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Reddito di cittadinanza: troppe frodi, proposte per sostituirlo!

di Carla Tastini pubblicato:
3 min

Da quando è stato legiferato il reddito di cittadinanza, non sono mai mancate le frodi ai danni dello Stato. Anche per questo motivo, sono molti coloro che ne chiedono la modifica, la cancellazione o la sostituzione con il reddito universale di base. In questo articolo parleremo proprio dell'ultima ipotesi. Scopriamo i dettagli!

Reddito di cittadinanza: troppe frodi, proposte per sostituirlo!

Ogni giorno si sentono notizie riguardanti frodi ai danni dello Stato a causa di persone che, pur non avendo alcun diritto di beneficiare del reddito di cittadinanza, lo percepiscono da mesi.

È di ieri la notizia di altre 32 persone denunciate a Catania dalla Guardia di finanza per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. L'individuazione di questi soggetti è potuta avvenire proprio grazie ad una intensificazione dei controlli.

Questi 32 soggetti hanno procurato un danno alle casse dello Stato (dunque a noi tutti) di ben 398 mila euro.

Cinque persone, di queste 32, erano sottoposte a provvedimenti cautelari e 17 non avevano comunicato di avere nella propria famiglia, familiari sottoposti a misure cautelari. Tutti gli altri erano mancanti di altri requisiti fondamentali per ricevere il sussidio.

Anche a Perugia un uomo sta subendo un processo per aver beneficiato del reddito di cittadinanza senza aver dichiarato di aver incassato 82 mila euro di vincite al gioco, in particolare dalle scommesse online.

Le frodi, nonostante i controlli siano intensificati, come abbiamo potuto notare, continuano imperterrite e alcune parti politiche insistono nel proporre una revisione e/o un superamento della misura del reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza da sostituire definitivamente? Potrebbe essere una soluzione

Da quando è entrato in vigore, il Reddito di cittadinanza è sempre stato oggetto di critiche, anche feroci, da parte soprattutto di alcune parti politiche che lo hanno sempre visto come un incoraggiamento a non "far nulla". Spesso sono arrivate proposte per modificarlo, per migliorarlo, per integrarlo. Ora invece c'è chi sta pensando addirittura che sia meglio sostituirlo definitivamente.

È partita a questo proposito una raccolta firme affinché la proposta di legge di sostituzione del reddito di cittadinanza, possa arrivare sino al Parlamento Europeo.

Il reddito di cittadinanza sostituito dal reddito di base universale? Parte la raccolta firme!

Ist Reddito di Base Universale, su iniziativa dei cittadini, si sta battendo affinché venga approvato un reddito di base universale, parallelamente alle intenzioni della Commissione Europea che vorrebbe far partire redditi di base incondizionati in tutto il Vecchio Continente.

Se ciò dovesse avvenire davvero, si andrebbe a sostituire definitivamente il reddito di cittadinanza italiano. L'obbiettivo di questa iniziativa è fare in modo che in tutta l'Europa ci sia un reddito di base che permetta la sussistenza dignitosa di tutti.

La raccolta firme vuole spingere la Commissione Europea a presentare proprio una proposta del genere che riguardi tutti i paesi membri.

Come funzionerebbe un reddito di base universale europeo?

Un reddito di base universale europeo sarebbe un sostegno economico mensile riconosciuto a tutti, senza necessità di avere alcun requisito anagrafico o reddituale o occupazionale.

Questa sarebbe la principale differenza proprio con il reddito di cittadinanza che, invece, di requisiti da rispettare ne ha parecchi.

Quali vantaggi potrebbe avere un reddito di base universale?

In altri paesi un reddito di base universale è già realtà: per esempio in Finlandia.

Lì i risultati sono ottimi: coloro che hanno percepito il reddito di base, proprio per la minore ansia e il minore stress, hanno ripreso la loro vita in mano, hanno ripreso a studiare, hanno seguito corsi di formazione, hanno acquisito nuove skills e, infine, hanno trovato un lavoro! È aumentata la fiducia in sé stessi e sono diminuiti i casi di depressione.

La Commissione Europea potrebbe vagliare un programma pilota e permettere, per un certo periodo di tempo, ad alcuni residenti europei di ricevere un reddito di base per almeno tre anni e poi valutare i risultati. Questo approccio permetterebbe all'Europa di ricevere un feedback e poi pensare ad una progettazione più strutturale e duratura.

In questo modo, con tutta probabilità, si riuscirebbe davvero a contrastare la povertà dilagante, garantendo una somma per sopravvivere dignitosamente, a tutti i cittadini europei. Vi terremo aggiornati!