobre. Supporto successivo a 6,42 euro.