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Borsa Oggi, i tre titoli da scoprire

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
4 min

A2A brilla dopo i dati 2023.
Diasorin trae vantaggio dai dati di Qiagen.
Maire Tecnimont sale grazie al contratto con Eni da 123 milioni

Borsa Oggi, i tre titoli da scoprire

A2A fa bene dopo i risultati 2023

Seduta positiva ieri per A2A, il titolo ha guadagnato l'1,46% a 1,7015 euro, i prezzi hanno oscillato nell'intraday tra 1,667 e 1,71 euro. A2A ha chiuso il 2023 con risultati finanziari solidi, evidenziando un margine operativo lordo ordinario preliminare di 1,93 miliardi di euro, un aumento significativo del 30% rispetto all'anno precedente. Questi risultati sono stati accolti positivamente dagli investitori e dal mercato, con il titolo che ha registrato un rialzo dell'1,46% a 1,702 euro a Piazza Affari.

Gli investimenti organici del gruppo hanno mostrato un aumento dell'11% rispetto al 2022, raggiungendo la cifra di 1,38 miliardi di euro. Questi investimenti sono stati principalmente indirizzati verso interventi mirati a migliorare la flessibilità e l'adeguatezza degli impianti di generazione elettrica, all'espansione delle infrastrutture, al potenziamento delle reti di distribuzione e al recupero di energia e materia. Durante il 2023, la life company di A2A ha concluso acquisizioni di veicoli societari per lo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici, contribuendo a un totale di 80MW di capacità. Nel segmento energy retail, la base clienti ha registrato un aumento di
420mila unità rispetto all'anno precedente.

La posizione finanziaria netta preliminare del gruppo si attesta a 4,68 miliardi di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2022. Tuttavia, il rapporto Pfn/Ebitda è diminuito a 2,4x rispetto all'anno precedente, evidenziando una migliorata solidità finanziaria.

L'amministratore delegato Renato Mazzoncini ha commentato i risultati, sottolineando l'incremento degli investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese e il livello record del margine operativo lordo ordinario. Ha attribuito questo risultato straordinario al contributo bilanciato di tutte le Business Unit, evidenziando in particolare l'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, le strategie efficaci di copertura e lo sviluppo commerciale, oltre alla progressiva normalizzazione dello scenario energetico.

Il rimbalzo disegnato ieri dai prezzi non è per il momento sufficiente per segnalare una possibilità di una reazione duratura. Solo il superamento a 1,72, area di transito della media mobile esponenziale a 20 giorni, fornirebbe un primo indizio in favore di una estensione del rimbalzo con primo target a 1,7460, minimo del 23 gennaio, poi a 1,85 euro circa. Sotto area 1,67 probabile invece una ulteriore fase ribassista diretta almeno fino a 1,61, minimo della candela "hammer" del 7 agosto 2023.

Diasorin, i dati di Qiagen scaldano il titolo

In via di miglioramento il quadro grafico di Diasorin che ieri ha
guadagnato più di 3 punti percentuali risalendo oltre quota 90,00.

Il rialzo è arrivato in scia ai risultati superiori alle attese presentati da Qiagen nell'ultimo trimestre 2023, grazie alle ottime vendite di QuantiFERON, oggetto della partnership Diasorin-Qiagen del 2018. Buona anche la guidance 2024. Diasorin comunicherà i risultati 2023 il 15 marzo. Dopo una prolungata fase negativa iniziata dai massimi
dell'estate 2021 in area 209,00, culminata sui bottom di ottobre a 81,21 euro (-60% circa), i prezzi hanno accennato una reazione che fin qua si è però mostrata piuttosto faticosa, ma che nell'ultima settimana ha comunque evidenziato segnali di risveglio. Il superamento nella giornata di ieri della resistenza a 92,00 euro circa rappresenta un passo in avanti, che dovrà comunque essere ribadito anche in chiusura di ottava per poter alimentare ambizioni di ulteriore crescita.

I prezzi si stanno avvicinando ad area 95,00 dove transita la media esponenziale a 50 settimane, riferimento molto importante nello scenario di medio lungo periodo. Oltre tale ostacolo potremmo dire che i prezzi avranno costruito una solida base sulla quale edificare un rialzo concreto, che possa ambire a ritracciare metà circa della discesa dai top di dicembre 2022, spingendosi dunque fino a 110,00/111,00 euro circa, con target intermedio tra i 104,00 ed i 106,00 euro. Nuovi segnali di debolezza invece già sotto 88,00  per 84,00 e 81,00 euro.

Maire Tecnimont corre con un contratto con Eni

Buona performance per Maire Tecnimont in scia all'aggiudicazione, da parte della controllata KT – Kinetics Technology, di un contratto EPC da parte di Eni per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno nella raffineria Eni di Livorno, opera che si inserisce nel progetto di conversione in bioraffineria del complesso sito nella città toscana. Il valore complessivo del contratto è pari a 123 milioni di euro e il completamento del progetto è previsto nel 2026.

L'analisi del grafico di Maire Tecnimont mette in evidenza il movimento laterale in essere da inizio anno a ridosso del massimo dal 2017 toccato il 2 gennaio a 5,05.

Il titolo sembra in grado di oltrepassare questo riferimento ed estendere il rally fin sui 5,42 raggiunti nel settembre di sette anni fa, resistenza determinante in ottica di lungo periodo dato il superamento confermato in chiusura di seduta completerebbe il potenziale doppio minimo in formazione dal 2013. Si tratta di una figura rialzista capace di lanciare le quotazioni verso 9,42 almeno (massimo del 2011) con obiettivo intermedio a 6,10 (lato alto del canale ascendente ipotizzabile da ottobre 2020).

Discese sotto 4,75 preannuncerebbero un test del minimo del 7 febbraio a 4,6360: in caso di violazione si svilupperebbe una correzione sugli importanti riferimenti di breve termine a 4,20-4,30.