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Auto, vendite sul mercato dopo i dati di Stellantis e Volkswagen

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Volumi deboli nei primi tre mesi per le due case europee, ma il resto dell'anno promette nuovi modelli e un impulso ai ricavi

Auto, vendite sul mercato dopo i dati di Stellantis e Volkswagen

Prosegue l’affondo di Stellantis a Piazza Affari nel pomeriggio in una seduta molto difficile per tutto il comparto automobilistico europeo. L’azione della società che oggi ha pubblicato i dati preliminari del primo trimestre segna un ribasso dell’8,16% e si riporta a 21,31 euro dopo un affondo a quota 21,16.

E’ un’accelerazione ribassista anche rispetto al canale discendente dai massimi dello scorso 26 marzo.

Oggi però l’automotive va male in tutta Europa, con l’indice Euro Stoxx Automobiles & Parts che perde un corposo 3,88% ed è appesantito anche dalla retromarcia di Volkswagen (-4,18%) che ha anche lei pubblicato risultati sottotono.

Auto, trimestre debole per Stellantis

In realtà i dati dell’Acea, l’Associazione europea dei costruttori di automobili, usciti qualche giorno fa avevano già rilevato nel mese di marzo una flessione del mercato europeo delle quattroruote del 5,2% a circa un milione di auto vendute in tutto il continente.

Il saldo dei volumi da inizio anno però rimaneva positivo con un +4,4% delle vetture per passeggeri vendute in Europa tra gennaio e marzo, circa 2,77 milioni di auto. Oggi però i dati pubblicati dalle prime due case europee incorporano già nel primo trimestre una flessione del giro d’affari, oltreché dei volumi.

Stellantis infatti ha segnalato un calo a due cifre dei ricavi: -12% a 41,7 miliardi di euro. Pesano senz’altro i minori volumi. I dati di Acea sulle quattro ruote Stellantis in Europa indicano una crescita da gennaio a marzo del 2,5% a 524 mila unità circa, ma è un numero troppo parziale vista l’importanza di molti altri mercati per il gruppo, come quello del Nordamerica dove ha consegnato circa 407 mila veicoli e registrato un crollo del 20% in termini di volumi, mentre i ricavi netti sono calati del 15% a 19,3 miliardi di euro e subiscono anche un impatto forte del cambio.

Ma è andato male anche il mercato sudamericano, dove le 177 mila consegne mostrano una flessione del 7% che deriva da minori Fiat e Peugeot vendute e comporta una flessione dei ricavi netti del 2% a 3,5 miliardi di euro.

La presentazione di oggi evidenzia comunque un calo delle consegne del 6% anche nell’Europa allargata con minori volumi soprattutto per Peugeot 3008.

In definitiva questo primo trimestre con minori volumi e cambi sfavorevoli subisce però anche la fase di transizione verso nuovi modelli. Il trimestre appena finito incorpora anche strategie di produzione e gestione del magazzino tese al lancio di nuovi prodotti nella seconda parte di quest’anno.

Il gruppo promette una gamma di nuovi modelli che nella seconda parte dell’anno dovrebbero portare a risultati ben diversi.
Da marzo è sul mercato il nuovo RAM 1500 che è un campione di vendite negli States e nel secondo trimestre sono previsti spunti anche dalle Citroën ë-C3 e Peugeot E-3008, dalla Jeep Wagoneer S e dalla Dodge Charger Daytona che sarà lanciata nel terzo trimestre. E’ invece previsto soltanto per l’ultimo quarto del 2025 il lancio del Ram 1500 REV, ma già oggi Stellantis vede opportunità di crescita di lungo periodo dall’elettrificazione con vendite di auto elettriche in crescita su scala globale del 7%.

In termini finanziari è stato confermato l’obiettivo di una crescita dell’utile operativo ordinario (adjusted operating income AOI) a doppia cifra nel 2024 e Stellantis conferma anche il target di un free cash flow industriale positivo.

Auto, brutto trimestre anche per Volkswagen

Oggi anche Volkswagen registra una brutta seduta dopo i dati del primo trimestre. Il titolo in queste ore segna un calo del 4,18% a 115,7 euro. Ma in fondo la storia è molto simile a quella di Stellantis.

Nel primo trimestre la casa di Wolfsburg ha segna un calo delle vendite dell’1% a 75,46 miliardi di euro. L’utile dopo le imposte ha ceduto il 21,6% e si è riportato a 3,71 miliardi di euro. Le vendite di veicoli sono calate del 2% a 2,08 milioni circa. Una partenza lenta che il gruppo aveva preventivato ma che oggi pesa sulle azioni della società.

Anche Volkswagen ha comunque confermato le attese per il 2024 e in particolare l’obiettivo di ricavi in crescita del 5%, di un margine operativo del 7,0-7,5% e di un flusso di cassa netto dall’automotive compreso tra i 4,5 e i 6,5 miliardi di euro.

La divisione auto dovrebbe avere una liquidità compresa tra i 39 e i 41 miliardi di euro nel 2024 e sono quindi in valutazione importanti investimenti.

Il CFO Arno Antlitz ha affermato di aspettarsi un impulso maggiore nel corso dell’anno dal lancio di oltre 30 nuovi modelli tra i vari brand.

Il 2024 dell’automotive si presenta quindi carico di novità a giudicare dalle dichiarazioni di oggi, ma i primi tre mesi appena trascorsi hanno palesato molte delle incertezze che il mercato registra in questa complessa fase.