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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Seduta in calo martedì per Nexi. Il titolo ha terminato con un -0,33% a 7,836 euro ma nel corso della seduta era sceso fino a 7,65 euro. Barclays ha peggiorato la raccomandazione sul titolo a "equalweight" e ha ridotto il target price da 10,50 a 8,60 euro. Gli analisti della banca britannica prevedono per il 2023 un rallentamento dei consumi soprattutto nei segmenti ad elevato utilizzo di carte per i pagamenti. Il quadro grafico resta comunque debole nonostante il tentativo di rimbalzo visto nella seconda parte della seduta di martedì: i prezzi hanno mancato lunedì la rottura in area 7,95 euro del primo dei ritracciamenti di Fibonacci, quello del 23,6%, calcolati per il ribasso dal top di novembre. senza il passaggio di questa resistenza il rimbalzo visto dal minimo di fine dicembre a 7,27 resta fragile e rischia di lasciare spazio ad una nuova discesa. Sotto 7,50 probabile il test dei minimi di giugno a 7,15 euro. La violazione di quei livelli invierebbe un nuovo segnale ribassista preoccupante, primo target a 6,60 euro. Sopra 7,95 atteso invece il test di 8,18, minimo della candela "hammer" del 22 novembre, poi resistenza a 8,33, 38,2% di ritracciamento (percentuale successiva a quella del 23,6% nella scala di Fibonacci).

STM in flessione ieri dopo il bel rialzo di inizio ottava. Stando alle ultime indiscrezioni Apple potrebbe sostituire le forniture di chip wifi e bluetooth di Broadcom con componenti prodotti internamente a partire dal 2025. Se confermata si tratterebbe di una notizia negativa per l'intero settore in quanto segnalerebbe l'intenzione di Apple di internalizzare la produzione di parti dei propri dispositivi: ricordiamo che il colosso di Cupertino è il principale cliente di STM. In calo inoltre le vendite globali dell'industria dei semiconduttori, -9,2% a novembre rispetto al novembre 2021. Graficamente grazie al rialzo di lunedì i prezzi si sono riavvicinati alla resistenza critica in area 38, oltre la quale verrebbero gettate le basi per un allungo fino a quota 42, top dello scorso marzo. Attenzione invece in caso di discese sotto 35 euro, preludio ad un nuovo test a 32,50. Target successivo a in area 30.

SECO archivia un 2022 eccellente. In base ai dati di pre-chiusura esaminati ieri dal cda e pubblicati questa mattina i ricavi nell'esercizio 2022 si sono attestati a 200 milioni di euro, in crescita del 78% rispetto al 2021, in linea con la guidance comunicata ad aprile. La crescita organica (ovvero considerando il perimetro al 21 dicembre 2021) è pari al 43%, mentre la crescita like-for-like (a parità di perimetro attuale, ovvero includendo i risultati del Gruppo Garz & Fricke, ora SECO Northern Europe dal 1° gennaio 2021) è pari al 36%. Nel quarto trimestre 2022 i ricavi netti sono stati pari a 55 milioni (massimo storico in una trimestre), pari a una crescita complessiva del 22%. Da segnalare la crescita del business CLEA: ha generato ricavi per oltre 18 milioni, pari al 9% del totale. L'analisi del grafico si SECO mette in evidenza il rimbalzo dal minimo di inizio ottobre a 3,94 euro e la correzione originata dal massimo di metà novembre a 6,48. Ieri il titolo ha chiuso a 5,60. Il superamento del top di inizio dicembre a 6,1550 anticiperebbe un attacco a 6,48: in caso di successo riattivazione del rally verso 6,7450 e 7,40-7,45, riferimento decisivo per assistere all'eventuale ritorno sul record storico del dicembre 2021 a 9,9350. Sotto 5,42 probabile test del recente minimo a 5,25: in caso di violazione spazi per approfondimenti verso 4,80-4,85.

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