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Finanza e Mercati: attesi meno tagli dei tassi dopo i dati USA

di Simone Ferradini pubblicato:
3 min

Occupazione solida negli USA: la Fed potrebbe attendere prima di procedere al primo taglio dei tassi.

Finanza e Mercati: attesi meno tagli dei tassi dopo i dati USA

Finanza e Mercati: rendimenti in accelerazione

Il rendimento del BTP decennale segna ora 3,8260%, in avvicinamento al massimo dal 4 marzo a 3,8760% toccato mercoledì pomeriggio (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni si attesta a 2,4360%, tocca i massimi dal 21 marzo (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Il rendimento del T-Note USA a 10 anni segna 4,4410%, sui massimi dal 27 novembre (ricordiamo il minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni si attesta a 4,5810%, sui massimi dal 27 novembre (ricordiamo il minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: occupazione USA più forte del previsto

Rendimenti in netto rialzo e riduzioni dei tassi attese in deciso calo dopo i dati USA di venerdì. I lavoratori dipendenti nei settori non agricoli a marzo sono aumentati di 303.000 unità, in accelerazione rispetto alle 270.000 di febbraio e alle 229.000 in gennaio, ma soprattutto molto al di sopra delle 200.000 del consensus. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,8% dal 3,9% registrato in febbraio contro il 3,9% del consensus.

Questi numeri certificano il buono stato di salute del mercato del lavoro statunitense e della congiuntura in generale. Dato che la piena occupazione è uno degli obiettivi della Federal Reserve, le motivazioni per ridurre i tassi perdono ulteriormente consistenza dopo le ultime rilevazioni che attestano la persistenza dell'inflazione.

Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE

Il CME FedWatch Tool assegna ora il 50-51% alla probabilità di tassi invariati nella riunione del FOMC del 12 giugno contro il 33% di venerdì mattina (41% martedì) mentre quella assegnata al taglio da 25 bp scende al 49% dal 62% di venerdì (56% martedì). Per fine 2024 scende al 31% la probabilità di una riduzione da 75 bp (35% venerdì), mentre sale al 33% (25% venerdì) quella di -50 bp. Scendono al 14% (23% venerdì) le chance di -100 bp, salgono al 16-17% quelle di -25 bp (13% venerdì) e crollano al 2-3% (7% venerdì) quelle di -125 bp.

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) segnalano probabilità di riduzioni dei tassi ufficiali sostanzialmente stabili nel breve e in calo nel 2024: i derivati quotano ora -24 bp circa a giugno (-25/26 venerdì, -25 mercoledì), quindi possibilità di taglio nella riunione del 6 giugno buone ma in leggero calo. Per fine anno -78 bp da -86/87 venerdì, quindi probabilità di 3 tagli entro fine anno dai 3-4 segnalati fino a venerdì.

L'agenda macroeconomica prevede mercoledì i verbali FOMC, giovedì la riunione BCE, venerdì la fiducia dei consumatori USA.