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Rottamazione quater al via: scadenza, rate, importi e come fare domanda online

di Miriam Ferrari pubblicato:
4 min

Tutto sulla rottamazione quater: domanda online entro il 30 aprile, rate, importi e come fare per aderire: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.

Rottamazione quater al via: scadenza, rate, importi e come fare domanda online

L'Agenzia delle Entrate Riscossione ha pubblicato sul proprio sito web i moduli di adesione alla rottamazione quater: la domanda si può presentare esclusivamente online, come fare?

La nuova rottamazione delle cartelle esattoriali approvata dal Governo Meloni e inserita nella Legge di Bilancio 2023 consente di pagare in forma agevolata tutti i debiti contratti tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, anche se appartenenti a precedenti rottamazioni decadute.

La rottamazione consente di pagare esclusivamente l'importo del debito, senza le sanzioni, gli interessi e l'aggio.

Ecco come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali, come si presenta la domanda online, quali sono le rate e gli importi: una guida completa.

Rottamazione quater al via: come presentare la domanda online

I contribuenti che intendono aderire alla rottamazione quater del Governo Meloni possono presentare la domanda esclusivamente online, sul sito web dell'Agenzia delle Entrate Riscossione: la scadenza è fissata al 30 aprile 2023.

Una volta raggiunta la pagina principale del sito web della Riscossione, si può accedere alla sezione "Definizione agevolata": qui si può compilare il form dedicato.

rottamazione quater

Andranno inseriti i numeri identificativi delle cartelle/avvisi che si intendono inserire nella definizione agevolata, specificando in quante rate si intende saldare il debito.

Va indicato poi il domicilio presso il quale verranno inviati gli avvisi e le notifiche di pagamento. Deve essere inserito anche un indirizzo e-mail per poter convalidare la propria richiesta.

Dopo la convalida della propria richiesta, arriverà una seconda e-mail che conferma la presa in carico della richiesta. Infine, una terza e-mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda.

Le rate e gli importi della rottamazione quater

Le rate e gli importi per saldare i propri debiti possono essere definiti autonomamente in fase di presentazione della domanda di adesione alla rottamazione quater, ma ci sono delle regole precise da rispettare.

Per esempio, è possibile saldare i propri debiti in un massimo di 18 rate, da versare in 5 anni.

Le prime due rate devono avere un importo pari ad almeno il 10% del debito complessivo e saranno da versare entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023.

Le successive, invece, si potranno versare nel corso dei successivi 4 anni con le seguenti scadenze: il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

Nel caso in cui venisse scelto il pagamento rateale, verrà richiesto il pagamento - entro il 1° agosto 2023 - degli interessi al 2%.

Riassumendo, il calendario da tenere presente per il pagamento delle rate della rottamazione quater è il seguente:

Rate rottamazione quater

Scadenza

Prima rata

31 luglio 2023

Seconda rata

30 novembre 2023

Rate successive

28 febbraio 2024

Rate successive

31 maggio 2024

Rate successive

31 luglio 2024

Rate successive

30 novembre 2024

Per i contribuenti che hanno scelto al definizione agevolata, infine, spetta all'Agenzia delle Entrate Riscossione inviare al domicilio - entro il 30 giugno 2023 - i bollettini di pagamento in base alle rate e agli importi scelti in fase di domanda.

Cosa rientra nella rottamazione quater del Governo Meloni

Un'ultima questione da chiarire riguarda i debiti che rientrano nella rottamazione, saldo e stralcio del Governo Meloni: cosa si può cancellare e cosa si deve pagare?

La rottamazione delle cartelle esattoriali riguarda i debiti compresi tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022:

  • contenuti in cartelle non ancora notificate;

  • interessati da provvedimenti di rateizzazione o sospensione;

  • oggetto di precedenti rottamazioni, ormai decadute.

Non si possono includere nella rottamazione, invece:

  • somme di recupero degli aiuti di Stato;

  • crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;

  • multe e sanzioni derivanti da condanne penali;

  • somme affidate agli enti di fiscalità locale o territoriale;

  • i carichi affidati alle casse o agli enti previdenziali di diritto privato.