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Piazza Affari in netto rialzo. FTSE MIB +2,54%

di Simone Ferradini pubblicato:
4 min

Mercati azionari in accelerazione dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro USA: bene i nuovi occupati ma il tasso di disoccupazione è inaspettatamente salito. Gli investitori puntano su una Fed meno aggressiva nella manovra di rialzo dei tassi. Ne approfitta anche l'euro.

Piazza Affari in netto rialzo. FTSE MIB +2,54%

Euro in accelerazione contro dollaro

Euro in accelerazione contro dollaro dopo i dati sulla disoccupazione USA. EUR/USD al momento quota 0,9910 circa. BTP e spread in peggioramento. Il rendimento del decennale segna 4,45% (chiusura precedente a 4,38%), lo spread sul Bund 216 bp (214) (dati MTS).

I dati macroeconomici pubblicati in giornata

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA in ottobre la crescita dei posti di lavoro (a esclusione del settore agricolo) è stata pari a 261.000 unità contro le 315.000 di agosto e settembre (526.000 in luglio) e le 205.000 del consensus; il tasso di disoccupazione ha segnato una crescita al 3,7% dal 3,5% di settembre (consensus 3,5%).

Nell'eurozona l’indice PMI S&P Global servizi cala a 48,6 punti dai 48,8 punti di settembre (49,8 punti in agosto), comunque sopra ai 48,2 punti della lettura preliminare; a settembre i prezzi alla produzione sono balzati del 41,9% annuo, in moderato rallentamento rispetto al 43,4% della lettura finale di agosto (37,9% in luglio) e sostanzialmente in linea con il 42,0% del consensus.

In Germania gli ordini all'industria sono calati del 10,8% a/a contro il precedente ribasso del 3,8% (11,0% la contrazione di luglio) e la flessione dell'8,8% stimato dagli economisti.

Massiccio rialzo per Pirelli

Massiccio rialzo per Pirelli & C +11,00% che batte il consensus nel terzo trimestre e migliora la guidance 2022. I ricavi salgono del 29,8% a 1.836,3 milioni di euro (consensus 1.728), l'EBIT adjusted del 22,8% a 271,9 milioni (consensus 259), l'utile netto del 20,7% a 126,3 milioni (consensus 128), il flusso di cassa netto ante dividendi si attesta a 140,5 milioni (consensus 101), l'indebitamento netto a 3.390,5 milioni (consensus 3.430). Le stime del gruppo per l'esercizio 2022 vedono ora i ricavi a ~6,5 miliardi di euro, la generazione di cassa netta ante dividendi a ~480 milioni di euro. Confermata la profittabilità con un EBIT margin adjusted pari a ~15%.

Molto bene anche i titoli del settore lusso

Molto bene anche i titoli del settore lusso grazie al rimbalzo delle Borse cinesi, movimento tecnico che però trova sostegno anche nelle indiscrezioni circolate in settimana su un'ipotesi di allentamento della politica zero-Covid di Pechino.

La Cina è un mercato molto importante per i gruppi del settore lusso: le restrizioni hanno effetti negativi sul comparto, la prospettiva di un rilassamento su questo versante fa scattare gli acquisti. Moncler +7,41%, Salvatore Ferragamo +4,07%, Tod's +2,77%, Ferrari +2,42%, Brunello Cucinelli +1,59%.

Intesa Sanpaolo sui massimi da fine maggio

Intesa Sanpaolo +4,84% accelera dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre e tocca i massimi da fine maggio. Il risultato netto si è attestato a +930 milioni di euro, in calo rispetto ai 1.330 milioni del secondo trimestre e ai 983 milioni nel terzo trimestre 2021, ma ben al di sopra degli 829 del consensus.

Il gruppo prevede per l'esercizio 2022 un utile netto superiore ai 4 miliardi di euro, ovvero nella parte alta della guidance precedente. Confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025.

Leonardo in forte ribasso

Leonardo -7,73% in forte ribasso nonostante risultati del terzo trimestre superiori alle attese per quanto riguarda gli ordini e il FOCF. Il gruppo ha anche migliorato la guidance 2022 su ordini e indebitamento netto.

La flessione è probabilmente spiegabile con la decisione del management di fornire solo parziali indicazioni relativamente ai margini 2023, anche se con fiducia riposta nelle misure adottate per proteggerli. Nel comunicato si legge comunque che "ulteriori tensioni nell’andamento dei prezzi potrebbero richiedere una revisione degli scenari prospettici".

Enel inverte la rotta

Enel +2,31% inverte la rotta dopo una prima parte di seduta in rosso. Il gruppo ha mandato in archivio i primi 9 mesi dell'esercizio con ricavi in rialzo dell'84% ma con un risultato netto ordinario in calo del 9,5% a 2,977 miliardi di euro. Il gruppo ha rivisto al ribasso la guidance 2022 sull'utile netto ordinario portandola a 5,0-5,3 miliardi e ha invece aumentato quella sull'indebitamento finanziario netto a 62 miliardi da una precedente stima di 61.

Safilo Group ad altissima volatilità

Safilo Group -7,38% ad altissima volatilità. Il titolo affonda dopo una bella partenza: ieri a mercato chiuso il gruppo ha comunicato che nel 3° trimestre i ricavi si sono attestati a 260,4 milioni di euro, +14,9% a/a a cambi correnti e +4,6% a/a a cambi costanti.

L'EBITDA adjusted è risultato pari a 22,6 milioni, +18,6% a/a con margine sui ricavi in crescita di 30 punti base a/a, dall’8,4% all’8,7%. Equita conferma la raccomandazione hold sul titolo e la cautela per il 2023 alla luce del rischio di indebolimento della domanda causato dalla crescita dell'inflazione.

Iren -0,74% in rosso. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi con utile netto in calo del 43% a/a a 138 milioni di euro e indebitamento finanziario netto in crescita a 3.857 milioni di euro (+32,7% rispetto a 2.906 milioni di euro al 31/12/2021).