BNP compra AXA IM e crea un gigante europeo da 1,5 trilioni di euro
pubblicato:L’operazione rinuncia al compromesso danese, ma conferma le ambizioni di crescita dei player europei del risparmio gestito

La compagnia assicurativa francese Axa ha completato la vendita della divisione Axa Investment Management (AXA IM) alla banca connazionale BNP Paribas per un importo in contanti di 5,1 miliardi di euro. A questa cifra va aggiunta la cessione per 300 milioni di euro di Select ad AXA IM.
La compagnia assicurativa ha contestualmente sottoscritto un accordo con la banca acquirente per la fornitura di servizi di gestione degli investimenti in base al quale Axa manterrà piena autorità sulla progettazione dei prodotti, sull’asset allocation e sull’asset liability.
Axa-BNP Paribas, impatti e proventi dell'accordo
Axa registrerà un provento una tantum da 2,2 miliardi di euro circa e una riduzione degli utili ordinari di circa 400 milioni di euro l’anno.
Axa lancerà un buyback da 3,8 miliardi di euro per ridurre l’impatto diluitivo della transazione.
La cessione e il buyback dovrebbero comportare un impatto di circa 2 punti sul coefficiente di solvibilità della compagnia assicurativa (Solvency Ratio II).
Il CEO di Axa Thomas Buberl ha parlato di nuovo capitolo nella storia di AXA IM e sottolineato l'importanza della nuova partnership con BNP Paribas.
La combinazione di AXA IM e BNP Paribas crea un asset manager europeo da 1.500 miliardi di euro di asset in gestione.
BNP Paribas ha sottolineato che con questa acquisizione nasce un leader europeo nella gestione dei risparmi di lungo termine per le compagnie assicurative e i fondi pensioni con circa 850 miliardi di euro.
La nuova realtà dovrebbe dare origine a una piattaforma estremamente differenziata tra asset tradizionali e alternativi.
Jean-Laurent Bonnafé, amministratore delegato di BNP Paribas ha espresso soddisfazione per l’operazione.
Per BNP Paribas si dovrebbe registrare un impulso positivo di oltre il 5% sui ricavi 2026 e il Ritorno sul capitale investito (ROIC) dovrebbe superare il 14% dal terzo anno dell’operazione (2028) e il 20% dal quarto anno.
Il gruppo BNP Paribas ha stimato l’impatto in una flessione di 35 punti base del CET 1 ratio (il principale coefficiente di patrimonializzazione bancaria) dal terzo trimestre di quest’anno. Il gruppo ha già annunciato che Sandro Pierri, già a capo di BNP Paribas AM, guiderà l’asset management del gruppo e che Marco Morelli, attuale presidente esecutivo di Axa IM sarà il presidente di questo business.
Axa-BNP Paribas, niente compromesso danese per l'asset management
Ad aprile la BCE si è opposta all’applicazione del cosiddetto Dutch Compromise da parte di BNP Paribas: la clausola avrebbe consentito un più ridotto impiego di capitale da parte della Banca, ma gli ultimi orientamenti europei, come accaduto in Italia con l’acquisizione di Anima Holding da parte del Banco BPM, si sono spostati su un’interpretazione prudenziale delle norme in attesa di un chiarimento regolatorio del quadro.
La presidente della divisione Supervisione della BCE Claudia Buch ha infatti precisato ad aprile che il “compromesso danese” è immaginato per un’applicazione al settore assicurativo e non, per esempio, a quello della gestione del risparmio (anche per questo l'operazione di BNP Paribas è stata promossa tramite l'unità assicurativa Cardiff).
In questo contesto non si può dimenticare l’altra grande potenziale operazione del risparmio gestito europeo che potrebbe nascere dalla fusione delle attività di asset management di Generali e di Natixis creando un’operatore da 1.900 miliardi di euro in gestione con 4,1 miliardi di euro di ricavi. Un’operazione assai più contrastata vista l’avversione di una parte dell’azionariato del Leone di Trieste.
Va evidenziato che la cessione di Axa IM a BNP Paribas è stata annunciata all'inizio dell'agosto del 2024. Da allora il colosso assicurativo francese Axa ha guadagnato a Parigi poco meno del 30% passando da 32,5 euro circa a oltre 41,6 euro
Più contenuta, ma rilevante, anche la performance di BNP Paribas in Borsa: il titolo ha guadagnato il 20% circa passando da 63 a 75,8 euro.