FTAOnline

Il Ftse Mib cede di schianto ma resta una speranza di rimbalzo

di Alessandro Magagnolipubblicato:

Il Ftse Mib con la violenta discesa di venerdì ha avvicinato un supporto rilevante dal quale potrebbe partire una reazione. Ecco 8 titoli da seguire per cavalcare un eventuale rimbalzo.

Il Ftse Mib cede di schianto ma resta una speranza di rimbalzo

Ftse Mib, secondo peggiore ribasso dell'anno

Il ribasso del 5,17% di venerdì del Ftse Mib è stato il più ampio del 2022 dopo quello del 4 marzo (-6,24%), anche i volumi sono risultati molto elevati, i più alti dal 30 marzo. E' evidente che il mercato è stato destabilizzato dalle ultime novità, in particolare l'annuncio della Bce di volere procedere effettivamente con una seria stretta monetaria nonostante i segnali di rallentamento dell'economia, e dopo una fase di incertezza durata alcune settimane, ha ceduto di schianto.

Ftse Mib, supporto a 22400

I minimi di venerdì, a 22544, sono molti vicini alla base del canale discendente tracciato dal top di fine marzo, linea passante a 22400 circa, c'è quindi ancora una speranza che l'indice tenti una reazione da quei livelli invece di dirigere direttamente verso il minimo di marzo a 21060.

Una eventuale reazione dovrebbe comunque superare prima di tutto il minimo del 9 maggio a 22833, poi il 50% di ritracciamento della seduta di venerdì, a 23075, per dimostrarsi qualche cosa di più di un semplice rimbalzo tecnico (il famoso rimbalzo del gatto morto).

Otto titoli meglio attrezzati per un rimbalzo

Sopra 23075 servirebbe poi la rottura della linea mediana del canale, a 23560 circa, per segnalare una recuperata positività da parte del mercato. Fermo restando il fatto che una chiusura di seduta al di sotto di 22400 renderebbe difficile il compito di mettere a segno una reazione da parte di qualsiasi titolo del Ftse Mib, fino a che il supporto tiene ci sono alcuni elementi che sono posizionati meglio di altri per tentare un rimbalzo. Eccone otto che, nonostante il forte calo di venerdì, non hanno ancora ceduto le armi.

Banca Mediolanum ha perso il 6,81% venerdì, il 10,01% nella settimana. I minimi dell'ultima seduta, a 6,38, si appoggiano sulla base del canale discendente tracciato dal top di fine marzo. Dalla tenuta di questo supporto potrebbe partire una reazione, primi indizi in questo senso oltre 6,65, poi sopra 6,79, minimo del 2 maggio. In quel caso target a 7,10 almeno. Sotto 6,38 atteso invece ritorno sul minimo di marzo a 5,87.

Cnh Industrial ha ceduto venerdì il 4,88%, il 7,85% nella settimana. I minimi di venerdì a 12,895 sono allineati con quelli di aprile e maggio. L'area di supporto per adesso ha tenuto, una reazione credibile si realizzerebbe tuttavia solo oltre 13,20. Prima resistenza a 13,50, gap del 10 giugno, poi a 13,94, gap del 9 giugno. Sotto area 12,80 invece probabili discese verso 12,40, poi supporto a 11,50.

Pirelli, ultima seduta -2,81%, ultima settimana -5,51%. I minimi di venerdì, a 4,30, sono allineati a quelli del 9 maggio, posti sul 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del rialzo dai minimi di marzo. Discese sotto questo supporto sarebbero un segnale di debolezza grave, introduttivo al ritorno sul minimo di marzo a 3,90. Supporto intermedio a 4,13. Sopra 4,50 possibile invece il test di 4,70, media esponenziale a 50 giorni.

Poste, ultima seduta -5,98%, ultima settimana -7,74%. Il calo di venerdì è ampio ma non eccezionale, nel 2022 ci sono state due sedute peggiori (4 febbraio e 4 marzo), per adesso il supporto a 9 euro, linea che sale dai minimi di marzo a 8,36, ha tenuto. Solo sotto quei livelli il ribasso potrebbe proseguire verso area 8,36. Un primo segnale di ripresa sopra 9,45, resistenza successiva a 10,20 euro.

Snam venerdì ha ceduto l'1,89%, -3,31% nella settimana. I prezzi con i minimi di venerdì a 5,10 si sono appoggiati sulla base del canale crescente disegnato dal minimo di febbraio per poi rimbalzare. La chiusura dell'ultima seduta a 5,19 coincide con la media mobile esponenziale a 100 giorni. Il rimbalzo dovrà superare 5,30 per poter estendere verso 5,50. Sotto 5,10 grave segnale di debolezza, primo supporto a 4,95.

Tenaris, -3,01% venerdì, -5,91% nella settimana. Sotto 15,50 è stato completato il testa spalle ribassista disegnato dal top del 18 maggio. I minimi di venerdì, a 14,69, sono sulla media mobile esponenziale a 50 giorni. In caso di violazione atteso il test di 14,25, target del testa spalle, poi di 13,73, minimo dell'11 maggio. Solo sopra area 15 atteso test di 15,50, resistenza da superare per cancellare segnale negativo.

Terna, -2% venerdì, -3,35% nella settimana. Il titolo ha toccato con i minimi di venerdì a 7,38 quelli di maggio, allineati con il 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di febbraio. Da questo supporto si è visto un rimbalzo in chiusura a 7,51. Per vedere proseguire la reazione sarà necessaria la rottura di 7,65, prima resistenza a 8 euro. Sotto 7,38 invece segnale negativo grave, atteso test di 7.

Unicredit, -9,1% venerdì, -9,34% nella settimana. Il ribasso di venerdì è stato pesante ma non ha violato il supporto di 9,45 (minimo di seduta a 9,59). Per adesso una reazione resta possibile, perchè diventi significativa serve però la rottura di 10,15, media esponenziale a 50 giorni. In quel caso target in area 11. Sotto 9,45 probabile invece cali verso 8,60, base del gap apertosi l'11 maggio.

Portafoglio Conservativo

Da 15 anni gestisco un portafoglio conservativo studiato appositamente per investitori che hanno grossi capitali e vogliono preservarli con la massima cura.

Clicca qui!
MegaTrader è un servizio di FtaOnline.com

Registrati alla newsletter

Una volta alla settimana ti invieremo gli articoli più interessanti, le notizie più importanti che abbiamo appena pubblicato!


Approva il trattamento dei dati
Cancellazione e politica sulla privacy