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Ftse Mib, dieci titoli che guardano ancora al rialzo

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
5 min

Il contesto grafico all'interno del quale si muove l'indice non è di certo ancora compromesso e lo stesso si può dire per molti titoli del Ftse Mib. Eccone 10 che mantengono vive le speranze di un rialzo.

Ftse Mib, dieci titoli che guardano ancora al rialzo

Ftse Mib, piegato ma non domo

Il Ftse Mib ha ceduto nell'ultima ottava il 3,2% ma nonostante questo il quadro grafico resta aperto ad evoluzioni in entrambi i sensi. I prezzi sono infatti scesi venerdì con i minimi di quota 23356 a testare i minimi del 27 aprile e del 2 maggio, collocati sul 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di marzo, senza violare questo duplice supporto.

La chiusura di venerdì a 23476 è invece posizionata sulla base del canale ribassista disegnato dal top di fine marzo. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra di quest'area di sostegno sarà possibile continuare a considerare realistico uno scenario che vede il citato canale ribassista come un "flag", una figura di continuazione del rialzo disegnato dai minimi di marzo.

La tenuta del supporto di area 23300 sarebbe solo la prima condizione per la realizzazione di uno scenario rialzista, la seconda sarebbe la rottura in area 24600 del lato alto del "flag" e della media mobile esponenziale a 50 giorni. Oltre quei livelli prima resistenza a 25150, linea di tendenza che scende dal top del 5 gennaio e media mobile esponenziale a 100 giorni, poi a 25506, massimo del 29 marzo e 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso dal top di gennaio, quindi una soglia critica anche in ottica di medio periodo (solo oltre il 61,8% di ritracciamento inizierebbe a diventare credibile una ripresa duratura dell'uptrend con obiettivi anche verso i 28000 punti).

Senza la rottura di 24600 e in caso di violazione di area 23300 diverrebbe invece probabile il ritorno sui minimi di marzo a 21060 punti. Conferme in questo senso alla violazione di 22700. Con la violazione di 21060 diverrebbe probabile la ricopertura del gap del 9 novembre 2020 a 19822 punti.

Se il contesto grafico all'interno del quale si muove l'indice, per quanto delicato, non è di certo ancora compromesso, lo stesso si può dire per molti titoli del Ftse Mib. Eccone 10 che mantengono vive le speranze di un rialzo.

Dieci titoli che vogliono rimbalzare

Banca Mediolanum sta oscillando da due settimane a cavallo del 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di marzo, supporto a 6,95 circa. Per adesso un rialzo resta possibile, solo oltre area 7,20 verrebbe tuttavia inviato un segnale in questo senso, target a 7,53, lato alto del gap ribassista del 19 aprile. Resistenza successiva a 8 euro. Sotto 6,85/95 probabili invece cali in area 6,35 euro.

BPER Banca ha disegnato venerdì una candela rialzista "inverted hammer" con base a 1,52, allineata ai minimi di fine marzo e di inizio aprile. Sopra 1,57, top di venerdì, primo segnale di forza per 1,64, lato alto del canale disegnato dal picco del 29 marzo. Oltre 1,64 il canale si dimostrerebbe un "flag", figura di continuazione del rialzo dai minimi di marzo, target a 1,85. Sotto area 1,50 invece atteso ritorno a 1,35.

Cnh Industrial ha disegnato un "doppio minimo" rialzista dal 27 aprile con base in area 12,90, sul 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del rialzo dai minimi di marzo. La rottura di 14,45, lato alto del canale ribassista disegnato dal top di marzo, confermerebbe l'intonazione positiva (il canale di dimostrerebbe un "flag"), target a 16,20, prima resistenza a 15,50. Sotto 12,90 attesi invece cali in area 12,30.

Settimana di ribasso per Moncler che ha archiviato 5 candele giornaliere consecutive negative. I prezzi si stanno avvicinando al minimo del 7 marzo a 41 euro, supporto che sulla carta è solido. Una reazione dovrebbe tuttavia risalire oltre i 46 euro per dimostrarsi credibile, in quel caso target a 48,70 e a 51 euro. Sotto area 41 supporti a 37,83, base del gap del 9 novembre 2020, poi in area 34.

Nexi sta tentando di reagire dopo aver toccato un minimo il 26 aprile a 8,77 euro. Il rimbalzo dovrà tuttavia superare almeno 10,15, dove si colloca il 23,6% di ritracciamento (Fibonacci) del ribasso dal top di gennaio, per dimostrarsi credibile. In quel caso resistenza a 11 circa, lato alto del canale ribassista disegnato dal top di fine ottobre. Sotto 8,77 attesi invece movimenti verso la base del canale, a 7,65.

Pirelli ha avvicinato con il minimo di venerdì a 4,37 quelli di inizio aprile, toccati sul 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del rialzo dal minimo di marzo. Fino a che area 4,35 tiene le attese sono in favore di un rimbalzo, sopra 4,60 prima resistenza a 4,84, media mobile esponenziale a 50 giorni, poi in area 5,10 euro. Sotto 4,35 rischio invece di ritorno sui minimi di marzo a 3,90 euro.

Poste ha disegnato il 2 maggio una candela "hammer" rialzista con minimo a 8,87, coincidente con il 78,6% di ritracciamento (Fibonacci) del rialzo dal minimo di marzo, per poi rimbalzare. Oltre area 9,25 possibile il test di 9,84, gap del 22 aprile, poi di area 10,20 euro. Sotto area 8,85 euro diverrebbe invece probabile il ritorno sui minimi di marzo a 8,36 euro, coincidenti con il gap del 3 febbraio 2021.

Stellantis ha archiviato venerdì una candela settimanale "hammer", come la precedente, dalle implicazioni rialziste con base a 12,20, sul 50% di ritracciamento del rialzo dai minimi di marzo 2020, supporto già toccato il 7 marzo. Oltre 13,20 atteso il test di 13,91, lato alto del gap del 19 aprile, poi resistenza a 15,52, sul massimo del 29 marzo. Solo sotto 12,09 rischio di cali anche estesi, target fino a 10,35 circa.

STM ha disegnato due candele potenzialmente rialziste, "hammer", il 2 e il 6 maggio, con base in area 33,50/34,00, allineate con i minimi del 15 marzo e del 12 aprile. Sopra il massimo del 29 aprile a 36,72 le oscillazioni delle ultime settimane si dimostrerebbero un "doppio minimo", figura rialzista con target in area 39,50. Prima resistenza 37,50. Sotto area 33,50 rischio invece di cali verso 31,71, minimo di marzo.

Terna ha toccato con i minimi del "martello" del 2 maggio a 7,39 euro il 50% di ritracciamento del rialzo dal minimo di febbraio disegnando poi un rimbalzo. Perchè la reazione si dimostri duratura sarà tuttavia necessario il superamento di area 7,90, target in quel caso sul massimo di aprile a 8,34. Sotto 7,39 atteso invece il test di area 7, poi di 6,65, base del canale disegnato dal minimo di marzo 2020.