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Leonardo in calo, ma le vendite di armi crescono

di FTA Online News pubblicato:
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Cede alle vendite diffuse sul mercato, dopo l'allungo di ieri, anche il titolo di Leonardo. L'azione segna un ribasso dell'1,81% e si riporta a 22,22 euro dopo un affondo a 21,94.

Il CEO della società della difesa Roberto Cingolani ha spiegato che, nonostante ci siano stati dei ritardi, è ormai prossima la vendita di Wass a Fincantieri (-1,93% a 0,762 euro). Il valore dell'operazione, secondo i rumors circolati nei giorni scorsi, è tra i 200 e i 300 milioni di euro e potrebbe comportare, secondo alcuni osservatori, un aumento di capitale della società delle navi guidata dall'ad Pierroberto Folgiero.

Da segnalare anche che lo stesso Cingolani ha invece smentito seccamente i rumors su un coinvolgimento di Leonardo nel salvataggio di Piaggio Aerospace in amministrazione straordinaria sotto il coordinamento del MIMIT guidato da Adolfo Urso. "Piaggio Aerospace non ci riguarda, non riguarda Leonardo.Non possiamo permettercelo ed è una cosa fuori dal nostro portafoglio prodotti", ha dichiarato Cingolani.

A latere è utile osservare che sulla base della relazione annuale del governo al Parlamento "sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali d'armamento" in due anni l'industria italiana ha registrato un balzo dell'export del 35% con operazioni verso l'Ucraina salite a 417,3 milioni di euro che portano Kiev al secondo posto tra le destinazioni dopo la Francia che, nel 2023, ha registrato un import di armi italiane per 465,4 milioni. Vengono poi Arabia Saudita e Gran Bretagna. L'export italiano di armamenti ha registrato un balzo del 19,3% a 6,3 miliardi di euro.

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