FTAOnline

Ftse Mib, Dax e SP500 tra luci e ombre

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
6 min

Gli indici Ftse Mib, Dax e SP500 hanno messo a segno dei rialzi importanti nelle ultime due settimane. Per adesso non si notano segnali di rallentamento ma proprio la velocità della salita fa temere per l’immediato futuro.

Ftse Mib, Dax e SP500 tra luci e ombre

Rialzo quasi da record per il FTSE MIB

Il FTSE MIB ha archiviato venerdì la decima candela di segno positivo consecutiva.

Con "candela positiva" si intende un elemento per il quale il valore di chiusura è superiore a quello di apertura.

In passato una successione così prolungata di candele di segno positivo si è verificata solo in poche occasioni, in tutta la storia dell'indice è accaduto infatti solo nel giugno del 2020 e nel dicembre del 2012.

Nella prima di queste due situazioni dopo la fase di crescita si era poi manifestato un violento ribasso, nella seconda tuttavia questa condizione di forza fuori dal comune era stata interrotta solo brevemente prima di proseguire.

I comportamenti passati sono ovviamente solo una linea guida sulla quale modulare le previsioni future ma non offrono una certezza su quello che sarà l'andamento dei prezzi.

E' comunque un dato di fatto che il FTSE MIB è arrivato in prossimità di una importante resistenza: in area 25.920 si colloca Infatti il lato alto del gap ribassista del 24 di febbraio dello scorso anno.

Solo con il superamento di quei livelli l'indice potrebbe mettere a segno un ulteriore rialzo portandosi a testare in area 26.500 il 78,6% di risarcimento del ribasso dei massimi di inizio 2022 (percentuale di Fibonacci).

A causa della continuità con la quale si è realizzato il recente rialzo gli indicatori più comuni di analisi tecnica, come ad esempio l'RSI calcolato a 14 sedute, sono saliti in zona di ipercomparato.

L'RSI infatti vale il 75% circa, quando la soglia oltre la quale si può iniziare a parlare di ipercomprato è quella del 70%.

Una situazione simile alla attuale si era vista sia a novembre del 2021 sia ad agosto del 2021 ed in entrambe quelle occasioni, dopo il raggiungimento del 73,75%, l'indice era andato incontro ad una flessione.

Da notare poi che in area 25.800, proprio dove si colloca la chiusura di venerdì (a 25783) abbiamo il target della onda 5 del movimento impulsivo partito con i minimi del 29 di settembre scorso.

Prendendo l'ampiezza della ipotetica onda 1 della sequenza, terminata con il massimo del 4 di ottobre, e proiettando quell'ampiezza dal minimo del 20 di dicembre, base dell'onda 4, moltiplicata per 1,618 volte, si ottiene infatti proprio il target di 25.800 punti.

Ripiegamenti al di sotto di area 25.600 sarebbero un primo indizio di debolezza che potrebbe anticipare la ricopertura del gap rialzista del 9 di gennaio con base a 25.180 circa.

Sotto quei livelli poi probabile il proseguimento della discesa fino a testare almeno il massimo della candela Hanging Man del 15 novembre scorso a 24.764 punti.

Dax sopra la resistenza di area 14.600

L'indice Dax ha archiviato venerdì a 15087 punti la seconda settimana consecutiva di deciso rialzo.

I prezzi si sono lasciati alle spalle la forte resistenza dei 14.600 punti il 9 di gennaio con un evidente gag rialzista.

Questa resistenza coincide col 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dei massimi di gennaio 2022.

In area 15.100 (close venerdì a 15.087) si colloca tuttavia un'altra importante resistenza: prendendo l'ampiezza dell'onda 1 della sequenza impulsiva disegnata dai prezzi dal minimo di fine settembre, sviluppatasi tra quel minimo e il picco del 4 ottobre, e proiettandola, dopo averla moltiplicata per 1,618 volte dal minimo dell'onda 4 toccato il 20 dicembre, otteniamo infatti un obiettivo proprio a 15.100 che potrebbe essere quindi il punto di arrivo dell'onda 5.

La teoria delle onde di Elliott insegna che dopo il completamento di una fase impulsiva in 5 onde se ne realizza una di correzione.

Spesso questa correzione si porta ad interessare la base dell'onda 4 precedente, in questo caso i 13.800 punti.

Un primo indizio in questo senso verrebbe inviato dalla violazione di area 14.900, target successivo a 14.572, massimo del "dragonfly doji" del 25 novembre scorso.

Vuoi saperne di più sulle candele giapponesi? Ecco il link per te: https://www.ftaonline.com/corso-candele-giapponesi.html

Una chiusura di seduta al di sopra di area 15.100 potrebbe invece anticipare il test a 15.350 del 78,6% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dei massimi dello scorso gennaio. Sopra quei livelli target a 15700 circa.

SP500, nuovi segnali di forza sopra i 4.020 punti

L'indice SP500 ha terminato venerdì a 3.999 punti la seconda settimana consecutiva di deciso rialzo.

I prezzi sono ormai molto vicini alla resistenza offerta 4.020 circa dalla linea di tendenza ribassista che parte dai massimi di gennaio 2022, già testata a più riprese nel mese di dicembre.

I massimi toccati venerdì a 4.040 punti coincidono per altro con il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal massimo di gennaio 2022 (percentuale di Fibonacci), siamo quindi in presenza di un'area di resistenza molto tenace che potrebbe interrompere la salita dei prezzi.

In caso contrario, con il superamento di area 4.005, avremmo un ulteriore segnale di forza molto interessante che potrebbe aprire la strada al test di 4.150, 50% di ritracciamento della discesa vista nel 2022.

Come è noto movimenti fino al 50% di ritracciamento sono da considerare solamente correttivi, quindi fino a che quella resistenza non sarà alle spalle il rischio che il rialzo partito dai minimi di ottobre si dimostri solo temporaneo resterà elevato.

Sopra 4.150 diventerà invece possibile il ritorno sul massimo di agosto in area 4.310.

Senza il superamento di area 4.010 e in caso di violazione di 3.920, base del gap rialzista dell'11 di gennaio, diverrebbe invece probabile il ritorno in area 3.800, dove si trova il 50% di ritracciamento di rialzo dai minimi di ottobre, un supporto già testato più volte a partire dal minimo del 19 dicembre.

Sotto quei livelli le oscillazioni viste dal massimo del primo di novembre potrebbero dimostrarsi un "testa spalle ribassista" (la "neckline" unisce i minimi del 3 novembre e del 22 dicembre), il target della figura si colloca attorno ai minimi di ottobre 2022 in area 3490.

Semaforo delle borse

Legenda

Last close indica il prezzo utilizzato nell’analisi. Roc 1 indica la variazione percentuale dell'ultima seduta Variaz. % dal 31/12/2021 indice la variazione percentuale dalla data indicata Variaz. % dal 31/12/2021 netto cambio indica la performance al netto delle oscillazioni del cambio per gli strumenti non in euro MM 40 giorni indica il valore della media mobile a 40 sedute, in rosso se superiore alla chiusura (downtrend) in blu se inferiore (uptrend). Trend Breve Termine indica una valutazione prospettica per la tendenza attesa nelle sedute successive. Trend Medio Termine indica una valutazione prospettica per la tendenza attesa nelle settimane successive. FtaIndex riporta il valore di un indicatore proprietario che oscilla tra -100 e +100 esprimendo un giudizio sintetico sulla condizione grafica dello strumento (-100 giudizio peggiore, +100 giudizio migliore). Supporto e resistenza indicano i livelli di prezzo che potrebbero arrestare movimenti di rialzo, la resistenza, o di ribasso, il supporto. Rsi indica il valore dell’indicatore Relative Strenght Index calcolato a 8 giorni. Valori superiori a 70 implicano il rischio di correzioni ribassiste, inferiori a 30 la possibilità di rimbalzi. Rsi divergenza indica la presenza di divergenze bullish o bearish tra Rsi e prezzi, ovvero una perdita di forza del trend visto fino a quel momento che potrebbe evolvere nella direzione della divergenza. Distanza %le massimi e minimi ultime 23 sedute indica quanto distano massimi e minimi mensili.