Incerte le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 +0,10%; Londra (FTSE 100) -0,45%; Francoforte (DAX) +0,61%; Parigi (CAC 40) -0,09%; Madrid (IBEX 35) -0,35%.

Wall Street sopra la parità dopo la chiusura delle Borse europee: S&P 500 +0,1%, NASDAQ Composite +0,2%, Dow Jones Industrial +0,1%.

I principali dati macroeconomici pubblicati oggi

Il Bureau of Economic Analysis ha comunicato che a settembre negli USA l'indice PCE (indice dei prezzi al consumo preferito dalla Fed) ha fatto segnare +0,3% m/m e +2,8% a/a dopo +0,3% e +2,7% ad agosto e contro +0,3% e +2,8% del consensus. L'indice core (senza alimentari e energia) ha fatto segnare +0,2% m/m e +2,8% a/a dopo +0,2% e +2,9% ad agosto e contro +0,2% e +2,9% del consensus.

L'Università del Michigan ha comunicato che a dicembre l'indice di fiducia dei consumatori USA (dato preliminare) si è attestato a 53,3 punti dopo i 51,0 di novembre e contro i 52,0 del consensus.

Secondo quanto comunicato dall'Eurostat, nel terzo trimestre 2025 il PIL è cresciuto in Eurozona dell'1,4% annuo, in rallentamento rispetto all'1,5% dei due periodi precedenti (1,2% nel quarto trimestre 2024), sopra all'1,3% della prima lettura preliminare diffusa a fine ottobre ma in linea con la seconda di novembre.

Secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l’agenzia nazionale di statistica tedesca), in ottobre gli ordini all'industria aumentano in Germania dell'1,5% mensile, in moderato rallentamento rispetto al 2,0% della lettura finale di settembre (0,4% il declino di agosto) ma sopra al progresso dello 0,3% del consensus.

Secondo quanto comunicato dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), in ottobre le vendite al dettaglio sono salite in Italia dell'1,3% annuo, in accelerazione rispetto allo 0,7% della lettura finale di settembre (0,6% in agosto). Su base sequenziale le vendite retail sono invece cresciute dello 0,5% contro il precedente declino dello 0,4% (0,2% in agosto) e il progresso dello 0,4% stimato dagli economisti.

Borsa italiana, i titoli in evidenza

Stellantis +2,26% a 10,4140 euro prolunga il rally toccando i massimi da aprile. Oggi Intesa Sanpaolo migliora la raccomandazione sul titolo da neutral a buy e incrementa il prezzo obiettivo da 10 a 12 euro. Gli analisti sottolineano i primi segnali di miglioramento nel terzo trimestre e puntano sul 2026 per un'inversione di tendenza a livello di redditività.

Eni -1,52% a 16,1020 euro perde terreno a causa del report di JP Morgan: la banca americana ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da overweight a underweight con prezzo obiettivo a 15,50 euro. Gli analisti sono prudenti sul 2026 per l'intero settore petrolifero europeo.

In calo i bancari, l'indice FTSE Italia Banche segna -0,68%. Sotto pressione Mediobanca -1,84% a 16,2650 euro su cui Barclays peggiora la raccomandazione da equalweight a underweight e riduce il prezzo obiettivo da 17,90 a 17,50 euro. Barclays sottolinea la poco attraente prospettiva a livelli di crescita degli utili e le valutazioni attuali troppo tirate rispetto ai pari.

Ottime performance per Amplifon +3,46% e Diasorin +3,60%, due titoli difensivi che negli ultimi mesi avevano perso molto terreno.

Nuovo massimo storico per Technogym +1,76% a 16,19 euro grazie a Berenberg. Gli analisti della banca tedesca confermano la raccomandazione buy e incrementano il prezzo obiettivo da 15,20 a 18,60 euro in virtù della fiducia del management di sovraperformare il mercato e di aumentare stabilmente la redditività.

In forte rialzo BasicNet +7,25% dopo l'annuncio dell'acquisizione del marchio Sundek e del 100% della società Kickoff, attuale titolare e gestore del brand, controllata da Winnie. L'operazione prevede un corrispettivo iniziale di circa 10 milioni di euro (Enterprise Value fissato a 33,5 milioni) pagato interamente in azioni proprie già in portafoglio, con closing previsto entro la fine del mese di dicembre. Sono inoltre previsti uno o due earn-out per massimi 10 milioni di euro al superamento di soglie di fatturato del brand Sundek.

Euro sotto i massimi, debole il BTP

Euro sotto il massimo dal 17 ottobre contro dollaro a 1,1682 toccato ieri. EUR/USD al momento segna 1,1635 circa.

BTP e spread in divergenza. Il rendimento del decennale segna 3,49% (chiusura precedente a 3,47%), lo spread sul Bund 69 bp (71) (dati MTS).

Materie prime: petrolio e oro in recupero, gas sui minimi dal 2024

Petrolio sui massimi dal 19-20 novembre: i future febbraio segnano per il Brent 63,75 $/barile, per il WTI 59,75 $/barile.

Gas tocca a inizio mattinata a 26,80 euro/MWh il minimo da aprile 2024 poi rimonta. Il Dutch TTF Natural Gas Future gennaio segna 27,25 euro/MWh, +0,6% rispetto alla chiusura precedente (27,088).

Oro in recupero ma ancora sotto il massimo dal 21 ottobre toccato lunedì a 4265 dollari/oncia circa. Prezzo attuale 4218 dollari/oncia (oro spot).

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