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Pensioni agricole: a chi spettano? Requisiti e importi

di Amanda Sarnipubblicato:

Così come avvenuto per altre tipologie di assegno previdenziale, anche per i lavoratori agricoli nel corso del 2022 c’è stato un aumento delle pensioni. Si tratta, quindi di un’importante novità per i pensionati che hanno svolto un lavoro che rientra nella categoria di lavoro agricolo durante la loro vita. In tal senso, diventa essenziale comprendere effettivamente come funzionano le pensioni agricole, a chi spettano e quali sono gli importi che potranno essere percepiti nel corso dell’anno 2022, e per gli anni successivi, in seguito alla rivalutazione.

Pensioni agricole: a chi spettano? Requisiti e importi

Tra le varie tipologie di pensione che attualmente vengono erogate dall’Istituto INPS vi sono anche le pensioni agricole. In questo contesto, occorre sottolineare che, così come avvenuto per altre tipologie di assegno previdenziale, anche per i lavoratori agricoli nel corso del 2022 c’è stato un aumento delle pensioni.

Si tratta, quindi di un’importante novità per i pensionati che hanno svolto un lavoro che rientra nella categoria di lavoro agricolo durante la loro vita.

A questo proposito, all’interno del seguente articolo, andremo a fornire una breve panoramica generale in riferimento alle caratteristiche effettive dell’assegno previdenziale che viene riconosciuto nei confronti dei pensionati che rientrano nella categoria di percettori di una pensione agricola.

Chi può accedere alle pensioni agricole: i beneficiari

Quando si parla della pensione agricola, si fa essenzialmente riferimento a quell’assegno previdenziale che l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale eroga nei confronti di quei soggetti che hanno svolto nel corso della propria carriera lavorativa determinate mansioni.

Nello specifico, il diritto alle pensioni agricole potrà essere riconosciuto esclusivamente nei confronti dei cosiddetti lavoratori agricoli. Si intendono, dunque, inclusi quei soggetti che si sono occupati di eseguire un lavoro agricolo a giornate, così come anche i piccoli coloni agricoli, ed i lavoratori agricoli con un contratto di lavoro subordinato.

Per quanto riguarda quest’ultima categoria di lavoratori, si fa essenzialmente riferimento a quei soggetti che hanno prestato la propria attività alle dipendenze di altri soggetti, ovvero agli imprenditori agricoli, che si occupano della gestione di attività come l’allevamento di animali, la coltivazione di terreni oppure la selvicoltura.

I tipi di pensione per i lavoratori agricoli: quali sono?

Quando si parla dell’assegno della pensione riconosciuto nei confronti dei cosiddetti lavoratori agricoli, spesso non si è realmente consapevoli che, così come per le altre categorie di soggetti che hanno prestato lavoro presso altre aziende e datori di lavoro, anche gli agricoli possono avere a propria disposizione diverse tipologie di accesso alla pensione.

Nello specifico, come si può immaginare, la più comune tra le pensioni richieste anche da parte dei lavoratori agricoli, è quella della pensione di vecchiaia, concessa esclusivamente a seguito del raggiungimento di 20 anni di contributi e di 67 anni di età anagrafica.

Tuttavia, occorre precisare che in alcuni casi particolari la pensione agricola potrà essere concessa con requisiti e condizioni ridotte, qualora a presentare la domanda di pensionamento siano dei cittadini con un grado di invaliditàsuperiore all’80% oppure i non vedenti.

Allo stesso tempo, per poter ottenere l’accesso alla pensione di vecchiaia, sarà necessario per i lavoratori agricoli aver conseguito anche un importo minimo che non dovrà risultare essere minore di una volta e mezza l’ammontare complessivo dell’assegno sociale.

Allo stesso tempo, i lavoratori agricoli hanno la possibilità anche di richiedere l’accesso alla pensione di anzianitàche potrà essere richiesta in maniera anticipata. In questo caso, sarà richiesto il raggiungimento di 6.681 contributi giornalieri per gli uomini e 6.525 contributi giornalieri per le donne.

Ma non è finita qui, perché i lavoratori agricoli potranno presentare la domanda per accedere alla pensione anche nei casi in cui si rientri nei requisiti previsti per l’APE Sociale, l’Opzione Donna oppure la pensione anticipata concessa nei confronti dei lavoratori addetti a mansioni gravose.

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