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Mps in rialzo: Moody's migliora il rating

di FTA Online News pubblicato:
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El.En. in forte calo dopo i dati del trimestre. Intercos recupera terreno nell'ultima settimana

Mps in rialzo: Moody's migliora il rating

Banca MPS, il grafico invia ulteriori segnali di forza

Banca MPS al rialzo ieri. Il titolo ha guadagnato il 2,06% a 5,15 euro. I prezzi hanno oscillato tra 5,042 e 5,218 euro. Moody’s ha alzato il rating di BMPS da Ba3 a Ba2, con un outlook stabile. Questo riflette un miglioramento del merito creditizio e della capacità di generare profitti della banca.

In particolare, è stata sottolineata la robustezza del suo patrimonio, con un CET1 ratio dell'18.2% nel primo trimestre del 2024, superiore ai target del 2026.

L'upgrade del rating di BMPS da parte di Moody's è un segnale positivo per la solidità finanziaria e la capacità reddituale della banca. Questo aumento del rating riflette la fiducia dell'agenzia nella capacità di BMPS di gestire efficacemente il proprio rischio e generare profitti in modo sostenibile.

Inoltre, l'alto livello di solidità patrimoniale, come evidenziato dal CET1 ratio del 18.2% nel primo trimestre del 2024, è un indicatore di stabilità finanziaria e capacità di sopportare eventuali shock. Sebbene l'upgrade del rating sia positivo, l'effetto sulle obbligazioni emesse da BMPS potrebbe essere marginale.

Nonostante la performance solida della banca negli ultimi mesi, le obbligazioni BMPS potrebbero continuare a essere scambiate a spread più ampi rispetto a quelle emesse da banche con rating investment grade.

Questo potrebbe riflettere la percezione degli investitori sul rischio associato alle obbligazioni BMPS rispetto a quelle di banche con rating più elevato.

Le quotazioni di MPS si sono lasciate alle spalle da un paio di sedute la resistenza di area 4,85 dove si colloca il lato alto del canale rialzista che ha contenuto il trend dal minimo dello scorso ottobre.

Di norma dopo un segnale di forza di questo tipo è lecito attendersi un movimento di ampiezza almeno pari a quella del canale proiettata dal punto di rottura, quindi fino in area 5,65 euro. Oltre quei livelli il target si sposterebbe a 6,15 euro.
Conferme in favore del proseguimento del rialzo verrebbero al di sopra di 5,35 euro.

Solo ripiegamenti al di sotto di area 5 euro potrebbero indicare un ripensamento da parte del mercato. Supporto successivo a 4,60 euro.

El.En in forte calo dopo i risultati

Massiccia flessione ieri per El.En. (-14,22% a 10,01 euro) in scia ai risultati del primo trimestre 2024: ricavi in calo del 7,3% a/a a 149,5 milioni di euro, EBITDA -8,2% a 19,2 milioni, EBIT -15,9% a 14,3 milioni, con margine in calo a 9,6% da 10,6%.

Il gruppo ha sospeso il progetto di realizzare una IPO della business unit Taglio Laser su un mercato regolamentato sul territorio cinese "in virtù dei risultati finanziari non soddisfacenti e della debolezza del mercato": i fondi di private equity che avevano investito in Penta Laser Zhejiang con l’obiettivo di accompagnare la società sul mercato hanno esercitato l’opzione di recesso a loro riservata in fase di aumento di capitale".

Lo scenario 2024 appare più incerto e "la Guidance indicata per l’esercizio 2024 in termini di miglioramento di fatturato ed EBIT rispetto al 2023 risulta più difficile da raggiungere, e viene confermata come obiettivo massimo, da monitorare e verificare in base all’andamento dei trimestri successivi".

L'analisi del grafico di El. En. mette in evidenza la rottura ribassista dei supporti a 11,15-11,30 euro e il test dei supporti ed ex resistenze di area 10. La tenuta di questo riferimento risulta decisivo al fine di scongiurare il rischio di test dei minimi allineati a 8,20-8,25 toccati tra ottobre e marzo. La violazione di questi sostegni determinerebbe la riattivazione del movimento ribassista partito nell'autunno 2021 con appoggio successivo a 6,70 circa. Una stabilizzazione sopra quota 10 creerebbe invece i presupposti per una rimonta: conferme in tal senso sopra 10,70 e soprattutto 11,15-11,30: obiettivo sul picco del 30 aprile a 12,32.

Intercos, settimana di recupero

Prosegue la corsa di Intercos che nell'ultima settimana ha recuperato più di 13 punti percentuali in scia ai risultati del primo trimestre 2024. I ricavi sono apparsi in calo del 5,8% a/a a 221,1 milioni di euro, mentre l'EBITDA rettificato si è attestato a 20,8 milioni (-9 milioni a/a), numeri penalizzati dall'attacco Cyber che ha colpito il gruppo su scala mondiale a febbraio.

Il problema è stato comunque risolto e il management prevede "di recuperare le vendite perse nel primo trimestre già nel secondo trimestre dell'anno" e si attende un incremento di redditività, soprattutto nella seconda metà dell'anno. Da segnalare inoltre i nuovi record per l'ingresso ordini, con un aumento rispetto ai primi quattro mesi del 2023 pari a 43 milioni con portafoglio ordini a 356 milioni (+37 rispetto all'anno scorso). Il titolo si sta riavvicinando alla parte superiore del canale che scende dai top di fine aprile, riferimento a 15,30 circa. Le resistenze presenti tra 14,90 e 15,30 avranno il compito di testare il polso ai corsi e di valutarne il residuo potenziale di crescita dopo l'allungo dell'ultima settimana. Oltre 15,30 probabile il proseguimento della corsa verso il picco dello scorso anno in area 16,70. Sopra 13,90 lo scenario resterà favorevole all'ipotesi del rialzo. Diversamente invece si farebbe strada la possibilità di un nuovo test a 13,00 euro. Obiettivo successivo sui bottom di ottobre poco oltre quota 12,00.

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