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Borsa Oggi: Mps, Enel e Saipem sotto la lente

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
4 min

Mps, potrebbe essere l'anno della fusione. Enel, l'impatto della tragedia di Bargi. Saipem in rialzo, il greggio risale e JP Morgan è positiva

Borsa Oggi: Mps, Enel e Saipem sotto la lente

Mps, potrebbe essere l'anno della fusione

Tornano gli acquisti su Banca MPS dopo qualche seduta di consolidamento. Il titolo è salito ieri del 4,8% dopo che il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel corso della conferenza stampa di presentazione del Documento di Economia e Finanza ha affermato che il 2024 dovrebbe essere l'anno giusto per trovare partner strategici per Rocca Salimbeni.

Dopo gli ultimi collocamenti il Tesoro ha ridotto la propria partecipazione al 26,7%.

Il titolo è risalito ieri fino a testare la parte superiore del canale che scende dai top annuali di marzo, riferimento a 4,19 euro circa, configurazione apparentemente di continuazione rispetto al precedente trend (rialzista), che sulla carta sembrerebbe poter rappresentare soltanto una pausa di consolidamento del rialzo.

Il superamento di area 4,20 potrebbe dunque dare nuovo vigore al titolo, rendendo possibile il raggiungimento di un'altra resistenza importante, quella a 4,70 euro circa, dove oltre ai minimi di inizio ottobre 2022, transita anche la parte alta di un altro canale rialzista, più ampio del precedente, quello in forza dallo scorso ottobre.

Senza il superamento di area 4,20 rischio di nuovi cali verso 3,85, primo riferimento rilevante nel breve periodo. Supporti successivi a 3,65 e 3,50 euro.

Enel, danni economici dalla tragedia di Bargi

Saldo di seduta negativo per Enel. Il titolo ha ceduto il 2,16% a 5,699 euro, i prezzi hanno oscillato tra 5,664 e 5,85 euro. Enel ha registrato ieri un'esplosione presso una turbina dell’impianto idroelettrico di Bargi, situato in Emilia Romagna. Attualmente, i giornali indicano tre vittime a seguito dell'esplosione. La centrale di Bargi ha una capacità di circa 330 MW e una producibilità annua di 354 GWh. La centrale è composta da due gruppi di produzione, dei quali sembra che solo uno sia stato danneggiato (questo aspetto va ancora verificato). Non sono stati riportati danni alla diga di funzionamento della centrale stessa.

È difficile quantificare i danni economici per Enel considerando le coperture assicurative e il potenziale funzionamento di uno dei due gruppi di generazione, nonché i tempi necessari per riparare la centrale stessa con la sostituzione della turbina.

Assumendo una mancata produzione totale di circa 354 GWh in un anno, l’impatto potrebbe essere di circa 20 milioni di euro a livello di EBITDA per la parte di produzione mancante. Tuttavia, questo valore non tiene conto dei rimborsi assicurativi e della continuità operativa di uno dei due gruppi di generazione.

I minimi di ieri sono al di sotto del 38,2% di ritracciamento del rialzo dai minimi di ottobre 2022, importante riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci collocato a 5,75 euro circa. I segnali di debolezza si stanno accumulando: i prezzi già a febbraio sono scesi sotto la base del canale crescente disegnato dai minimi di ottobre 2022 e hanno violato la media mobile esponenziale a 100 giorni a hanno poi tentato di riportarsi al di sopra di questi due riferimenti a marzo, senza tuttavia riuscirci. A meno di un pronto ritorno al di sopra di area 6 euro il titolo potrebbe scendere a testare a 5,40 il 50% di ritracciamento del rialzo precedente. Supporto successivo a 5,05 euro.

A 4,55 euro si colloca invece l'obiettivo ricavato dalla proiezione dell'ampiezza del canale dal punto di violazione della sua base. Sopra area 6 resistenza a 6,25 euro. Alla rottura di questo ostacolo probabile la ricopertura del gap ribassista del 22 gennaio con lato alto a 6,64 euro.

Saipem, il rimbalzo del greggio e le lodi di JP Morgan piacciono al titolo

Buon avvio di seduta per Saipem che approfitta del rimbalzo del greggio dai minimi di ieri e del report di JP Morgan. L'ufficio studi della banca americana hanno prodotto un report incoraggiante sul settore europeo dei servizi per l'estrazione di idrocarburi. Gli analisti prevedono risultati del primo trimestre 2024 sostenuti da una maggiore forza nella determinazione dei prezzi e da una buona capacità di esecuzione del portafoglio ordini.

Su Saipem la raccomandazione overweight viene confermata con prezzo obiettivo che passa da 3,00 a 3,20 euro.

L'analisi del grafico di Saipem mette in evidenza il rally partito a inizio febbraio (+90% circa da allora): il titolo al momento è impegnato nel tentativo di alimentare l'ascesa, operazione che andrebbe in porto con una chiusura di seduta superiore a 2,3490 euro, massimo del 2 aprile. Le quotazioni potrebbero a quel punto alimentare l'ambizione di fare ritorno nel medio periodo sul picco dell'estate 2022 a 4,2060. Discese sotto il recente minimo a 2,2030 anticiperebbero invece un test di 2,15-2,16, importante riferimento di brevissimo. La violazione di questo ultimo livello creerebbe le premesse per una correzione verso 2,01 almeno, con rischio di ritorno sulle ex resistenze a 1,65 circa.