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Ftse Mib Future: chiusura in rialzo e prospettive nell'ultima fase del 2024

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Indicazioni di mercato e trend: prospettive del Ftse Mib future e analisi dei settori trainanti

Ftse Mib Future: chiusura in rialzo e prospettive nell'ultima fase del 2024

Il future Ftse Mib ha terminato al rialzo la seduta di venerdì: il future ha guadagnato lo 0,25% a 30535 punti (oscillazione intraday 30385-30580).

Borsa Usa ancora al rialzo ieri

Martedì 26 dicembre, i principali indici statunitensi (la borsa Usa era aperta) hanno registrato un'ulteriore avanzata, prolungando un rally che è durato otto settimane nell'ultima parte dell'anno.

Questo movimento è stato motivato dalle aspettative che la Federal Reserve avvierà un ciclo di taglio dei tassi di interesse, potenzialmente già a partire da marzo.

L'indice S&P 500 ha registrato un aumento dello 0,42%, mentre il Nasdaq Composite ha segnato un aumento dello 0,54%.

Intel sostiene la crescita degli indici Usa

Intanto, la performance di Intel (INTC.O) ha contribuito a sostenere i guadagni dei principali indici. Intel ha registrato martedì un aumento del 5,21% a 50,50 dollari a seguito dell'annuncio di una sovvenzione di 3,2 miliardi di dollari per la costruzione di un impianto di chip in Israele.

Questi sviluppi hanno riflettuto positivamente sui mercati, contribuendo all'andamento positivo degli indici e evidenziando il supporto derivante da notizie favorevoli relative a importanti attori del settore tecnologico come Intel.

Il PCE index rallenta

Il Bureau of Economic Analysis statunitense ha reso noto venerdì scorso il deflatore PCE Core, un indicatore chiave dell'inflazione, evidenziando che a novembre è stato registrato un aumento del 2,6% rispetto all'anno precedente.

Questo rappresenta una decelerazione rispetto al +2,9% di ottobre, mentre le previsioni si attestavano a +2,8%. Il dato core, previsto a +3,3%, è risultato essere +3,2%, scendendo dal +3,4% precedente.

Nel frattempo, il reddito personale a novembre è stato in linea con le aspettative con un aumento del +0,4% (rispetto al +0,3% di ottobre), mentre la spesa personale è cresciuta leggermente meno del previsto, registrando un +0,3%.

Gli ordini di beni durevoli sono aumentati notevolmente, segnando un +5,4% rispetto al mese precedente (rispetto al -5,1% precedente), superando le aspettative del +2,3% secondo il consensus.

Questi dati consolidano le prospettive di un imminente ciclo di riduzione dei tassi di interesse già nel primo trimestre del 2024.

Il mercato immobiliare tira il freno

Il mercato immobiliare del resto sta rallentando, un potenziale segnale anticipatore di quello che potrebbe accadere all'economia.

Le vendite di nuove case sono diminuite del 12% il mese scorso, scendendo a 590.000 da 672.000 registrate a ottobre. Questo dato è al di sotto delle aspettative degli economisti, che prevedevano 690.000 vendite.

Tuttavia, l**'indice della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è aumentato a 69,7** rispetto a 69,4. Si nota un miglioramento nella prospettiva futura, mentre la componente relativa all'inflazione attesa entro un anno non ha registrato variazioni, rimanendo stabile.

Nike prudente sul futuro

Indizi che una frenata dell'economia è alle porte vengono anche dalle comunicazioni di Nike. Nike ha concluso il secondo trimestre con un utile netto che ha superato le previsioni, ma ha evidenziato segnali di rallentamento economico.

Nonostante l'utile netto oltre le attese, la crescita dei ricavi è stata modesta, registrando un aumento del 1% a 13,39 miliardi di dollari, al di sotto del consensus previsto di 13,43 miliardi.

Le vendite in Nord America hanno subito una contrazione del 4%, mentre in Europa, Medio Oriente e Africa si è registrato un aumento del 2%.

Accanto ai dati finanziari, è stato annunciato un piano per ridurre i costi aziendali fino a 2 miliardi di dollari entro tre anni.

Il direttore finanziario, Matthew Friend, ha commentato sottolineando l'aspettativa di un secondo semestre con ricavi più modesti, ma ha ribadito il focus sull'ottenimento di un solido margine lordo e sulla gestione oculata dei costi aziendali.

Questi segnali, provenienti da un gigante come Nike, suggeriscono la percezione di un contesto economico più difficile e la necessità di adottare strategie di contenimento dei costi per fronteggiare il rallentamento delle entrate.

Il Ftse Mib future preme contro una forte resistenza

Il Ftse Mib future risente del calo dei volumi tipico della parte terminale dell'anno, i prezzi si sono avvicinati da alcuni giorni ad un'area di resistenza importante ma non riescono ad averne ragione.

A 30700/750 si collocano infatti il lato alto del canale crescente disegnato dal minimo di marzo e quello del canale che contiene le oscillazioni dei prezzi da ottobre 2020 (un canale è formato da una coppia di linee parallele).

Fino a che area 30700/750 non sarà alle spalle resterà presente il rischio di discese verso la base del canale, almeno di quello di più recente origine, passante a 25780 circa.

I primi segnali in questo senso verrebbero al di sotto di 30120, area di transito della media mobile esponenziale a 20 giorni. Oltre 30750 il future confermerebbe invece la forza dimostrata nelle ultime settimane e potrebbe salire rapidamente fino in area 31100. Resistenza successiva a 31500 circa.

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