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Future Eurostoxx 50 al rialzo nonostante inflazione e tassi in crescita

di FTA Online News pubblicato:
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Parte al rialzo il future Eurostoxx 50. Il future guadagna lo 0,3% circa a 3826 punti. Il future tiene nonostante il pesante calo dei prezzi dell'obbligazionario, con Bund e Btp in caduta libera. +++++++++++++++++++++ I mercati guardano agli Spring Meetings di Washington dove nel pomeriggio parleranno Christine Lagarde e Jerome Powell. La lotta all'inflazione resta la priorità delle banche centrali nonostante la guerra in Ucraina rischi di fare deragliare la crescita economica. +++++++++++++++++++++ Del resto ieri è stato reso noto che in Germania i prezzi alla produzione sono cresciuti a marzo del 30,9% su base annua con attese di un +28,2% e con un dato precedente del 25,9%. L'aumento su base mensile è stato del 4,9% dopo il +1,4% di febbraio, molto oltre il +2,6% stimato dal mercato. L'aumento dal marzo 2021 dei prezzi dell'energia è stato dell'83,8%, del 10,4% a livello mensile. Il prezzo del gas naturale è aumentato del 144,8%. Al netto dell'energia l'aumento dei prezzi alla produzione su base annua è stato del 14%. +++++++++++++++++++++Secondo il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, i dati macro attuali dovrebbero convincere la Bce a terminare il programma di acquisto di obbligazioni per poi iniziare ad alzare i tassi nel terzo trimestre dell'anno. Nagel ritiene improbabile che la Bce possa riportare l'inflazione al di sotto del suo obiettivo del 2% e per questo motivo c'è il rischio che le previsioni di crescita, anche a livello globale, possano essere riviste al ribasso. Il mercato sconta al momento un aumento del costo del denaro di 70 punti base nel 2022, quindi quasi tre incrementi da 25 punti base prima della fine dell'anno. +++++++++++++++++++++I "falchi" non volano solo in Germania. +++++++++++++++++++++Mary Daly, president della Federal Reserve Bank (Fed) di San Francisco, si attende una "rapida marcia" verso la neutralità per i tassi d'interesse Usa e la sua visione è in linea con quella prevalente all'interno dell'istituto centrale di Washington secondo cui tale livello si raggiungerebbe intorno al 2,50% (valore ritenuto congruo per non stimolare né smorzare la crescita). Daly ha sottolineato l'importanza di un intervento celere da parte della Fed, considerato l'elevata inflazione. "Gli americani si svegliano e vanno a letto preoccupati per il fatto che i loro redditi possano tenere il passo con l'aumento dei costi di affitto, cibo e carburante. Anche le aziende sono preoccupate: ci pensano due volte prima di impegnarsi a lungo termine su contratti che potrebbero diventare troppo costosi da adempiere se i prezzi continuassero a salire", ha ricordato. Daly nel 2022 non è membro votante del Federal Open Market Committee (Fomc). +++++++++++++++++++++La situaziona attuale tuttavia negli Usa non è così deteriorata. L'edizione del Beige Book diffusa mercoledì dalla Federal Reserve (Fed), relativa al periodo fino allo scorso 11 aprile, mostra che l'attività economica è cresciuta in Usa a un ritmo moderato a partire dalla seconda metà di febbraio. La ripresa nella maggior parte dei dodici distretti in cui vengono divisi gli Stati Uniti è stata definita "moderata" contro il "da modesta a moderata" della precedente edizione del Beige Book di inizio marzo e il "modesta" di gennaio. L'attività manifatturiera è stata complessivamente solida nella maggior parte dei distretti ma gli arretrati della supply chain, la rigidità del mercato del lavoro e gli elevati costi di input hanno continuato a porre sfide alle capacità delle aziende di soddisfare la domanda. +++++++++++++++++++++Qualche segnale di rallentamento comunque l'economia Usa lo sta inviando. La National Association of Realtors ha reso noto infatti che a marzo le vendite di abitazioni esistenti sono diminuite del 2,7% a 5,77 milioni di unità. Il dato è risultato inferiore al consensus fissato a 5,78 milioni di unità. A febbraio le vendite di case erano crollate dell'8,6% a 5,93 milioni di unità. +++++++++++++++++++++Oggi è attesa la stima finale di Eurostat per l'inflazione della zona euro a marzo che dovrebbe confermare una crescita tendenziale del 7,5%. +++++++++++++++++++++Importante, in funzione di previsione dell'andamento del Pil, anche il dato odierno sulla fiducia dei consumatori nella zona euro, che ad aprile, secondo le attese, potrebbe essere peggiorata a -20 dal precedente -18,7. Intanto in Olanda si è avuto un assaggio di quello che potrebbe essere il tenore del dato europeo: in aprile la fiducia dei consumatori è calata a -48 punti da -39 punti di marzo (-30 punti in febbraio). L'indice, che si attesta sui minimi da quando nel 1986 si era iniziato a elaborare la statistica, rimane ovviamente sotto alla media di -8 punti degli ultimi 20 anni. +++++++++++++++++++++L'inflazione continua a correre in tutto il mondo. Secondo quanto comunicato da Statistics Canada (l'ente nazionale di statistica di Ottawa), in marzo il tasso d'inflazione è salito in Canada al 6,7% annuo dal 5,7% di febbraio (5,1% in gennaio), attestandosi sui massimi dal 6,9% del gennaio 1991. Il dato è ampiamente superiore al 6,1% del consensus di Reuters. Su base sequenziale l'indice dei prezzi al consumo è invece cresciuto dell'1,4% contro l'1,0% atteso dagli economisti per una lettura invariata rispetto a febbraio (0,9% in gennaio). +++++++++++++++++++++Dello stesso tenore il dato comunicato dalla Bank of Korea: in marzo i prezzi alla produzione sono cresciuti in Corea del Sud dell'8,8% annuo, in moderata accelerazione rispetto all'8,5% di febbraio (8,9% in gennaio). Su base sequenziale l'indice è invece salito dell'1,3% contro lo 0,5% precedente (1,1% in gennaio). +++++++++++++++++++++Il future Eurostoxx 50 si è portato a testare con il massimo di oggi a 3838 quello del 6 aprile a 3836. Una rottura decisa di quei livelli renderebbe probabile il test a 3900 della "neckline" del testa spalle di continuazione disegnato dal top dell'8 dicembre e completato il 21 febbraio (la linea che unisce i minimi del 20 dicembre e del 24 gennaio). In area 3900 si colloca anche il 50% di ritracciamento del ribasso dal massimo di novembre. Resistenze successive a 3950, linea di tendenza che scende dal massimo di gennaio, e a 4020, 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso da novembre. Solo sotto 3750 rischio di ripresa del ribasso verso il target del doppio massimo disegnato in area 3935/45 dal 16 marzo, ottenuto proiettandone l'ampiezza verso il basso dal punto di rottura, posto a 3540 circa.

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