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Pensione quota 100: le ultime novità!

di FTA Online News pubblicato:
4 min

La formula della Pensione Quota 100 ha rappresentato fin da subito uno degli argomenti centrali del dibattito politico sulla riforma previdenziale. Ma è con la Legge di Bilancio 2022 che sono state determinate le novità più rilevanti su questa categoria di pensione anticipata. Vediamo insieme tutte le novità!

Pensione quota 100: le ultime novità!

Ormai tutti sanno che l’accesso alla pensione di vecchiaia tradizionale è divenuto sempre più difficoltoso, a causa della situazione occupazione che sta destando maggiore preoccupazione con il passare degli anni, a causa dell’incremento del tasso di occupazione e dell’aumento esponenziale delle attività lavorative discontinue o stagionali.

Per questo motivo, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, riconosce nei confronti di specifiche categorie di lavoratori, i quali saranno tenuti a dimostrare l’effettiva sussistenza di una serie di condizioni e requisiti, la possibilità di ottenere l’assegno previdenziale anche senza aver raggiunto l’età anagrafica e contributiva per avere quello di vecchiaia.

Tra le cosiddette opzioni di pensionamento anticipato, le quali sono state già introdotte e successivamente prorogate durante gli anni passati, vi è anche una che ha, fin dal momento della sua introduzione, destato non poche discussioni e polemiche all’interno del panorama politico nazionale.

Stiamo parlando della formula della Pensione Quota 100, la quale, nonostante gli accessi dibattiti che l’hanno vista principale oggetto di polemica, è stata comunque effettivamente interessata da una serie di proroghe, fino al 31 dicembre dell’anno appena passato.

In tale contesto sociale e politico, quindi, sarà possibile comprendere effettivamente quali sono state le novità principali e maggiormente rilevanti che hanno interessato questa formula di pensionamento anticipato, di cui tratteremo nei prossimi paragrafi.

Pensione Quota 100: quali sono tutte le novità più rilevanti del 2022?

Si erano fatte ormai sempre più insistenti e confermate le indiscrezioni che vedevano la possibilità imminente di dover purtroppo dire addio, questa volta in maniera definitiva della Pensione Quota 100.

È infatti, proprio a seguito della formulazione della prima bozza relativa alla nuova Legge di Bilancio 2022 che la squadra guidata dal premier italiano Draghi ha preso un’importante decisione in relazione alla Pensione Quota 100.

Così, a partire dal primo gennaio del nuovo anno, 2022, tantissimi lavoratori si sono visti sfumare davanti ai loro occhi il sogno di poter accedere a quella opzione di pensionamento che è stata approvata al fine di sostenere i cittadini intenzionati a uscire prima dal mondo del lavoro nell’anno 2019, e successivamente prolungata fino alla fine del 2021.

Il dibattito su Pensione Quota 100: cosa pensavano i sindacati

La fine della Quota 100 ha destato non poche discussioni e polemiche, soprattutto mirate al Governo Draghi, il quale è stato più volte accusato di non prendere effettivamente in considerazione le attuali esigenze dei lavoratori, ma soltanto degli interessi statali e delle casse pubbliche.

Per questo motivo, i sindacati dei lavoratori hanno portato avanti una lunga battaglia contro la decisione della squadra dell’esecutivo, attraverso una serie di incontri e di manifestazioni, quali hanno condotto poi all’approvazione della cosiddetta Pensione Quota 102.

Chi subisce di più la perdita della Pensione Quota 100

Come precisato all’interno del portale dedicato dall’Istituto INPS all’ormai ex Pensione Quota 100, erano centinaia di migliaia i lavoratori che ogni anno facevano richiesta per poter ottenere la tanto ambita Pensione Quota 100.

È lecito quindi domandarsi: ma quali sono i lavoratori che subiranno maggiormente le conseguenze derivanti dalla fine definitiva della pensione anticipata con Quota 100?

Per comprendere questo, è possibile fare riferimento alla sezione INPS predisposta al fine di chiarire agli utenti a chi era rivolta la Pensione Quota 100, i quali saranno quindi gli stessi soggetti che da quest’anno non potranno più godere dei vantaggi concessi dall’opzione di pensionamento anticipato concesso con quella formula.

A tal proposito, si tratta di tutti quei lavoratori regolarmente iscritti all’AGO, compresi anche coloro che rientrano nel FPLD e nelle gestioni speciali a cui fanno invece riferimento i lavoratori autonomi, nonché gli iscritti alla cosiddetta Gestione Separata.

È chiaro che, come avviene anche per Pensione Opzione Donna e per APE Sociale, anche per la Quota 100, l’accesso al pensionamento anticipato era effettivamente riconosciuto esclusivamente nei casi in cui venivano rispettate determinate condizioni.

Nello specifico, riguardavano l’età anagrafica che doveva essere uguale almeno a 62 anni ma anche l’età dal punto di vista della vita contributiva dei lavoratori, pari ad almeno 38 anni.

Cosa succede con le novità sulla Pensione Quota 100 del Governo Draghi

Come anticipato nei precedenti paragrafi, attualmente è la cosiddetta Pensione Quota 102 ad avere temporaneamente preso il posto della precedente pensione anticipata concessa con la Quota 100.

In questo caso, come chiarito dallo stesso Istituto Nazionale Previdenza Sociale, non sarà più consentito ottenere la pensione ai lavoratori di almeno 62 anni, ma sono stati previsti dei requisiti e delle condizioni più stringenti, che hanno di fatto ridotto notevolmente la platea di beneficiari.

Attualmente, quindi, per poter avere l’accesso e vedersi accreditata la pensione con la Quota 102, è possibile fare richiesta soltanto se si è raggiunta un’età contributiva minima di 38 anni e aver spento almeno 64 candeline.