Piazza Affari positiva spinta da Unicredit. FTSE Mib +1%
pubblicato:Seduta positiva per la borsa italiana che ha accelerato al rialzo nel pomeriggio in scia al rally di Unicredit ed al positivo andamento di Wall Street.
Il FTSE Mib segna +1,0%, il FTSE Italia All-Share +0,93%, il FTSE Italia Mid Cap +0,4%, il FTSE Italia STAR -0,3%. Sotto tono le altre principali piazze azionarie europee, che hanno chiuso attorno alla parità.
Euro in recupero contro dollaro dopo la flessione di questa mattina. Eur/Usd al momento quota 1,0863 circa. BTP e spread stabili. Il rendimento del decennale segna 4,13% (chiusura precedente a 4,15%), lo spread sul Bund 186 bp (187) (dati MTS).
Sul fronte macroeconomico da segnalare che il Conference Board ha comunicato che l'indice di fiducia dei consumatori USA a gennaio si è attestato a 107,1 punti contro i 109,0 di dicembre (dato rivisto da 108,3) e i 109,0 del consensus, mentre il Chicago Business Barometer (noto anche come indice PMI Chicago), relativo all'attività economica nell'area della metropoli dell'Illinois, a gennaio si è attestato a 44,3 punti contro i 44,9 di dicembre e i 45,0 del consensus.
Protagonista assoluto della giornata è stato Unicredit che ha chiuso con un progresso in doppia cifra (+12,29%), risultato davvero eclatante per un titolo del FTSE Mib di quelle dimensioni. Unicredit ha battuto nettamente il consensus sui conti del quarto trimestre e dell'intero 2022, salendo sui massimi dal 2018. Esclusa la Russia, il margine d'interesse si è attestato a 3,198 miliardi (trim4) e 9,935 miliardi (esercizio) contro attese pari a 2,922 e 9,715 miliardi rispettivamente. L'utile netto contabile è stato pari a 2,439 e 6,657 miliardi, contro attese a 1,129 e 5,286 miliardi. Migliora di 1,5 miliardi il target di distribuzione agli azionisti: 5,25 miliardi, di cui 1,91 miliardi in dividendi e 3,34 miliardi sotto forma di buyback.
Unicredit ha trascinato al rialzo anche gli altri titoli del settore: l'indice FTSE Italia Banche segna +5,6% contro il +1,7% dell'EURO STOXX Banks. Banco BPM +2,66%, Intesa Sanpaolo +2,82%, BPER Banca +3,58%.
Movimenti più contenuti per tutti gli altri titoli del principale listino. Contrastati i petroliferi che hanno comunque recuperato terreno in scia al recupero del prezzo del greggio. Eni -0,24%, Tenaris +0,22%, Saipem -0,21%, d'Amico International Shipping +1,3%.
Molto bene invece Saras +6% grazie ai margini di raffinazione che si confermano sui livelli della precedente ottava. Alla fine della scorsa settimana l'EMC Reference Margin si è attestato a 15,5 dollari/barile, poco sotto i 15,8 della precedente.
Telecom Italia -0,75% in fisiologica correzione dopo il balzo di ieri in scia ai rumor sul prezzo che CDP potrebbe offrire per NetCo, ovvero 24 miliardi di euro contro i 17-19 ipotizzati finora. Secondo indiscrezioni di stampa nel piano industriale che sarà presentato il 14 febbraio dovrebbe essere contenuta una previsione di calo del debito sotto i 15 miliardi di euro a fine 2025, contro stime di consensus pari a poco meno di 20 miliardi.
In rosso Ferrari -1,51%. Jefferies conferma la raccomandazione hold sul titolo ma alza il target da 170 a 225 euro, adeguandolo alle quotazioni attuali. Gli analisti hanno migliorato le stime di utile per azione del 7% per 2022 e del 3% per il 2023 ma mettono in guardia gli investitori: i prezzi attuali scontano bilanci "stellari" in eterno.
Leonardo -1,68%. La società è stata inclusa per il terzo anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), un indice ponderato sulla capitalizzazione di mercato che valuta la performance delle società quotate nella comunicazione dei dati sull'equità di genere.