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Unicredit sorprende tutti, ma dove può arrivare?

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

Unicredit vola sui massimi dal 2018 grazie ad una trimestrale migliore delle attese ed alle buone prospettive per il 2023. Vediamo quali possono essere i prossimi obiettivi

Unicredit sorprende tutti, ma dove può arrivare?

Unicredit vola

Nella giornata di ieri Unicredit ha fatto segnare un rialzo superiore ai 12 punti percentuali che ha spinto le quotazioni sui massimi dalla primavera 2018.

Il rialzo in doppia cifra, davvero ragguardevole per un titolo del FTSE Mib, non è stato comunque l'unico nella storia di Unicredit; dobbiamo però andare indietro di oltre due anni per trovare qualcosa di simile (autunno 2020) e prima ancora alla primavera del 2017.

Più di recente il titolo aveva fatto registrare movimenti ampi ed anche simili, come accaduto a marzo dello scorso anno, ma non superiori a quello di ieri.

Alle radici del rally

Alla base del rally di ieri, a cui il titolo sta cercando di dare un seguito anche questa mattina, avendo aperto in crescita dello 0,8%, ci sono i risultati che il gruppo ha presentato relativamente all'ultimo trimestre del 2022 ed a tutto il 2022 stesso.

In sintesi li possiamo riassumere dicendo che escludendoo la Russia, il margine d'interesse si è attestato a 3,198 miliardi (trim4) e 9,935 miliardi (esercizio) contro attese pari a 2,922 e 9,715 miliardi rispettivamente.

L'utile netto contabile è stato pari a 2,439 e 6,657 miliardi, contro attese a 1,129 e 5,286 miliardi. Migliora di 1,5 miliardi il target di distribuzione agli azionisti: 5,25 miliardi, di cui 1,91 miliardi in dividendi e 3,34 miliardi sotto forma di buyback.

Si tratta del miglior risultato degli ultimi 10 anni. Per il 2023 si prevede un utile sostanzialmente in linea con quello del 2022, grazie al contesto favorevole dei tassi e alla riduzione dei costi.

Quali prospettive ora per il titolo

Numeri che evidentemente hanno fatto sobbalzare sulla sedia gli addetti ai lavori, che si sono precipitati ad acquistare a due mani azioni Unicredit in un contesto grafico già di per se rialzista ormai dalla scorsa estate.

Il risultato è stato quello di proiettare il titolo ai nuovi massimi dal 2018, rivisti ulteriormente questa mattina a 18,146 euro.

Quali margini di rialzo sono ipotizzabili nel breve? i massimi del 2017 in area 18,40 sono ormai ad un passo. Riteniamo piuttosto difficile che il titolo riesca ad avere la meglio su questi ostacoli, almeno in prima battuta.

Più probabile allora una pausa di consolidamento che permetta di stemperare le tensioni che si sono accumulate sul grafico dopo il rialzo dell'ultimo mese, pausa che potrebbe rivelarsi anche abbastanza importante se la teoria sui grafici dovesse essere rispettata.

I potenziali effetti del gap up

Nella giornata di ieri, in piena euforia, infatti, il titolo si è lasciato alle spalle, sul grafico, un vistoso gap rialzista, ovvero un'area dove non si sono verificati scambi.

Tale riferimento ha come estremo inferiore i massimi di lunedì, ovvero quota 16,166.

La teoria ci insegna che in una elevatissima percentuale di casi i gap vengono di solito coperti dal mercato e dunque anche in questa occasione il rischio di un "return move" su tale riferimento appare piuttosto elevato, in considerazione della presenza di una forte resistenza all'orizzonte e dell'ipercomprato presente sui principali oscillatori.

Lo scenario rialzista verrebbe comunque messo in discussione solo al di sotto di area 15,00.

Oltre 18,40 invece via libera verso quota 21 poi target a 24 euro, nel lungo periodo.

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