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Smart working 2024 verso l’addio: salta la proroga per genitori e lavoratori fragili del settore privato

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Smart working 2024, la proroga salta anche per i lavoratori del settore privato. Ecco cosa succede ora.

Smart working 2024 verso l’addio: salta la proroga per genitori e lavoratori fragili del settore privato

La possibilità di una ulteriore proroga dello smart working per il 2024 è ormai completamente sfumata. Sebbene siano stati proposti degli emendamenti dal DL Milleproroghe per poter estendere la sua durata oltre il mese di marzo 2024.

Dunque, alla fine di marzo si conclude la possibilità di ricorrere al lavoro agile anche per i lavoratori fragili e i genitori di figli sotto i 14 anni che lavorano nel privato.

Smart working 2024, verso l’addio: salta la proroga per genitori e lavoratori fragili del settore privato

Anche i lavoratori fragili e i genitori di bambini e ragazzi sotto i 14 anni che sono impiegati nel settore privato dovranno dire addio allo smart working. La proroga non ci sarà.

Sebbene il Movimento 5 Stelle abbia proposto diversi emendamenti per il DL Milleproroghe, in modo da prorogare il lavoro agile, tali emendamenti non hanno trovato accoglimento.

Negli obiettivi del M5S c’era anche quello, probabilmente molto ambizioso, di rendere lo smart working strutturale, sia per lavoratori fragili che per chi ha uno o più figli sotto i 14 anni.

La possibilità di fruizione, secondo le intenzioni del Movimento 5 Stelle, avrebbe dovuto essere nuovamente estesa anche ai lavoratori che operano nel settore pubblico.

Niente proroga per lo smart working 2024: nel pubblico il ritorno in sede è già avvenuto a dicembre

Infatti, la proroga smart working 2024 non ha interessato i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Per chi lavora nella PA, seppur superfragile o genitore, la possibilità di richiedere il lavoro agile è scaduta il 31 dicembre 2023.

Anche i dipendenti con patologie croniche gravi hanno quindi dovuto riprendere il lavoro in sede, nel caso di lavoro nella PA. E adesso la stessa sorte toccherà ai lavoratori del settore privato che fino ad ora hanno potuto fruire del lavoro agile.

Stando alle informazioni circa le motivazioni fornite in merito alla mancata proroga, questa non è fattibile a causa della mancanza di adeguate risorse finanziarie.

Smart working 2024, niente proroga: quando scade il diritto al lavoro agile?

Dunque, anche il settore privato si prepara a dire addio allo smart working 2024, data la mancata proroga.

I lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni dovranno tornare in sede dopo il 31 marzo 2024. È questo il termine ultimo, fissato con la più recente proroga, che si è avuta grazie al Decreto Anticipi. Salta quindi la possibile proroga al 30 giugno 2024 di cui si parlava negli scorsi mesi.

Ad ogni modo, non è detto che i lavoratori con particolari necessità o con gravi problemi di salute debbano dire addio al lavoro agile.

Nel caso dei lavoratori che operano nel settore privato, dopo il 31 marzo saranno i CCNL nazionali a definire il quantitativo di giorni in cui il dipendente potrà fruire dello smart working.

Dunque, questa possibilità verrà ora regolamentata dal Contratto Collettivo di riferimento.

Diverso è invece il caso dei lavoratori della PA: a dicembre 2023 risale la direttiva, ad opera del Ministro per la PA Zangrillo. La direttiva in questione permette al Responsabile di Servizio o al Dirigente interessato di concedere il lavoro agile al dipendente pubblico in particolari condizioni di salute, al fine di salvaguardarlo, mediante accordo privato.

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