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IMU 2024, quando divorziati e separati sono esentati dal pagamento?

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Divorziati e separati sono esentati dal pagamento dell'IMU 2024? Ecco cosa ha stabilito la Corte di Cassazione e cosa prevede la Legge.

IMU 2024, quando divorziati e separati sono esentati dal pagamento?

Il pagamento dell’IMU 2024 segue regole diverse che variano al variare della specifica fattispecie. Capire se si è esentati dal pagamento dell’imposta non è sempre semplice, soprattutto quando si tratta di situazioni un po' particolari su cui la Corte di Cassazione è chiamata a far luce tramite sentenze. 

In questo articolo ci soffermeremo su quale disciplina si applica nel caso di separazione e divorzio.

Nello specifico, cercheremo di dare una risposta al seguente quesito: quando scatta l’esenzione dal pagamento dell’IMU per chi non risiede nell’immobile assegnato tramite sentenza del giudice all’ex coniuge?

Una sentenza della Corte di Cassazione del 2023 ha sciolto i dubbi al riguardo.

Il caso

La Corte di Cassazione è stata chiamata ad esprimersi sul caso di un contribuente separato, destinatario di un avviso di accertamento IMU su un’abitazione di sua proprietà, assegnato alla moglie per viverci con i figli.

Il ricorso del contribuente è stato accolto in secondo grado, ma il Comune ha risposto con un altro ricorso in Cassazione.

IMU 2024, quando divorziati e separati sono esenti dal pagamento?

La sentenza numero 2747 del 2023 della Corte di Cassazione ha confermato il diritto all'esenzione dall'IMU per un contribuente separato, non più residente nell'immobile di proprietà.

Il Comune aveva sostenuto che, non essendo residenze nell’abitazione, il pagamento della tassa era da onorare. 

Tuttavia, la Cassazione ha rigettato questa interpretazione, stabilendo che l'immobile, assegnato all'ex coniuge e ai figli in sede di separazione, continua a essere considerato casa di abitazione.

I giudici hanno motivato la decisione evidenziando che l'abitazione in questione, assegnata alla moglie per viverci con i figli, mantiene lo status di "casa familiare". Il contribuente ha dimostrato questa destinazione attraverso il decreto presidenziale che sanciva l'assegnazione dell'immobile. 

La Corte ha dunque riconosciuto la validità di questa prova, confermando che l'esenzione IMU è applicabile anche in assenza di residenza del proprietario.

L’unica condizione da rispettare è che l'immobile sia destinato a casa familiare. Ovviamente, la sentenza vale anche per l’IMU 2024.

IMU, separati e divorziati esentati dal pagamento: cosa dice la Legge

La Corte di Cassazione ha chiarito che l'esenzione IMU per gli ex coniugi era già regolamentata, ben prima della recente sentenza della Corte Costituzionale.

La legge stabilisce che il coniuge che lascia la casa dopo una sentenza di separazione o divorzio non è tenuto a pagare l'IMU sull'immobile, anche se non vi risiede più.

L'obbligo di pagamento dell'IMU ricade eventualmente sul coniuge che mantiene il diritto di abitazione sull'immobile, tranne nel caso in cui si tratti di un immobile di lusso. In tutti gli altri casi, l'IMU non è dovuta.

Questa esenzione è prevista dall'articolo 4, comma 12-quinquies, del decreto legge 16 del 2012. Tale normativa stabilisce che la sentenza di separazione o divorzio che assegna la casa coniugale a uno dei coniugi conferisce a quest'ultimo un diritto di abitazione sull'immobile.

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