Borsa Oggi, due titoli da seguire

Ferrari, per Citigroup è sell con prezzo obiettivo a 329 euro

Segno negativo in avvio di ottava per Ferrari dopo che Citigroup ha deciso di peggiorare la raccomandazione sul titolo da neutral a sell con prezzo obiettivo che però è stato incrementato a 329 euro (+7% circa). Gli analisti di Citigroup non trovano giustificazioni alle quotazioni attuali dato che prevedono una crescita 2024 in rallentamento.

Ferrari ha chiuso l'esercizio 2023 con ricavi e utile netto sopra le attese. Il grafico del titolo evidenzia la perentoria accelerazione rialzista che da inizio febbraio ha portato le quotazioni da 320 a 398 euro circa, livello toccato settimana scorsa. Un rialzo di poco inferiore ai 25 punti percentuali che sembrerebbe necessitare di una pausa di riflessione per allentare le tensioni che si sono accumulate sui principali oscillatori.

I prezzi hanno raggiunto il target ipotizzato al superamento della parte alta (area 345,00) del range di oscillazione visto tra novembre e fine gennaio, intervallo di 40 euro circa, ed ora potrebbero riportarsi tra 350,00 e 360,00 euro prima di intraprendere nuovamente la via del rialzo.

Solo il cedimento di quota 345,00 metterebbe in discussione la solidità del trend rialzista. Oltre area 400,00 invece nuovi segnali di forza per il target a 440,00.

Snam, secondo le voci Vitol potrebbe comprare la maggioranza di Adriatic LNG

Snam guadagna terreno su indiscrezioni di Reuters (che cita due fonti a conoscenza del dossier) secondo cui Vtti (gruppo Vitol) è in procinto di acquistare la maggioranza del terminal di gas naturale liquefatto di Rovigo.

Adriatic Lng è un asset strategico: si tratta infatti del principale terminal Gnl d'Italia con capacità di rigassificazione di 9 miliardi di metri cubi di gas all'anno e unico nel nostro Paese in grado di accogliere le grandi navi a Gnl (ovvero con capacità fino a 217.000 metri cubi liquidi).

ExxonMobil ha messo in vendita il suo 70,68% di Adriatic Lng e l'offerta Vtti potrebbe valutare il 100% circa 800 milioni di euro. Snam ha il 7,3% e potrebbe esercitare un diritto di prelazione. A gennaio l'a.d. Stefano Venier ha affermato che il gruppo potrebbe acquisire fino al 30%.

L'analisi del grafico di Snam mette in evidenza la correzione partita a metà gennaio che si è arrestata a un masso dal supporto rappresentato dal minimo di fine ottobre a 4,2710 euro. Una chiusura di seduta inferiore a detto riferimento, oltre a riattivare il movimento discendente in essere dallo scorso aprile, completerebbe il potenziale testa e spalle ribassista in formazione da ottobre, predisponendosi per un affondo con obiettivo sul minimo di ottobre 2022 a 3,9560 (supporto determinante nel lungo periodo, appoggio successivo sui 3,1810 del marzo 2020).

Segnali di forza al superamento del massimo del 20 febbraio a 4,4940, operazione che completerebbe il potenziale doppio minimo in formazione dal 9/2, figura rialzista che proietterebbe il titolo sui 4,55-4,60 almeno, obiettivi successivi a 4,7340 (gap ribassista lasciato il 22 gennaio) e 4,9080 (massimo del 16 gennaio).