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STM termina la seduta in calo dopo avvio brillante

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

STM ha presentato settimana scorsa risultati migliori delle attese per il passato e una guidance per il primo trimestre e per l’intero 2022 incoraggiante.

STM termina la seduta in calo dopo avvio brillante

Advanced Micro Devices sorprende il mercato

A sostenere il titolo era stato l’exploit di Advanced Micro Devices (AMD), salito il 31 gennaio dell'8,56%, il 1° gennaio del 2,21% e mercoledì del 5,12% (ma poi in calo nell'after hours dell'1,75% circa) grazie ad una trimestrale nettamente migliore delle attese. AMD nel quarto trimestre del 2021 ha realizzato un utile per azione su base rettificata di 92 centesimi di dollaro a fronte dei 70 centesimi del consensus di FactSet. I ricavi sono cresciuti da 3,24 miliardi di dollari al record di 4,83 miliardi di dollari, superando i 4,52 miliardi attesi dagli analisti e la guidance che era di 4,40-4,60 miliardi.

Buone anche le indicazioni per il trimestre in corso, con ricavi attesi a 5 miliardi circa, 600 milioni di dollari in più di quel che aveva preventivato il consensus. Gli analisti hanno alzato il target su AMD dopo la trimestrale innescando rialzi per tutti i titoli del comparto.

Del resto recentemente anche i giganti Texas Instruments e Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) hanno sorpreso positivamente i mercati.

Risultati positivi anche da NXP

E ha fatto bene anche NXP Semiconductors che ha fornito una guidance per il primo trimestre del 2022 sopra le attese, prospettando vendite tra i 3,03 e i 3,18 miliardi di dollari, con un midpoint superiore del 5% rispetto al consenso. Anche per l’intero 2022 NXP si attende una crescita solida grazie al fatto che il livello di scorte presso la clientela resta basso.

Buoni i dati di STM

STM ha presentato settimana scorsa risultati migliori delle attese per il passato e una guidance per il primo trimestre e per l’intero 2022 incoraggiante. STM ha alzato le stime di Eps del 18% sul 2022, del 7% sul 2023 e del 4% sul 2024, inoltre ha migliorato le attese sulle vendite del 6% per il periodo 2022-2024.

La società punta a chiudere il 2022 con ricavi compresi tra i 14,8 miliardi e i 15,3 miliardi di dollari grazie alla forte domanda da parte dei clienti e all’aumentata capacità produttiva. Nel 2022 STM prevede di investire tra 3,4 e 3,6 miliardi di dollari in spese in conto capitale per espandere ulteriormente la capacità produttiva.

Nel 2021 STM ha realizzato ricavi netti per 12,76 miliardi di dollari, in crescita del 24,9% rispetto ai 10,22 miliardi dell'esercizio precedente. L’utile lordo è salito del 40,6% a 5,33 miliardi di dollari, la marginalità è salita dal 37,1% al 41,7%. L'utile netto è passato dagli 1,11 miliardi del 2020 a 2 miliardi di dollari, l'utile per azione è stato di 2,16 dollari.

Per Equita a Ubs il giudizio è neutrale

Equita Sim ha confermato la raccomandazione “hold” su STM con prezzo obiettivo alzato a 48 euro (+4% dal precedente) dopo che NXP ha fornito una guidance per il primo trimestre superiore alle attese. Per Equita è significativo anche il fatto che il Governo tedesco non ha approvato nei termini, appena scaduti, l’acquisizione di Siltronic da parte di Global Wafers. Si tratta di una notizia che riduce la concentrazione tra i produttori di fette di silicio e quindi il loro pricing power ed è, per Equita, positiva per i clienti come Infineon e STM.

Ubs ha invece ridotto il prezzo obiettivo su STM da 46 a 44 euro con raccomandazione “neutral”, dal momento che nonostante il “buon momentum” del gruppo il rapporto rischio/rendimento sia adesso “più bilanciato”.

Quadro grafico delicato per STM

Il quadro grafico è delicato, se da un lato basterebbe un piccolo sforzo per inviare un interessante segnale di forza, dall'altro fino a che questo sforzo non verrà fatto resterà alto il rischio di dover considerare il rialzo in atto dal minimo del 24 gennaio solo un episodio temporaneo.

I massimi di mercoledì a 42,195, allineati con quelli del 27 gennaio, si collocano infatti tra il 50% e il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal picco del 7 gennaio. Chi studia i grafici sa bene che l'area 50%/61,8% di ritracciamento (percentuali ricavate dalla successione di Fibonacci) sono cruciali: rimbalzi fino a quei livelli rischiano di dimostrarsi solo una correzione, un movimento destinato a lasciare posto al movimento precedente (in questo caso il ribasso da inizio gennaio). Quando il 61,8% viene lasciato alle spalle diventa molto più probabile il ritorno almeno sull'origine del movimento precedente.

In sintesi, sopra area 42,80 buone notizie, target fino in area 45,50, senza la rottura di 42,80 rischio di nuovi cali con obiettivi anche fino ai 38 euro. La violazione del minimo di martedì a 41,05 sarebbe un primo indizio di debolezza.

Nasdaq in bilico tra rialzo e ribasso

Attenzione, sarebbe sbagliato imputare il dietrofront di mercoledì di STM a colpe che non ha. Il problema è che l’indice di riferimenti per i titoli tecnologici, il Nasdaq, si trova in una situazione grafica del tutto simile a quella di STM. In particolare il Nasdaq 100 ha testato mercoledì in area 15250 il 50% di ritracciamento del ribasso dal top di dicembre ed è tornato precipitosamente indietro.

Anche per l’indice vale la considerazione fatta prima per il titolo: senza la rottura del 50% (e poi del 61,8%) di ritracciamento del ribasso dal picco di dicembre il rimbalzo visto dai minimi di gennaio potrebbe dimostrarsi solo temporaneo.