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Pensioni 2023, quanti anni servono per lasciare il lavoro? Novità nella Manovra

di Miriam Ferrari pubblicato:
4 min

La Legge di Bilancio ha introdotto parecchie novità sulle pensioni: quanti anni servono per lasciare il lavoro dal 1° gennaio 2023? Ecco le finestre di uscita alternative alla Legge Fornero.

Pensioni 2023, quanti anni servono per lasciare il lavoro? Novità nella Manovra

La Manovra 2023 non ha cancellato la Legge Fornero, ma ha approvato o rinnovato delle finestre di uscita alternative per lasciare il lavoro dal 1° gennaio 2023: quanti anni servono per andare in pensione?

Le tre finestre di uscita per i lavoratori sono:

La Legge Fornero rimane comunque attiva, ma si può sostituire scegliendo una delle finestre appena elencate.

Ecco quindi quanti anni servono per andare in pensione dal 1° gennaio 2023, quali sono i calcoli da fare e quanto si prende di assegno con ciascuna delle opzioni della Manovra.

In pensione nel 2023: i requisiti richiesti

Pensioni 2023, le novità della Manovra

La Legge di Bilancio 2023 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri e - salvo modifiche apportate dal Parlamento - dovrebbe essere confermata entro la fine dell'anno per evitare l'esercizio provvisorio.

Il capitolo pensioni non è molto ricco: la maggior parte delle risorse d'altronde, sono state spese per mitigare gli effetti della crisi energetica.

In attesa della riforma delle pensioni del 2024, quindi, il Governo ha deciso di prorogare le finestre di pensionamento anticipato: Ape Social e Opzione Donna, e di introdurre la nuova Quota 103. Rimane, in ogni caso, anche la Legge Fornero.

Su Opzione Donna pareva possibile introdurre la quota figli, ovvero il pensionamento in base al numero dei figli che una donna ha avuto: tuttavia, alcune forze politiche hanno ritenuto la proposta incostituzionale e il Governo è stato costretto a tornare sui suoi passi.

Ma veniamo alla domanda di introduzione: quanti anni servono per andare in pensione dal 1° gennaio 2023? Ecco i calcoli e le opzioni previste per lasciare il lavoro il prossimo anno.

Quota 103, quanti anni servono per andare in pensione

La novità sulle pensioni del prossimo anno riguarda Quota 103, l'alternativa che permette ai lavoratori di uscire a 62 anni di età e con 41 anni di contributi versati.

Il Governo ha optato per questa opzione, che si configura come un mix tra Quota 102 e Quota 41.

Tuttavia, questa opzione non permette di accedere a un assegno troppo ricco: chi sceglie di lasciare il lavoro con Quota 103, infatti, non può ottenere un assegno superiore a 5 volte il minimo, ovvero non superiore a 2.700 euro.

Infine, è previsto un premio in busta paga per i lavoratori che decideranno di posticipare la data di pensionamento: l'entità è ancora da definire.

Opzione Donna 2023, quanti anni servono per lasciare il lavoro

Opzione Donna ha ottenuto la proroga al 2023, ma senza il requisito dei figli: restano confermati, quindi, gli anni di età di i contributi richiesti fino al 31 dicembre 2022.

I requisiti di accesso a questa opzione di pensionamento anticipato variano in questo modo:

  • 58 anni di età e 35 anni di contributi per le lavoratrici dipendenti;

  • 59 anni di età e 35 anni di contributi nel caso di lavoratrici autonome.

Pare essere saltato, invece, il requisito dei figli: le donne che avevano figli a carico potevano anticipare la pensione, ma la norma sarebbe risultata incostituzionale.

Ape Social, anticipo pensionistico: chi può richiederlo

L'anticipo pensionistico di Ape Social, in scadenza al 31 dicembre 2022, è stato prorogato per tutto il 2023: ciò significa che i lavoratori che svolgono mansioni usuranti possono anticipare di qualche anno l'uscita dal lavoro.

Per accedere all'opzione Ape Social occorre avere compiuto almeno 63 anni e aver versato 30 anni di contributi (36 anni se si tratta di lavori usuranti).

Dobbiamo specificare che questa opzione non è una vera e propria pensione, ma piuttosto un accompagnamento alla pensione, riservato solo a determinate categorie di lavoratori.

Legge Fornero: età, contributi, calcoli da fare

Nonostante le proroghe e le novità sulle pensioni, rimane confermata anche la Legge Fornero, che per il 2023 mantiene i medesimi requisiti.

Nonostante la pandemia e gli adeguamenti all'aspettativa di vita, l'età per la pensione è rimasta immutata:

  • 67 anni di età e 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia;

  • 71 anni di età e 5 anni di contributi per la pensione di vecchiaia contributiva;

  • 64 anni di età e 20 anni di contributi per la pensione anticipata contributiva.

C'è poi la possibilità di accedere alla pensione anticipata con il solo requisito contributivo: per questa opzione occorre avere versato almeno 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

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