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Comparto chip debole, STM in caduta libera

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
2 min

STM cede quasi il 5% in scia a Micron Technology, anche lei in flessione al NASDAQ. Il mercato teme che una decisa frenata per la domanda di chip.

Comparto chip debole, STM in caduta libera

Micron e Nvidia, guidance deludente

STM accelera al ribasso martedì in scia a Micron Technology, anche lei in flessione al NASDAQ: il titolo cede il 5,3% circa a 58,15 dollari.

Il gruppo USA specializzato nella realizzazione di chip di memoria ha ridotto la stima sui ricavi nell'attuale trimestre indicando una previsione sul limite inferiore, o ancora più in basso, della guidance fornita in precedenza (7,2 miliardi di dollari +/- 400 milioni).

Micron ha anche ipotizzato un free cash flow negativo, un significativo declino dei ricavi e dei margini (su base sequenziale) nel prossimo trimestre a causa della continua discesa della domanda di chip per pc e smartphones.

Debole anche Nvidia (-3,8% a 171,18 dollari), i cui risultati preliminari per il secondo trimestre hanno deluso la guidance. La società nel secondo trimestre (terminato il 31 luglio) ha visto un aumento dei ricavi del 3% su base annua a 6,7 miliardi di dollari, molto al di sotto della guidance da 8,1 miliardi. STM è in calo del 4,85% circa a 35,57 euro.

STM, quadro grafico delicato

Il quadro grafico di STM, che al momento perde il 4,9% circa a 35,55 euro, è decisamente delicato: i prezzi hanno disegnato il 4 agosto una pericolosa candela "shooting star" con massimo a 39,28 euro praticamente coincidente con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di fine novembre 2021.

Senza il superamento del 61,8% di ritracciamento, percentuale ricavata dalla successione di Fibonacci, il rialzo, per quanto esteso, visto dal minimo di luglio potrebbe ancora dimostrarsi una "correzione", ovvero un elemento intermedio del trend ribassista partito a novembre 2021.

Sotto area 35,10, base del gap del 28 luglio, probabile un test dei 32 euro almeno. Se poi i prezzi dovessero cedere anche al di sotto di quei livelli ci sarebbe da temere il ritorno in area 29,37, base del gap del 7 luglio. Oltre i 37,50 euro STM potrebbe tentare un nuovo assalto alla resistenza dei 39 euro.

Una rottura di quei livelli, se confermata in chiusura di seduta, permetterebbe una estensione del rialzo verso 42,20, ultima resistenza prima del ritorno sul picco di gennaio a 45,60 euro.