Alla lista di exchange di criptovalute in difficoltà, che sta diventando sempre più lunga, si aggiunge pure CoinFlex che ha reso noto, tra l'altro, che proverà a recuperare 84 milioni di dollari avviando un'azione legale contro un grosso investitore.
Si tratterebbe, in accordo con quanto è stato riportato da Bloomberg, di Roger Ver che, nel mondo crittografico, è noto con il soprannome di 'Bitcoin Jesus'.
Inoltre, al fine di rilanciare la propria attività, CoinFlex ha reso noto che ha avviato delle trattative finalizzate a siglare una joint venture con un'altra piattaforma di scambio specializzata proprio nelle criptomonete. Il grosso investitore, che non ha assolto ad una richiesta di margine, ha fatto ufficialmente entrare CoinFlex nella lista degli exchange in difficoltà.
E non a caso, nello scorso mese di giugno del 2022, CoinFlex ha sospeso i prelievi dalla propria piattaforma in linea con quanto peraltro hanno fatto nelle ultime settimane tante altre piattaforme di scambio in difficoltà. Tra queste pure Voyager Digital che ha addirittura portato i libri in tribunale chiedendo la protezione dai creditori con il fallimento attraverso il Chapter 11.
Sudhu Arumugam e Mark Lamb, che sono i co-fondatori di CoinFlex, hanno reso noto che, contro il grosso investitore, è stato avviato un procedimento arbitrale a Hong Kong. Per il quale si stima che ci vorranno almeno 12 mesi per arrivare a sentenza.
Nel frattempo, i co-fondatori di CoinFlex hanno pure dichiarato che l'exchange è al lavoro, dopo aver bloccato i prelievi, per rendere disponibile una quota pari al 10% dei saldi dei propri clienti per il ritiro. E che per questo potrebbe volerci all'incirca una settimana.
CoinFlex, ha altresì messo in evidenza Bloomberg, è una delle numerose piattaforme crittografiche che stanno lottando per operare in mezzo a quella che, per il settore delle criptomonete, è una grave recessione di mercato che ha spazzato via oltre $ 2 trilioni di capitalizzazione. CoinFlex, come sopra accennato, è tra i tanti exchange che hanno sospeso i prelievi per quella che sembra essere ormai una rete di contagio in tutto il settore. Con il fallimento di un'azienda che provoca un effetto domino su numerose altre.
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