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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Il titolo Iveco ha registrato un aumento dell'1,62% a 7,014 euro in una seduta positiva giovedì. Il gruppo ha annunciato stime degli analisti migliori rispetto alle previsioni del management per il 2022, con ricavi dalle attività industriali pari a 13,404 miliardi di euro, EBIT adjusted di 443 milioni e cassa netta delle attività industriali di 1,221 miliardi. Per il 2023, il consensus degli analisti indica 13,676 miliardi di ricavi, 464 milioni di EBIT adjusted e 1,319 miliardi di cassa netta. Tuttavia, la divisione di ricerca di Bank of America prevede un rallentamento della domanda per i camion europei nel 2023 e suggerisce agli investitori di guardare al di là degli indicatori economici per comprendere la situazione. BofA ha ridotto il rating di Volvo a "sottoperformante" e alzato quello di Traton a "comprare" mentre ha alzato il rating di Iveco a "neutrale" sui rischi già scontati. Mantiene il giudizio "comprare" sulla Daimler Truck tedesca. L'analisi tecnica indica che Iveco sta attualmente lottando con una forte resistenza in area 7 euro, che coincide con il lato alto del canale crescente e con il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal picco di gennaio 2022. Il superamento di questa area potrebbe indicare una forza potenziale e aprire la strada per un tentativo di ricopertura del gap ribassista del 14 febbraio. D'altra parte, se il prezzo dovesse scendere sotto 6,75 euro, potrebbe essere un segnale di vendita con rischio di test del picco del 5 dicembre a 6,55 euro. In caso di violazione del supporto successivo a 5,65 euro, ci potrebbe essere una continuazione del ribasso con rischio di ritorno sui minimi di luglio in area 4,60 euro.

Seduta negativa ieri per Snam dopo la pubblicazione del piano strategico al 2026. Gli investimenti totali nel periodo 2022-2026 salgono a 10 miliardi di euro, +23% rispetto al piano 2021-2025 (8,1 miliardi di euro), principalmente per la messa in esercizio di due rigassificatori galleggianti, la realizzazione della Linea Adriatica, il rinnovo e lo sviluppo dello stoccaggio. L'EBITDA è previsto in crescita di circa il 7% medio annuo (4,5% nel precedente piano). Confermata la crescita del 3% medio annuo dell'utile netto ed estesa al 2026 la crescita minima del 2,5% del dividendo prevista per gli anni precedenti (probabile una delusione del mercato su questi punti). Scendono a >20 miliardi (da 23 indicati un anno fa) le opportunità di investimento nel periodo 2021-2030. Nonostante la flessione di ieri il quadro grafico di Snam resta promettente. Il titolo ha da poco riattivato il rally partito a metà ottobre verso 5,18 almeno ma con l'ambizione di rivedere il record storico di fine maggio a 5,61. Questo scenario verrebbe messo in forse con eventuali discese sotto il supporto dinamico attualmente in transito per 4,69, prologo a un test del minimo di fine 2022 a 4,5270, riferimento determinante nel breve-medio periodo.

Massiccio rialzo ieri per GVS (+7,00% a 4,6460 euro) con i prezzi saliti sui massimi dal 10 novembre in scia al report di Equita. Gli analisti del broker hanno migliorato la raccomandazione sul titolo da hold a buy e incrementato il target da 5,50 a 5,60 euro. Alla base della decisione la convinzione che la crescita organica sia basata su solide fondamenta: capacità di incrementare i prezzi senza penalizzare le vendita, miglioramento margini grazie alla riorganizzazione in Nord America e Cina nel biennio 2023-2024. Molto bene anche l'impegno dell'azionista di riferimento GVS Group (ha il 75%): con un finanziamento soci subordinato e non garantito ha consentito il rispetto del leverage ratio al 31 dicembre 2022, scongiurando quindi il rischio di aumento di capitale e/o incremento del costo del debito. L'analisi del grafico di GVS mette in evidenza la rottura rialzista di ieri (superato il massimo del 27 dicembre a 4,50) con conseguente riattivazione del rimbalzo originato dal minimo storico dell'11 novembre a 2,9220. Il titolo punta ora a superare gli ostacoli a 4,85-4,90 e 5,15-5,20. Oltre questi riferimenti si aprirebbero spazi di ascesa più ampi verso 5,73 e 6,15. Discese sotto 4,00-4,10 anticiperebbero invece affondi in direzione di 3,35-3,40 almeno.

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