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Future Eurostoxx 50 e Ftse Mib bloccati da resistenze chiave

di Alessandro Magagnolipubblicato:

Il Presidente della Federal Reserve di Philadelphia vede la fine dei rialzi dei tassi d'interesse da 75 punti base, rimangono pochi aumenti di modesta portata. Ma le borse hanno già scontato il cambio di rotta della Fed?

Future Eurostoxx 50 e Ftse Mib bloccati da resistenze chiave

Tabella dei Contenuti

Borse ancora positive dopo inflazione Usa dicembre

L'indice delle blue chip europee è quasi tornato ai livelli precedenti allo scoppio della guerra in Ucraina, grazie alla diminuzione del costo dell'energia, del rallentamento dell'inflazione e della riapertura della Cina.

La ripresa dell'economia cinese sta portando solo effetti positivi per il momento, soprattutto in termini di aumento dei consumi, ma si prevede che la Cina tornerà ad essere una concorrente per l'Europa nell'approvvigionamento di gas, petrolio e carbone.

Il rialzo del prezzo del rame è un anticipo di ciò che potrebbe succedere alle altre materie prime quando l'economia cinese ripartirà con forza.

Lo SP500 a Wall Street ha chiuso in rialzo dello 0,3%, vicino a quota 4.000 punti, un'area importante per gli analisti tecnici. La chiusura in rialzo è probabilmente un segnale di spinta importante, poiché i dati sull'inflazione hanno confermato il quadro di rallentamento della crescita dei prezzi che aveva favorito il rialzo dei giorni precedenti.

La Fed annuncia una politica monetaria più morbida

Il presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia, Patrick Harker, ha dichiarato che il tempo dei rialzi dei tassi d'interesse da 75 punti base è passato e che rimangono solo pochi aumenti di modesta portata per completare la stretta monetaria. Harker ha dichiarato che gli interventi da 25 punti base sono appropriati e che il punto di arrivo potrebbe essere all'interno del 5%, circa mezzo punto percentuale dal livello attuale. Harker prevede che l'inflazione core possa raggiungere il 3,5% nel 2023, rispetto al 5,7% attuale.

BTP sotto il 4% di rendimento

Il mercato delle obbligazioni sta mostrando una crescente convinzione nei confronti della possibilità di una moderazione della stretta monetaria della Fed.

Il Treasury Note a dieci anni si è portato sui minimi dell'ultimo mese, e il biennale, nonostante la Federal Reserve procederà ad un altro aumento del costo del denaro a inizio febbraio (atteso incremento di 25 punti base), è in calo.

Il movimento dei bond è ancora più significativo in Europa, soprattutto nella periferia. Il Bund si è rafforzato, mentre il rendimento del BTP a 10 anni è sceso sotto 3,90% per la prima volta dal 15 dicembre, nonostante le critiche del leader della opposizione Giorgia Meloni al MES. I mercati però sembrano non essere influenzati dalle prese di posizione politiche, poiché il governo italiano si sta dimostrando molto attento ai conti pubblici.

Rialzo deciso per il Ftse Mib future giovedì ma compare l’ipercomprato

Il future è salito dell'1,08% a 25790 punti. Nel corso della seduta i prezzi hanno oscillato tra 25490 e 25825.

A seguito del veloce rialzo delle ultime sedute l'indicatore RSI a 14 sedute è salito in ipercomprato, lo spazio per una ulteriore salita si sta riducendo.

Prossima resistenza a 26000 circa, un ostacolo che i prezzi potrebbero non riuscire a superare, almeno non immediatamente. Sopra quei livelli atteso invece il test di 26350, 78,6% di ritracciamento del ribasso dal massimo di gennaio 2022.

Sotto 25500 emergerebbe il rischio di un "return move" a testare dall'alto il picco della candela "shooting star" del 25 novembre posto a 24885 punti.

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Future Eurostoxx 50 contro resistenza chiave

Future Eurostoxx 50 sulla parità in avvio. Il future quota 4140 punti, in crescita dello 0,02%. I massimi di ieri, a 4153, sono coincidenti con il 78,6% di ritracciamento del ribasso dal picco di novembre 2021 e con il massimo della candela "Dragonfly Doji" del 16 febbraio 2022 (il Dragonfly Doji è una formazione di candela giapponese che si verifica quando il prezzo di apertura e chiusura sono uguali o molto vicini, mentre il massimo e il minimo sono molto distanti, indica che gli acquirenti hanno cercato di spingere i prezzi più in alto, ma sono stati respinti dai venditori. Questa candela diventa un punto di resistenza o supporto chiave quando viene nuovamente avvicinata dal grafico).

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I ritracciamenti di Fibonacci sono una tecnica utilizzata in analisi grafica per identificare i livelli di supporto e resistenza potenziali su un grafico del prezzo. Questa tecnica si basa sui rapporti di Fibonacci (0%, 23,6%, 38,2%, 50%, 61,8%, 78,6%, 88,6%, 100%) per determinare i livelli di supporto e resistenza su un grafico. Gli analisti utilizzano questi livelli per identificare i punti di inversione del trend e per determinare i livelli di prezzo in cui entrare o uscire dalle posizioni.

La frenata vista in corrispondenza del 78,6% di ritracciamento è quindi un indizio potenzialmente rilevante, anche perchè si è realizzata in concomitanza di una situazione di "ipercomprato" da parte dell'RSI a 14 sedute, che è al 70%.

L'indicatore RSI è uno dei più comuni utilizzati per identificare l'ipercomprato e l'ipervenduto. Il RSI calcola la forza relativa di un titolo rispetto ai suoi prezzi recenti. Un valore RSI superiore a 70 indica che un titolo è ipercomprato.

L'ipercomprato è una condizione in cui un indicatore tecnico, come l'indicatore RSI, mostra che i prezzi sono stati in una tendenza rialzista troppo a lungo e sono diventati troppo elevati rispetto al comportamento dimostrato in passato.

Questo può indicare che i prezzi potrebbero essere prossimi ad intraprendere una tendenza al ribasso, o almeno che ci sarà una correzione al ribasso a breve termine.

In caso di ripiegamenti al di sotto di area 4100 il future Eurostoxx 50 potrebbe andare incontro ad una flessione più accentuata, fino a testare dall'alto il picco della candela "Shooting Star" del 30 novembre a 4012 punti.

Sopra area 4155 attesi invece rialzi fino a 4725 circa, 88,6% di ritracciamento del ribasso dal picco di fine 2021.

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