FTAOnline

Cosa attendersi da Unicredit e Intesa Sanpaolo dopo il recente rimbalzo

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

Sebbene sui mercati permanga ancora grande incertezza a causa dei difficili equilibri geopolitici e dei timori recessivi dopo il balzo in avanti dell'inflazione e le contro misure (rialzo dei tassi di interesse) adottate dalle principali banche centrali per contrastarla, è possibile scorgere qualche bagliore di luce nel buio dei grafici dei principali indici azionari.

Cosa attendersi da Unicredit e Intesa Sanpaolo dopo il recente rimbalzo

In particolare se guardiamo il grafico del FTSE Mib non possiamo non scorgere il bel "doppio minimo" costruito in area 20200 a partire da fine settembre e confermato proprio ieri con il netto superamento di quota 21690, top del 4 ottobre. La figura proietta obiettivi a 23200, ovvero poco oltre i massimi allineati di metà agosto, riferimenti che ci auguriamo possano essere rivisitati quanto prima.

Il comparto bancario mostra i muscoli

In tale contesto si sta ben comportando anche l'indice settoriale domestico del comparto Bancario, che da fine agosto sta mostrando una migliore forza relativa rispetto al FTSE Mib, sovraperformando dunque l'andamento del principale indice di Piazza Affari.

In questo caso il grafico ci dice che l'indice delle Banche è tornato a salire spingendosi oltre quota 8000 dopo aver rispettato il supporto strategico in area 7600, da cui transitava la linea di tendenza che sale dai bottom di luglio, circostanza che rafforza l'ipotesi di un ulteriore spunto rialzista in direzione dei massimi primaverili in area 9000, vero e proprio spartiacque nello scenario di lungo periodo.

Oltre tale livello sarebbe lecito guardare ad obiettivi ben più ambiziosi ipotizzabili nei dintorni dei 10000 punti almeno. L'attuale scenario positivo verrebbe indebolito dal ritorno sotto quota 8000 per essere poi compromesso dalla violazione di area 7500.

Unicredit e Intesa Sanpaolo, quale scegliere?

Ovvio che anche i due big del comparto, ovvero Unicredit e Intesa Sanpaolo, abbiano mostrato progressi negli ultimi mesi; vediamo allora quali siano le prospettive dettate dall'andamento grafico dei titoli in questione.

Da un rapido raffronto di forza relativa emerge subito come Unicredit si stia comportando meglio in termini di performance rispetto ad Intesa Sanpaolo, ormai da inizio maggio. Un periodo in cui il titolo Intesa Sanpaolo ha perso il 3,5% circa mentre Unicredit ha guadagnato ben 37 punti percentuali circa.

Una differenza considerevole che ha permesso a Unicredit di spingersi, sebbene di poco, fin sopra al top di giugno a 11,08 euro, circostanza che lo pone in vantaggio, rispetto al competitor, almeno dal punto di vista grafico. Potenziale target di arrivo del rialzo a 13,89 euro, gap down dello scorso febbraio. Discese sotto 10 euro invece implicherebbero una rivalutazione generale del quadro tecnico del titolo.

Il grafico di Intesa Sanpaolo ed il target price di Ubs

Intesa Sanpaolo invece si trova ancora distante dai top di fine maggio a 2,08 e dovrà risalire oltre tale livello per inviare un segnale forte di ripresa in ottica di medio lungo periodo.

Nell’immediato comunque l’andamento dei corsi nelle ultime sedute è stato favorevole a Intesa in termini di forza relativa, circostanza che necessita di ulteriori conferme ma che potrebbe anche agevolare un parziale recupero dello scarto accumulato da inizio maggio rispetto a Unicredit.

Da segnalare inoltre che secondo le valutazioni di Ubs il giudizio su Intesa Sanpaolo è "buy" con target price a 2,4 euro.