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Lavoro in nero, nuove sanzioni in arrivo a marzo 2024: chi rischia multe fino a 50.000 euro

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Per la lotta al lavoro in nero, le sanzioni contro gli impieghi non regolari sono s inasprite nel nostro Paese. Ecco chi rischia.

Lavoro in nero, nuove sanzioni in arrivo a marzo 2024: chi rischia multe fino a 50.000 euro

Prosegue la lotta al lavoro in nero nel nostro Paese: a partire dal corrente mese di marzo 2024, infatti, verranno inasprite le sanzioni previste per chi commette illeciti.

In accordo con quanto disposto dal PNRR, a partire dal 2 marzo 2024 è operativo il decreto-legge n. 19/2024, che inasprisce le maggiorazioni per chi non rispetterà le regole.

Le multe potranno raggiungere cifre poco meno inferiori di 50.000 euro. In caso di violazioni, infatti, è prevista una sanzione da 46.800 euro con esattezza. Ecco chi è maggiormente a rischio.

Lavoro in nero, nuove sanzioni in arrivo a marzo 2024: chi rischia multe fino a 50.000 euro

C’è chi si domanda come trovare lavoro nel 2024 e chi spera di ottenere un impiego tramite concorsi pubblici. Tuttavia, purtroppo, c’è anche chi è costretto ad accettare impieghi in nero per poter portare a casa qualche soldo.

Eppure, il nostro Paese è costantemente in lotta contro queste pratiche e, a partire da marzo, le sanzioni per le violazioni diventano ancora più elevate.

Le nuove sanzioni previste dal decreto-legge n. 19/2024 si riferiscono al lavoro in nero qualora questo sia incentivato dai datori di lavoro.

Sono proprio i datori di lavoro a rischiare le nuove e maggiorate sanzioni. In particolare, secondo il nuovo decreto e in accordo con il PNRR, i datori di lavoro che utilizzino forza lavoro non in regola saranno soggetti alle nuove sanzioni. Il cui massimo, come già anticipato, è stato fissato a 46.800 euro.

Cifra che, però, potrebbe essere soggetta ad ulteriori maggiorazioni, a seconda dei casi.

Lavoro in nero, come cambiano leggi e sanzioni previste

Il mese di marzo 2024 rappresenta quindi un punto di svolta per la lotta al lavoro in nero.

Con il nuovo decreto legge, di fatto, è stata modifica la legge n. 145/2018, inasprendo le sanzioni per tutti i datori di lavoro che fruiscono di lavoratori dipendenti senza rispettare la legge.

Se, fino al 1° marzo, era prevista una sanzione da 1.800 euro fino a 43.200 euro, in base al tempo di impiego del lavoratore in nero, dal 2 marzo 2024 le sanzioni vengono maggiorate come segue:

  • per lavoro in nero fino a 30 giorni, la sanzione applicata va da 1.950 a 11.700 euro per ogni lavoratore;

  • se il lavoratore ha svolto da 31 a 60 giorni di lavoro in nero, la sanzione va da 3.900 a 23.400 euro;

  • in caso di lavoro in nero superiore ai 60 giorni, la sanzione applicata varia, a seconda dei casi, dai 7.800 a 46.800 euro.

Ribadiamo che gli importi appena analizzati possono variare, a seconda del numero di lavoratori in nero impiegati. Le sanzioni vengono infatti applicate su ciascun lavoratore impiegato in maniera non regolare.

Le sanzioni previste in caso di recidive

Stando al decreto-legge n. 19/2024, le sanzioni previste per il lavoro in nero sono state modificate e maggiorate anche per eventuali recidive.

Anche in questo caso, l’importo della sanzione verrà irrogato in base al tempo di impiego del lavoratore o dei lavoratori, come segue:

  • dai 2.400 ai 14.400 euro per datori di lavoro recidivi che impieghino regolarmente un dipendente per un massimo di 30 giorni;

  • da 4.800 a 28.800 euro per dipendenti impiegati per un periodo che vai dai 31 ai 60 giorni;

  • da 9.600 a 57.600 euro in caso di recidiva superiore ai 60 giorni.

 

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