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Boeing, Fedex e Microsoft si allontanano dalle resistenze

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

I recenti rialzi di Boeing, Fedex e Microsoft non sono bastati per metterli al sicuro dal rischio di una nuova fase di debolezza. Ecco i livelli da controllare con attenzione adesso.

Boeing, Fedex e Microsoft si allontanano dalle resistenze

Boeing in lotta con Fibonacci

Boeing è in ribasso del 2,9% a $205.83. Il titolo ha disegnato un bel rimbalzo dai minimi della fine dello scorso anno ma è arrivato con i recenti massimi di quota 216,65 circa in prossimità di una resistenza chiave, ovvero il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai massimi di marzo del 2021 (percentuale di Fibonacci).

Questa resistenza è stata toccata ma non superata il 13 di gennaio e dopo il suo test il titolo sembra avere perso la strada del rialzo.

Il 61,8% di ritracciamento separa uno scenario correttivo ad un vero e proprio tentativo di inversione di tendenza, senza il superamento di area 216,65 resterà quindi elevato il rischio di vedere riprendere il trend ribassista in atto dai massimi di marzo 2021.

Andando a studiare l'andamento dell'indicatore RSI a 14 giorni è possibile vedere che sono ormai circa tre mesi che oscilla attorno all'area di ipercomprato del 70%, inoltre sull'indicatore si è sviluppato un potenziale doppio massimo, c'è una evidente divergenza ribassista (indicatore in orizzontale e trend dei prezzi in crescita) che fa temere che il titolo difficilmente riuscirà a superare area 216 senza prima subire una correzione.

Se dovessimo vedere quotazioni che scendono al di sotto del minimo del 10 di gennaio a 203 e 40 circa le oscillazioni viste dal massimo Del 9 di gennaio si dimostrerebbero un piccolo testa spalle ribassista, probabile in quel caso almeno la ricopertura del gap del 3 gennaio a 190,65 dollari.

Sotto quei livelli poi il rischio di scendere fino in area 175 dollari diverrebbe concreto. Segnali di forza incoraggianti verrebbero inviati invece sopra area 215, ma da confermare con almeno una chiusura seduta oltre la resistenza.

Al superamento di quei livelli diverrebbe possibile il test del 78,6% retracement del ribasso da marzo 2021, resistenza che si posiziona intorno ai 243 dollari.

Solo discese al di sotto del massimo del 16 agosto a 173,85 cancellerebbero l'ipotesi che il rialzo visto dai minimi di giugno dello scorso anno sia l'inizio di una nuova tendenza rialzista di medio lungo termine e costringerebbero invece a considerare questo movimento, partito appunto da giugno del 2022, come una semplice fase correttiva di tutta la discesa subita dai massimi di inizio 2021.

Resistenza a 195 dollari per Fedex

Fedex ($186,96 -1.21%) è un titolo sicuramente molto significativo in termini di legame con l'andamento dell'economia. Grazie ad una bella reazione dai minimi dello scorso settembre a 141,90 circa i prezzi sono saliti con decisione fino a ritracciare in area 195 dollari la metà circa della discesa che si era vista dai massimi di giugno 2022 a 250 dollari circa.

Da notare che in area 195 dollari c'è anche la presenza dell’ampio gap discendente che si è aperto il 16 di settembre dello scorso anno con lato alto a 203,22.

Sopra area 195, che come accennato è il 50% di ritracciamento del ribasso dal massimo dello scorso giugno, avremmo spazio per andare a cercare di ricoprire il gap citato, quindi fino a 203,22.

Solo sopra quei livelli la situazione si sbloccherebbe in favore di un nuovo rialzo di medio periodo che avrebbe spazio per risalire fino in area 230 dollari.

La mancata rottura di area 195 e la violazione del minimo del 19 gennaio a 183 e 60 circa farebbero considerare questa fase, dall’11 gennaio, un doppio massimo, quindi una figura ribassista con primo target a 177 60, dove si trova la base del gap del 4 di gennaio.

Testa spalle rialzista per Microsoft ma solo sopra i 241 dollari

Microsoft ($236.30 -2.37%) ieri ha reso nota la trimestrale. Il mercato ha gradito inizialmente ma poi è rimasto spaventato dalla guidance per il prossimo futuro.

I prezzi hanno disegnato un potenziale testa spalle rialzista a partire dal minimo del 22 di dicembre (la seconda spalla è il minimo del 19 gennaio).

La neckline passa a 241 circa. Se ci sarà una chiusura di seduta sopra area 241 dollari il testa spalle verrà confermato. In quel caso diventerebbe probabile il ritorno sul massimo di metà dicembre a 264 dollari circa.

Senza una chiusura seduta al di sopra di area 240/241 sarebbe invece probabile una evoluzione negativa con un obiettivo almeno sulla linea tendenza che parte dal minimo del 4 di novembre e che passa intorno ai 220/221 dollari.

Se si dovesse poi realizzare la violazione anche di questa linea di tendenza ci sarebbe il rischio di una ulteriore accelerazione ribassista verso la base del canale che è possibile disegnare a partire dai massimi di novembre del 2021, passante a 200 dollari circa.

In altre parole senza il completamento del testa spalle si rischierebbero movimenti verso 200 dollari.