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Piazza Affari chiude poco mossa. FTSE Mib +0,18%

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

Piazza Affari ha chiuso la prima seduta della settimana mettendo a segno un marginale rialzo. Il risultato è però di tutto rilievo se consideriamo che per buona parte della seduta gli indici si sono mossi in territorio negativo.

Piazza Affari chiude poco mossa. FTSE Mib +0,18%

Il FTSE Mib ha chiuso a +0,18%, il FTSE Italia All-Share +0,24%, il FTSE Mid Cap +0,91% ed il FTSE Star +0,63%.

Il recupero è arrivato in scia al buon andamento di Wall Street, dove gli indici sono apparsi tonici, in particolare il Nasdaq, che dopo due ore circa di scambi guadagna poco meno di 2 punti percentuali.

Le altre borse europee

Andamento positivo anche per le altre principali piazze azionarie europee con il Dax che guadagna mezzo punto percentuale, l'Eurostoxx 50 lo 0,8% e Parigi lo 0,52%.

L'Euro è tornato sui livelli di venerdì contro dollaro dopo aver fatto registrare un picco in giornata a 1,0928. EUR/USD al momento quota 1,0865 circa.

BTP e spread in peggioramento. Il rendimento del decennale segna 4,01% (chiusura precedente a 3,94%), lo spread sul Bund 182 bp (179) (dati MTS).

Come è andata a Milano

Il risultato del FTSE Mib sarebbe potuto essere anche migliore, considerando che oggi erano in calendario gli stacchi dei dividendi di Enel (0,20 euro) -3,26% e Snam (0,11 euro) -2,72% che hanno inciso sul risultato finale. Le due società hanno staccato gli acconti sui dividendi 2023 (relativi quindi agli esercizi 2022). Al netto dell'effetto cedola i due titoli sarebbero in leggero rialzo rispetto alle chiusure di venerdì.

Positivi i titoli del comparto bancario con Unicredit che guadagna mezzo punto percentuale mentre Intesa Sanpaolo si riscatta dopo il ribasso di venerdì e reagisce con forza, chiudendo a +2,71%.

Perchè Intesa Sanpaolo ha reagito al recente calo

Il calo si era verificato dopo le indiscrezioni secondo le quali la società avrebbe dovuto ridurre le RWA di circa 20 miliardi di euro per rispettare le osservazioni della BCE secondo cui i modelli interni di calcolo del rischio sarebbero stati inadeguati.

Intesa ha poi comunicato che "il Common Equity Tier 1 ratio fully loaded del Gruppo è atteso collocarsi al 31 dicembre 2022 su livelli nell’ordine del 13% e successivamente su livelli che rispettino ampiamente l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025".

Inoltre ha fatto presente che le azioni di riduzione degli RWA attuate nel quarto trimestre del 2022, "sono da mettere in relazione in particolare alle modifiche normative (i.e. EBA guidelines) applicabili a partire dal 1° gennaio 2023 e riguardano posizioni EVA negative o che comunque non risultano più giustificate a fronte del capitale assorbito , e contribuiscono alla significativa creazione e distribuzione di valore per gli azionisti".

In altre parole non sono in cantiere altre operazioni simili a quelle attuate nel quarto trimestre, che peraltro non erano legate a "richiami" da parte della BCE.

Sale Leonardo

Molto bene Leonardo, salita del 3,46%, dopo le indiscrezioni di stampa secondo le quali il Ministero della Difesa sarebbe favorevole alla sostituzione dell'attuale a.d. Alessandro Profumo con Lorenzo Mariani, a.d. di MBDA Italia. Inoltre si ipotizza che la premier Meloni possa discutere di un ordine di elicotteri nel corso della visita in Algeria di oggi e domani.

Gli altri titoli di Piazza Affari

Positive le utility, mentre i titoli del comparto industriale sono apparsi contrastati, con Stm che però ha fatto registrare un bel progresso pari a +2,61%.

Tra i titoli minori c'era attesa su Juventus dopo la penalizzazione di 15 punti in classifica subita da parte della Corde Federale d'Appello della FIGC. Il titolo ha chiuso in calo del 5,12% dopo aver perso in avvio oltre 10 punti percentuali.