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Stop alle raccomandate! PA e Fisco invieranno solo avvisi digitali

di Carla Tastini pubblicato:
3 min

Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e del Fisco va avanti spedito. L'ultimo tassello di questa evoluzione riguarda una nuova piattaforma per gli avvisi (comunicazioni, avvisi di pagamento, notifiche) che non arriveranno più con raccomandata bensì con notifiche digitali. Scopriamo i dettagli.

Stop alle raccomandate! PA e Fisco invieranno solo avvisi digitali

La Pubblica Amministrazione è in piena evoluzione digitale, l'obbiettivo è: eliminare più carta possibile, velocizzare i processi e sburocratizzare il più possibile le operazioni.

Ecco perché si è deciso di rinunciare anche alle classiche raccomandate, con le quali sino ad oggi si sono inviate multe, cartelle esattoriali, avvisi di pagamento e così via.

Sta per arrivare, infatti, una piattaforma digitale della Pubblica Amministrazione, con il benestare dei Ministri dell'Economia e dell'Innovazione Tecnologica, attraverso la quale si potranno ricevere tutti gli avvisi a noi destinati.

Quali vantaggi comporterà l'invio degli avvisi in modalità digitale?

Come abbiamo accennato all'inizio dell'articolo, il primo vantaggio che si vuole raggiungere il più presto possibile è di tipo economico: risparmiare.

L'invio telematico costerà 2 euro, un euro sarà versato a favore di chi spedisce la cartella e 1 euro sarà invece per la piattaforma. Se l'invio sarà effettuato in modo cartaceo perché il ricevente non ha una PEC, a quel punto si dovranno pagare ulteriori 1,40 euro. Si comprende facilmente che se l'invio dovesse restare a livello telematico per tutti, tramite PEC, si risparmierebbero 1,40 euro ad avviso.

La gestione della piattaforma adibita a questo, sarà effettuata da PagoPa, il quale fornirà, nel caso ce ne fosse bisogno, anche consegna cartacea della copia. Anche per quanto riguarda le notifiche digitali, soprattutto concernenti cartelle esattoriali e avvisi di pagamento, l'Ente Riscossore potrà porre le spese a carico del destinatario.

La digitalizzazione della PA avanza a grandi passi

Ormai i cittadini che ricorrono alla raccomandata sono sempre meno: grazie alla PEC, allo scambio di e-mail e sms, è difficile che ci si rechi in un ufficio delle Poste Italiane per spedire una raccomandata.

Tra l'altro i giudici del lavoro hanno addirittura sdoganato anche il licenziamento avvenuto via e-mail o via WhatsApp. L'ultimo addio tanto atteso alle notifiche cartacee era appunto quello da parte della Pubblica Amministrazione ed è avverrà definitivamente con l'avvio della Piattaforma notifiche digitali.

Tramite questa piattaforma i contribuenti riceveranno gli avvisi da parte del Fisco e della Pubblica Amministrazione, sullo smartphone, e visto che il decreto attuativo è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà meglio comprendere subito come funziona questo sviluppo digitale.

La piattaforma si chiamerà Pnd (Piattaforma notifiche digitali) e utilizzerà le notifiche digitali al posto delle raccomandate. Ogni cittadino avrà il proprio cassetto notifiche (una sorta di buca delle lettere digitale) tramite il quale leggere e scaricare l'atto ed, eventualmente, effettuare il pagamento richiesto.

Quando si parla di atti, a cosa si fa riferimento esattamente?

Gli atti che i cittadini riceveranno digitalmente saranno multe, sanzioni, cartelle esattoriali e avvisi di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate, ma anche permessi, autorizzazioni da parte del Comune o di altri enti pubblici.

La normativa alla base di questo cambiamento è il decreto dell'8 febbraio 2022, n. 58, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 130 del 6 giugno scorso, che entrerà in vigore dal prossimo 21 giugno.

Ogni notifica proteggerà la privacy di ognuno perché avrà un codice univoco e l'atto sarà associato solo a quel codice identificativo. Inoltre questa evoluzione digitale permetterà di velocizzare di molto la burocrazia italiana, perché si potrà accedere da ogni luogo e in qualsiasi momento, al proprio cassetto delle notifiche.