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Borsa Italiana, tre titoli da scoprire: Prysmian, Saipem e Webuild

di FTA Online News pubblicato:
6 min

Prysmian su nuovi massimi storici;
Saipem corre con i risultati e l'annuncio del dividendo;
Webuild sui massimi da maggio e Salini e CDP Equity rinnovano il patto

Borsa Italiana, tre titoli da scoprire: Prysmian, Saipem e Webuild

Prysmian brilla dopo i risultati

Buon momento per Prysmian che ieri dopo un avvio in negativo ha recuperato terreno toccando nuovi massimi storici a 46,77 euro prima di attestarsi in chiusura a quota 46,05.

Il gruppo ha presentato i dati relativi al 2023 e la guidance per il 2024, che evidenziano un EBITDA rettificato in crescita del 9,4% a/a a 1,628 miliardi di euro (margine sulle vendite a 10,6% da 9,3% nel 2022), sopra gli 1,620 del consensus.
Sale notevolmente il Free Cash Flow a 724 milioni (+29,5%) e meglio dei 620 attesi. Per l'esercizio attualmente in corso il management prevede EBITDA rettificato a 1,575M–1,675 miliardi contro gli 1,58 del consensus e Free Cash Flow a 675–775 milioni (568 attesi).

Graficamente il raggiungimento ieri di nuovi record coincide con il raggiungimento del target a 45,70 euro, proiezione al rialzo dell'ampio trading range compreso tra 34,50 e 40 euro circa che aveva visto il titolo protagonista per quasi tutto il 2023. Tale rialzo ha però spinto in ipercomprato i principali oscillatori grafici, circostanza che sembra avvicinare la realizzazione di un consolidamento, magari successivamente al test di area 47,50/48,00 euro.

Il quadro grafico resta comunque orientato positivamente e solo il cedimento dei primi supporti a 43,50 euro potrebbe agevolare una flessione più corposa che spinga le quotazioni fino alla copertura del gap up lasciato aperto a metà febbraio a quota 41,52.

Nel medio lungo periodo segnali di cedimento più preoccupanti solo al di sotto dei 40,00 euro.

Saipem, risultati oltre le attese

Saipem presenta risultati del 4° trimestre 2023 incoraggianti e prospettive migliori delle aspettative.
Ricavi: €3,511 milioni (+20% anno su anno, +16% trimestre su trimestre) rispetto all'aspettativa di €3,027 milioni.
EBITDA (Adjusted): €286 milioni (+91% anno su anno, +24% trimestre su trimestre) rispetto all'aspettativa di €235 milioni.
Margine EBITDA: 8,15% (+304 punti base anno su anno, +52 punti base trimestre su trimestre) rispetto all'aspettativa del 7,8%.
EBIT (Adjusted): €133 milioni.
Reddito Netto (Operazioni Continuate, Adjusted): €100 milioni.
Flusso di Cassa Libero (pre-pagamenti di leasing): €172 milioni.
Debito Finanziario Netto (post IFRS 16): €-261 milioni.
Nuovi Ordini: €5,741 milioni.

I risultati del 4° trimestre 2023 superano le aspettative, con una previsione per l'intero anno fiscale 2024 e un nuovo piano industriale 2024-27 che indicano una forte crescita e una solida redditività nel medio-lungo termine.

Prospettive per l'intero anno fiscale 2024:
Ricavi: €12,7-13,3 miliardi.
Margine EBITDA: 10% (€1,27-1,33 miliardi).
Flusso Operativo di Cassa: €740-780 milioni.
Spese per Investimenti: €440-480 milioni.
Dividendo previsto sull'esercizio 2024: 30%-40% del FCF (€90-120 milioni).
Piano Industriale 2024-27:
Crescita CAGR dei Ricavi: 4-5%.
Margine EBITDA previsto: 12% nel FY27 (€1,7 miliardi).
FCF Medio Annuo Previsto nel Piano: €0,4 miliardi. FCF Conversion nel Piano: ~27%.

La banca d'investimento Morgan Stanley ha ribadito la raccomandazione di sovrappeso e il prezzo obiettivo di 2,15 euro per Saipem. Gli analisti evidenziano che i risultati del quarto trimestre del 2023 del gruppo sono stati robusti e superiori alle aspettative. Inoltre, la guida futura è stata migliore di quanto previsto. I risultati del quarto trimestre 2023 di Saipem sono stati giudicati particolarmente positivi, superando le previsioni degli analisti. La forte performance del trimestre ha contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori nel potenziale di crescita della società. I dati indicano che Saipem ha fornito una guidance per il futuro migliore del previsto, segnalando una prospettiva positiva per l'azienda. In particolare, Morgan Stanley evidenzia che il ritorno al pagamento del dividendo è previsto per il 2025, un anno prima rispetto a quanto inizialmente atteso. Mediobanca Research ha mantenuto il giudizio neutrale su Saipem, nonostante un aumento del 12,88% a 1,6745 euro, dopo i conti "ben oltre le attese". Nel dettaglio, nel quarto trimestre i ricavi e l'Ebitda hanno superato le stime del consenso del 6% e del 12% rispettivamente, grazie alle attività di esplorazione offshore, che hanno registrato un aumento del 30% rispetto al trimestre precedente a livello di top line, con margini stabili intorno al 10%. Il free cash flow di 172 milioni di euro e l'indebitamento netto in linea con le stime hanno contribuito ad una solida performance finanziaria. I target indicati nella guidance di Saipem sono superiori al consenso del mercato.
Mediobanca Research sottolinea che ipotizzando un Ebitda di 1,3 miliardi, ovvero a metà della forchetta indicata dalla società, il numero è del 20% superiore al consenso. Questi risultati riflettono il successo del lungo percorso intrapreso da Saipem per migliorare la redditività, dopo alcune criticità nell'esecuzione di ordini, soprattutto nell'eolico offshore, negli ultimi anni. Nonostante i risultati migliori delle attese, Mediobanca Research mantiene una visione neutrale su Saipem, probabilmente riflettendo un'attesa di ulteriori conferme nel miglioramento della redditività e nell'esecuzione degli ordini nel medio-lungo termine.

Il rialzo di giovedì ha permesso al titolo Saipem di lasciarsi alle spalle il lato alto della prolungata fase laterale disegnata dai massimi di marzo 2023, una fascia compresa tra area 1,15 e 1,65 circa. Il superamento della parta alta di questo intervallo dovrebbe permettere ora il raggiungimento di un target posto in area 2,15 euro, ottenuto proiettando l'ampiezza della fascia verso l'alto dal punto di rottura. Resistenza successiva a 2,40 circa, 50% di ritracciamento del ribasso dal top di luglio 2022.

Solo sotto area 1,60 rischio di ricopertura del gap lasciato giovedì dai prezzi con base a 1,50 circa.

Webuild sui massimi dallo scorso maggio

Webuild estende i rialzi delle ultime sedute e sale sui massimi dal maggio scorso. Ieri dopo la chiusura del mercato il gruppo del settore costruzioni e infrastrutture ha comunicato che Salini e CDP Equity (primo e secondo maggior azionista con il 40,3% e il 18,7% rispettivamente) hanno rinnovato anticipatamente l’accordo parasociale tra loro in essere stipulato nel 2019 nel contesto dell’iniziativa industriale nota come Progetto Italia e successivamente rinnovato alla prima scadenza. Il nuovo accordo ha durata fino al 28 febbraio 2027 e contiene reciproci impegni in materia di governance e stabilità dell’assetto azionario. Il nuovo orizzonte temporale vedrà Webuild, tra l'altro, "protagonista della realizzazione di importanti opere infrastrutturali comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

L'analisi del grafico di Webuild mette in evidenza l'attacco odierno alla resistenza a 2,03 euro rappresentata dal massimo del 22 gennaio. Una vittoria confermata in chiusura di seduta su questo riferimento permetterebbe al titolo di alimentare il movimento ascendente partito a fine ottobre in direzione dei 2,1380 toccati ad aprile scorso. Sopra questo ultimo ostacolo il quadro grafico di medio termine migliorerebbe sensibilmente, prospettando un'estensione verso 2,4640, top dell'estate 2021.

Discese sotto 1,94-1,95 potrebbero invece preludere ad un test del recente minimo a 1,8320 e al rischio di discese sugli 1,79, supporto a inizio anno. La violazione di questo ultimo riferimento darebbe probabilmente il via a una correzione con obiettivo sui minimi autunnali in area 1,60.