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MFE, balzo della ex Mediaset dopo i dati

di FTA Online News pubblicato:
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Il risultato operativo del Biscione cresce del 7,9%, per Intesa sono conti solidi, ma pesa sul risultato Prosiebensat. Sulla partecipata tedesca il management scarta l'opa e chiede uno spin-off e cambi di governance

MFE, balzo della ex Mediaset dopo i dati

Netto balzo in avanti ieri per MFE A: il titolo ha guadagnato il 4,39% a 2,568 euro dopo avere oscillato tra 2,51 e 2,724 euro. Le azioni MFE B della ex Mediaset hanno addirittura guadagnato il 9,03%

MFE, i dati del 2023 che piacciono al mercato

Nel 2023, il gruppo del Biscione ha riportato un utile netto, escludendo la partecipazione in ProsiebenSat.1, pari a 217,5 milioni di euro, registrando una crescita del 17,7% rispetto all'anno precedente.

Questi risultati hanno superato nettamente le stime aziendali, evidenziando un avvio positivo dell'esercizio con un'accelerazione della raccolta pubblicitaria.

I ricavi netti consolidati di MFE-MediaforEurope sono stati di 2.810,4 milioni di euro, in crescita dello 0,3%, trainati dall'incremento della raccolta pubblicitaria lorda (+0,9%), con un notevole aumento degli introiti pubblicitari in Italia nell'ultimo trimestre. I costi totali del gruppo sono ammontati a 2.508,1 milioni di euro, inclusi costi non ricorrenti per riorganizzazione societaria.

L'EBIT è aumentato del 7,9% a 302,3 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta consolidata è rimasta sostanzialmente invariata.

Nel primo trimestre del 2024, la raccolta pubblicitaria di Mfe è cresciuta del 6% rispetto all'anno precedente, confermando la solidità del business.

I vertici hanno confermato gli obiettivi economici per il 2024, ricevendo plausi da Intesa Sanpaolo per i solidi risultati. Tuttavia, si prevede che il trend positivo della pubblicità possa attenuarsi nei prossimi trimestri a causa della concorrenza di eventi sportivi trasmessi da Rai e Sky.

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi per approvare i conti, ha proposto all'assemblea del 19 giugno la distribuzione di un dividendo ordinario lordo relativo all'esercizio 2023, pari a 0,25 euro per ciascuna azione ordinaria di categoria A e B. Questo corrisponde a un totale di 140 milioni di dividendi, portando il totale degli ultimi quattro anni a oltre 750 milioni di euro.

Il CFO, Marco Giordani, ha sottolineato che questa cifra rappresenta circa il 51% della capitalizzazione di mercato attuale di Mfe. Inoltre, ha aggiunto che i 0,25 euro per azione equivalgono a un dividend yield dell'8% per le azioni di categoria A e dell'11,1% per le azioni di categoria B.

MFE, ProsiebenSat1? Niente opa, meglio spin-off e cambiamenti nella governance

MFE, principale investitore in ProSiebenSat.1, si è concentrato sul miglioramento delle performance del gruppo tedesco, dopo che queste hanno influenzato i suoi guadagni nel 2023.

La società, controllata dalla famiglia Berlusconi, detiene quasi il 30% di ProSieben e ha chiesto cambiamenti significativi, tra cui la cessione dell'attività digitale e nomine alternative al consiglio di sorveglianza.

Nonostante le sfide, MFE ha registrato un aumento dell'utile operativo del 7,9% nel 2023, principalmente grazie alle forti vendite pubblicitarie in Italia.

Le azioni di MFE B sono salite a seguito delle previsioni di un aumento delle vendite pubblicitarie nel primo trimestre e di una generazione di cassa positiva.

MediaforEurope ha respinto l'idea di un'offerta di acquisto (opa) per ProSieben al momento, citando l'alto debito del gruppo e le incertezze sul valore delle attività digitali.

MFE ha proposto cambiamenti che potrebbero portare alla divisione del patrimonio di ProSieben, ma queste sono state fortemente respinte dalla società tedesca.

La votazione sugli eventuali cambiamenti è prevista per il 30 aprile.

MFE, cosa dice il grafico dell'azione

Il titolo MFE A ha messo a segno un deciso rialzo ieri, tuttavia i prezzi non sono riusciti a terminare la seduta in prossimità dei massimi, posti a 2,724 euro.

Servirà ora il superamento di quella resistenza per permettere una estensione del rialzo, con target a 2,8425 euro, massimo del 13 giugno 2023. Sopra quei livelli verrebbe inviato un segnale di forza importante anche in ottica di medio termine. Senza la rottura di area 2,72/73 rischio di una flessione verso 2,43, media mobile esponenziale a 20 giorni. Supporto successivo a 2,20, linea di tendenza rialzista che parte dal minimo di fine ottobre.