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Future Eurostoxx 50 in netto rialzo sostenuto dalle trimestrali Usa

di FTA Online News pubblicato:
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Future Eurostoxx 50 in netto rialzo in avvio. Il future sale dell'1,2% circa a 3752 punti. Dopo una seduta in netto recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq, in rally del 3,06% giovedì), alla riapertura degli scambi in Europa la tendenza in positivo è stata confermata. Principale fattore rialzista il rimbalzo del settore tecnologico Usa, guidato dal guadagno di addirittura il 17,59% registrato da Meta Platforms (Facebook) dopo i risultati del primo trimestre. Rimbalzi intorno al 10% anche per Qualcomm e PayPal Holdings, le cui positive trimestrali hanno sostenuto il rally di tutto il comparto, da Apple a Intel.

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Come nota Reuters, però, la fiducia dei mercati rimane fragile e i guadagni con cui si chiude la settimana arrivano dopo il brutale sell-off del 26 aprile, recuperato per adesso di misura.

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Come accennato il rimbalzo delle ultime ore è stato favorito dal buon andamento dei tecnologici, trainati da Meta Platforms, ma nelle prossime ore potrebbero essere proprio i tecnologici a fare invertire nuovamente la rotta all'azionario: le trimestrali di Amazon e di Intel non sono piaciute al mercato e anche Apple, nonostante dati molti buoni, nell'afterhours ha preso a scendere (al momento -2,22% a 160 dollari circa). La società ha infatti avvertito che i problemi logistici potrebbero frenare le vendite nel trimestre in corso, secondo il cfo Luca Maestri l'impatto sarà tra i 4 e gli 8 miliardi di dollari. Amazon sempre nell'afterhours ha perso il 9% circa.

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Ieri è stato comunicato il prodotto interno lordo (Pil) nel primo trimestre 2022, il dato su base preliminare dal Bureau of Economic Analysis (Bea) ha registrato a sorpresa un calo dell'1,4% sequenziale, contro il precedente progresso del 6,9% (2,3% nel terzo trimestre) e il rialzo dell'1,0% del consensus di Dow Jones Newswires e The Wall Street Journal. La notizia si presta però ad una doppia interpretazione, non solo negativa: una congiuntura così debole potrebbe indurre la Fed ad alzare i tassi in misura inferiore a quanto previsto finora.

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Tiene invece il mercato del lavoro: le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, secondo quanto comunicato dallo U.S. Deparment of Labor (il ministero del Lavoro di Washington), si sono attestate in Usa nella settimana chiusa il 23 aprile a 180.000 unità, contro le 185.000 della lettura finale relativa alla precedente settimana e in linea con il consensus di Dow Jones Newswires e The Wall Street Journal.

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Fino a che il mercato del lavoro tiene non ci sono motivi per credere che la Fed possa essere clemente, gli operatori infatti scontano al momento rialzi dei tassi di 50 punti base ciascuno nei prossimi tre meeting del Fomc.

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Anche in Europa emergono chiari segnali di rallentamento dell'economia. Secondo quanto comunicato su base preliminare dall'Institut national de la statistique et des études économiques (Insee, l'ente nazionale di statistica di Parigi), nel primo trimestre 2022 il prodotto interno lordo (Pil) francese è infatti rimasto invariato su base sequenziale, contro il progresso dello 0,8% della lettura finale relativa all'ultimo periodo del 2021 (3,0% nel terzo trimestre 2021) e l'incremento dello 0,3% atteso dagli economisti. Sempre in Francia in marzo la spesa dei consumatori ha registrato a sorpresa un declino dell'1,3% su base sequenziale, contro il rialzo dello 0,9% della lettura finale di febbraio (2,0% la flessione di gennaio) e l'incremento dell'1,2% stimato dagli economisti.

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Il ciclo economico rallenta ma i prezzi non accennano per adesso a frenare. Secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l'agenzia nazionale di statistica tedesca), in marzo i prezzi all'import sono saliti in Germania del 5,7% mensile, contro il precedente rialzo dell'1,3% (4,3% il progresso di gennaio) e il 3,4% del consensus. L'indice dei prezzi all'import è rimbalzato del 31,2% annuo, in accelerazione rispetto al 26,3% di febbraio (26,9% di gennaio) e contro il 28,6% del consensus. L'indice dei prezzi all'export è invece cresciuto del 15,9% annuo e del 4,0% mensile.

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Dello stesso tenore il trend dei prezzi in Australia, dove secondo quanto comunicato dal Bureau of Statistics (l'ente di statistica di Canberra), i prezzi alla produzione hanno registrato una crescita del 4,9% annuo nel primo trimestre, in ulteriore accelerazione rispetto al 3,7% dell'ultimo periodo del 2021 (e al 2,9% del terzo trimestre). Su base sequenziale l'indice è invece salito dell'1,6% contro il precedente rialzo dell'1,3% (1,1% nel terzo trimestre 2021) e l'incremento dell'1,5% stimato dagli economisti.

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Il rallentamento dell'economia non impedisce ai mercati di scontare rialzi dei tassi aggressivi in futuro da parte delle banche centrali, Bce inclusa, per contrastare la crescita dei prezzi. Il rendimento sul Btp decennale per questo motivo ieri è salito sopra il 2,7%, su valori che non si vedevano dal 2019. Ieri la stima "flash" dell'inflazione tedesca, che ha toccato un nuovo massimo al 7,8%, ha incrementato le attese di un prossimo intervento della Bce sui tassi, i mercati scontano un rialzo di 85 punti base entro la fine dell'anno.

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Il future Eurostoxx 50 sta testando questa mattina i massimi di ieri a 3756, allineati con quelli del 26 aprile a 3750 e con la media mobile esponenziale a 20 giorni. Solo una rottura decisa di area 3756 permetterebbe una crescita verso 3860, area di transito della linea che è il limite superiore del canale tracciato dal top del 29 marzo contenente le oscillazioni dei prezzi nelle ultime settimane. Oltre area 3860 il canale si dimostrerebbe un "flag", figura di continuazione della tendenza rialzista in atto dai minimi di marzo che potrebbe così riprendere con primo obiettivo a 3895, 50% di ritracciamento del ribasso dal picco di novembre, e successivo a 3982, media mobile esponenziale a 200 giorni. Sarebbero discese al di sotto di area 3700 a fare temere il ritorno di una intonazione negativa, in quel caso probabile nuovo test in area 3640 della base del "flag". Sotto quei livelli sostegno a 3595, 61,8% di ritracciamento del rialzo dal minimo di marzo (percentuale di Fibonacci).

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