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Enel arretra dopo comunicazione Endesa

di Alessandro Chini pubblicato:
2 min

Seduta sotto tono per il comparto delle Utility, il cui indice settoriale, il FTSE Italia Utenze, fa registrare un ribasso superiore ai 2 punti percentuali.

Enel arretra dopo comunicazione Endesa

Dopo la bella corsa delle ultime settimane l'indice del comparto Utility sembra volersi prendere una pausa, agevolata anche dallo stop nella corsa al ribasso dei rendimenti, che oggi si sono attestati attorno al 3,97% rispetto alla chiusura di ieri al 3,93%.

L'andamento del rendimento decennale domestico influisce molto su quello dei titoli del comparto in questione, poichè si tratta di società solitamente piuttosto esposte finanziariamente e dunque sensibili agli scostamenti dei rendimenti.

Tra queste Enel fa registrare una perdita attorno ai 2,5 punti percentuali dopo la pubblicazione, da parte della controllata spagnola Endesa, dei documenti dai quali emerge che il gruppo italiano è pronto con una linea di credito e garanzie per un massimo complessivo di 5 miliardi di euro a sostegno di quello iberico per far fronte alla volatilità dei mercati dell'energia.

Le recenti raccomandazioni sul titolo

Nei giorni scorsi Barclays si è espressa sul titolo mantenendo invariata la raccomandazione Buy ed il target price a 7 euro.

In precedenza era stata Goldman Sachs, l'8 novembre, a indicare il Buy sul titolo alzando, seppure lievemente, prezzo obiettivo da 6,65 a 6,70 euro.

E sempre ad inizio novembre anche UBS e Deutsche Bank si erano espressi con un Buy sul titolo, con prezzi obiettivo rispettivamente a 5,90 e 6,50 euro.

Cosa dice il grafico di Enel

I prezzi hanno fatto registrare un corposo rimbalzo nel corso dell'ultimo mese, dopo aver disegnato un testa e spalle rialzista ad ottobre confermato con il superamento di area 4,30. Nello stesso periodo era emersa in maniera piuttosto evidente (vedi grafico sotto) la divergenza tra l'RSI a 14 sedute e l'andamento dei corsi, circostanza che contribuiva a rafforzare l'ipotesi del rimbalzo.

Una pausa di consolidamento dopo il perentorio rialzo che ha condotto il titolo fin sopra 5 euro, potrebbe ora essere fisiologica e tutto sommato anche positiva, poichè contribuirebbe a stemperare le tensioni accumulate con il recente allungo lasciando spazio al titolo per ricaricare le batterie in vista di un successivo spunto rialzista.

L'area di resistenza presente a 5,25/5,30 euro appare comunque tosta, così come quella posta poco più in alto a 5,55 circa, riferimenti oltre i quali i prezzi tornerebbero a guardare al futuro con rinnovato ottimismo avendo a disposizione ampi spazi di miglioramento per andare a ritracciare il corposo ribasso dell'ultimo anno e mezzo.

Le prospettive di ripresa verrebbero compromesse solo in caso di discese sotto 4,60, preludio al riavvicinamento dei bottom di ottobre a 3,95 euro, con supporto intermedio posto a 4,20 circa.  

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