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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Nexi chiude sotto la parità (-1,10% a 7,7340 euro) dopo un buon avvio all'indomani del closing dell'operazione con Alpha Bank, che ha segnato la nascita di Nexi Payments Greece, di cui Nexi detiene una partecipazione del 51%. Nexi consoliderà la nuova società, che si prevede apporterà al gruppo oltre 196.000 POS e 12 miliardi di euro di volumi, con 94 milioni di euro di ricavi stimati per il 2022. " Nell'arco dei prossimi 5 anni investiremo in Grecia oltre 100 milioni di euro", ha dichiarato l'a.d. di Nexi Paolo Bertoluzzo. Graficamente Nexi è impegnata nel tentativo di interrompere il trend ribassista culminato con il minimo storico del 14 giugno a 7,1460 euro. Segnali confortanti in tal senso con una stabilizzazione sopra 8,30-8,40 per 9,10 e 9,80-9,90. Una chiusura di seduta inferiore a 7,65-7,70 anticiperebbe invece un pericoloso test di 7,1460 (obiettivo successivo a 5,30).

Prysmian ha chiuso sui minimi di giornata con un calo dell'1,5% la seduta di ieri, dopo essere stata sopra la parità per buona parte della giornata. L'avvio dei lavori per la realizzazione di un mega parco solare in Australia, progetto che prevede il cavo elettrico sottomarino più lungo al mondo, ha permesso al titolo di limitare i danni in una seduta molto negativa per la borsa. Prysmian potrebbe essere interessata alla gara: Equita stima in 5 miliardi di dollari il valore della parte cavi. Graficamente il titolo ha toccato nuovi minimi da oltre un anno, avvicinandosi ai bottom dello scorso anno in area 25. I prezzi stanno consolidando il rialzo partito dai minimi del 2020 ed in tale ottica una flessione fino a 24,40/24,50 circa resterebbe compatibile con l'ipotesi di una pronta ripartenza da parte del titolo. Sotto tali supporti invece spazio per il proseguimento della corsa fin sotto 22 euro. Segnali di ripresa convincenti in caso di rimbalzo dai livelli attuali, tuttavia, solo oltre 28 euro, preludio al ritorno in area 29,50/30.

Saras in forte ribasso ieri (-4,71% a 1,3155 euro) in scia alla massiccia flessione dei margini di raffinazione. Il Reference margin EMC è passato dai 25,0 dollari/barile della settimana precedente ai 15,0 dell'ottava terminata il 1° luglio, un calo del 40%. Ulteriori pressioni al ribasso sui margini potrebbero arrivare a seguito della discesa del petrolio sui minimi da aprile-maggio dopo l'affondo di ieri. L'analisi del grafico di Saras mette in evidenza l'ottima impostazione grafica di medio termine Il titolo ha toccato la scorsa settimana il massimo da inizio 2020 a 1,5080 euro e l'eventuale superamento di questo riferimento decreterebbe la riattivazione del rally verso il top di ottobre 2019 a 1,80 circa. La violazione di 1,20 creerebbe invece i presupposti per approfondimenti verso 1,10 e 0,95.

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