Cappotto termico, come funziona il nuovo indicatore ISEA per calcolare costi e risparmio energetico

di Valentina Zappalà pubblicato:
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Cappotto termico, l'ENEA ha di recente introdotto il nuovo ISEA, l'Indice di Sostenibilità Economica e Ambientale. Ecco in cosa consiste e quali sono i materiali di isolamento migliori secondo lo studio realizzato dall'ente su 60 città italiane.

Cappotto termico, come funziona il nuovo indicatore ISEA per calcolare costi e risparmio energetico

Novità in arrivo per coloro che hanno intenzione di avviare interventi relativi al cappotto termico degli edifici. L’ENEA ha infatti introdotto da pochissimo il nuovo indicatore ISEA, ossia l’Indice di Sostenibilità Economica e Ambientale.

Il nuovo strumento permetterà agli interessati di effettuare delle stime più precise in merito ai costi, all’impatto energetico ed al risparmio, oltre che di scegliere i materiali specifici per la realizzazione del cappotto termico, a seconda della località climatica in cui l’edificio è ubicato.

Prima di continuare con la nostra analisi, cerchiamo di capire quali bonus tra il Superbonus 110, l'ecobonus e le detrazioni edilizie spettano per il cappotto termico, grazie all'approfondimento video a cura di DetrazioniFacili:

Cappotto termico, come funziona il nuovo indicatore ISEA per calcolare costi e risparmio energetico

Il nuovo indicatore introdotto da ENEA è un vero e proprio strumento per calcolare tutte le variabili in gioco nel caso di avvio di interventi relativi al cappotto termico di un edificio.

L’indice ISEA tiene conto innanzitutto delle diverse tipologie di materiale isolante, al fine di scegliere il materiale giusto in base al proprio specifico caso.

In secondo luogo, l’ISEA tiene conto dell’impatto energetico che l’intervento comporterà, a seconda del tipo di edificio sul quale verranno realizzati i lavori.

Infatti, a seconda della zona climatica presso la quale si trova l’edificio stesso, l’impatto ambientale ed energetico sarà ovviamente differente.

Grazie al nuovo indice, si valutano non soltanto i costi iniziali dei materiali utilizzati per gli interventi di isolamento termico, ma anche il futuro risparmio, energetico ed economico.

Cappotto termico e ISEA: l’impatto dei materiali utilizzati e i risultati della ricerca

Per arrivare all’Indicatore ISEA, l’ENEA ha elaborato i dati relativi alle abitazioni localizzate in territorio italiano, nello specifico in sessante differenti città. Le città presso le quali sono state effettuate le ricerche ENEA sono rappresentative, scelte cioè per rappresentare le differenti zone climatiche del nostro Paese.

In particolare, i dati elaborati da ENEA hanno preso in considerazione gli interventi relativi alla realizzazione di cappotto termico sia mediante utilizzo di materiali naturali, sia utilizzando tecniche di isolamento con materiali artificiali.

Inaspettatamente, i materiali di origine naturale sono quelli che hanno registrato un impatto ambientare ed economico inferiore, nonostante l’investimento iniziale abbastanza sostanzioso.

Quali materiali scegliere, dunque, nel caso di interventi di realizzazione del cappotto termico? Secondo ENEA e applicando il nuovo indice ISEA, più alto è il grado di miglioramento ed isolamento termico da realizzare, maggiore è la convenienza apportata qualora si scelgano materiali naturali.

Nonostante i costi di acquisto elevati, infatti, questi materiali consentono un risparmio energetico ed economico di gran lunga superiore nel tempo.

La situazione degli immobili residenziali in Italia

La ricerca compiuta da ENEA sugli interventi che conducono all’isolamento ed alla realizzazione del cappotto termico e l’introduzione dell’ISEA hanno permesso di riflettere sulla situazione degli immobili in Italia.

Nel nostro Paese, più dell’80% degli immobili è stato costruito prima degli Anni ’90 e necessita di interventi di isolamento. Quasi la metà degli edifici, inoltre, è ubicata nelle zone climatiche indicate come fredde.

Per ovviare alla situazione, il cappotto termico e gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica continuano a rappresentare l’opzione migliore per condurre ad un risparmio energetico e ad un minor impatto ambientale.

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