Enel, preoccupazioni sudamericane hanno spinto le azioni al ribasso
pubblicato:Borsa Italiana: Danieli, gli analisti hanno stime positive

Ribasso superiore al punto e mezzo percentuale nella seduta di ieri per Enel, che ha chiuso gli scambi a 8,621 euro. C'è preoccupazione dopo le parole del ministro dell'energia e delle miniere del Brasile, Alexandre Silveira: il governo del Paese sudamericano infatti solleciterà l'autorità dell'energia Aneel ad avviare il processo di chiusura del contratto di fornitura con Enel nello Stato di San Paolo dopo il blackout che la scorsa settimana ha lasciato senza energia elettrica 2 milioni di persone.
Nei giorni scorsi il titolo è stato promosso da Barclays, che ha incrementato il prezzo obiettivo da 9,00 a 9,30 euro e da Jefferies, che lo ha alzato da 9,50 a 10,00 euro.
Ma non tutti gli analisti hanno la stessa visione su Enel: settimana scorsa infatti Bernstein aveva peggiorato la raccomandazione sul titolo a "market perform" da "outperform" con target price abbassato da 8,90 a 8,5 euro, mentre a inizio mese era stata Morgan Stanley ad abbassare la raccomandazione da "equalweight" a "underweight", incrementando però il prezzo obiettivo da 8,30 a 8,60 euro.
Da segnalare inoltre che nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie, come comunicato lo scorso 31 luglio, Enel ha già provveduto (dati aggiornati al 5 dicembre) al riacquisto di 100.980.247 azioni proprie, pari a poco meno dell'1% del capitale sociale. Alla stessa data il gruppo deteneva l'1,1023 del capitale sociale.
Enel, rialzo interrotto dopo il ritorno sui record del 2021
Graficamente non può non essere sottolineato come i prezzi abbiano interrotto il bel rialzo partito a settembre dopo essere venuti a contatto con i record storici del 2021 in area 9,05.
E sempre attorno a tale riferimento transitava anche la parte superiore dell'ampio canale rialzista che va contenendo il titolo dai bottom del 2022. Una resistenza critica dunque, quella a 9,05, che per il momento si è opposta con efficacia al tentativo di allungo del titolo, agevolandone un consolidamento tutto sommato fisiologico dopo le recenti fatiche. Il quadro grafico resta orientato positivamente, con un primo supporto strategico nel breve a 8,50 circa. Sopra tale livello possibile la ripresa del trend rialzista verso gli obiettivi a 9,30 e 9,50 euro. Sotto 8,50 invece sostegno successivo a 8,35 euro, poi a 8,15/8,20, riferimenti che andranno monitorati con attenzione in ottica di lungo termine.
Danieli,
Danieli in rialzo ieri: il titolo ha guadagnato lo 0,99% a 50,8 euro. I prezzi hanno oscillato tra 50,20 e 51,70.
Il quadro che emerge dalle analisi degli intermediari finanziari è decisamente costruttivo per Danieli, sia sul piano strategico sia su quello delle prospettive operative e di mercato.
Secondo Equita Sim, l’ipotesi di introdurre target vincolanti sull’utilizzo di acciaio “green” rappresenta un importante catalizzatore positivo per il gruppo. Il settore automobilistico, infatti, è il secondo maggiore consumatore di acciaio in Europa, con circa il 19,7% dei consumi totali (dati Eurofer), subito dopo le costruzioni.
Una regolamentazione che favorisca l’adozione di acciaio a basse emissioni avrebbe un duplice effetto: da un lato stimolare la domanda di acciaio green prodotto in Europa, dall’altro migliorare pricing e profittabilità degli impianti, creando le condizioni per lo sblocco di investimenti che negli ultimi anni erano stati rinviati a causa delle difficoltà strutturali del comparto siderurgico europeo.
In questo contesto Danieli, grazie al posizionamento tecnologico e all’offerta di soluzioni avanzate per la decarbonizzazione, si troverebbe tra i principali beneficiari.
Anche sul fronte delle valutazioni il sentiment resta positivo. AlphaValue ha alzato il giudizio sul titolo da reduce ad add, incrementando il prezzo obiettivo da 53,6 a 63,6 euro. La revisione arriva nonostante una performance già molto brillante del titolo da inizio anno (+113%), segno che, secondo gli analisti, il mercato non avrebbe ancora pienamente scontato l’upside potenziale legato alla guidance societaria e a stime più ottimistiche sui risultati futuri. I multipli di valutazione vengono definiti “molto rispettabili” se rapportati alle prospettive di crescita degli utili.
Un ulteriore elemento di forza è rappresentato dal maxi-contratto in India.
Danieli è stata selezionata come partner tecnologico da Steel Authority of India Limited (SAIL), il più grande produttore pubblico di acciaio del Paese, per la fornitura di tre nuovi impianti destinati al complesso siderurgico di Burnpur, nel West Bengal. L’investimento di SAIL punta ad aumentare la capacità produttiva di circa 4 milioni di tonnellate annue, facendo leva sulle migliori tecnologie green disponibili per ridurre le emissioni di CO₂. L’accordo prevede la realizzazione di un nuovo altoforno, di una colata continua per bramme e di un laminatoio a caldo. I contratti, che entreranno in vigore entro dicembre, hanno un valore complessivo di circa 500 milioni di euro, configurandosi come uno dei progetti più rilevanti mai acquisiti da Danieli in India.
Per Equita Sim, che conferma la raccomandazione buy con target price a 53 euro, l’ordine è particolarmente significativo: rappresenta infatti circa il 16% della stima di order intake 2026 per la divisione Plant Making. L’operazione rafforza la visibilità sui prossimi esercizi e supporta l’ipotesi di un incremento sostanziale degli ordini nel 2026, con un order intake atteso in crescita da circa 2,7 miliardi di euro (media 2024-2025) a oltre 3,3 miliardi.
Sulla stessa linea si colloca Banca Akros, che ribadisce il giudizio accumulate e il prezzo obiettivo a 53 euro. Anche in questo caso l’accento è posto sulla rilevanza strategica dell’ordine, visto come un fattore che rafforza ulteriormente la solidità del portafoglio ordini e la capacità del gruppo di mantenere elevata visibilità sui ricavi futuri.
Nel complesso, tra spinta regolamentare verso l’acciaio green, miglioramento delle prospettive di investimento nel settore siderurgico e acquisizione di contratti di grande dimensione in mercati chiave come l’India, Danieli appare ben posizionata per continuare a crescere, nonostante il forte rialzo già messo a segno dal titolo.
Danieli, quadro grafico ancora impostato al rialzo
Il quadro tecnico di Danieli resta chiaramente impostato al rialzo. I prezzi si muovono all’interno di un canale ascendente ben definito, che guida il movimento da diversi mesi e che finora non è mai stato violato in modo significativo.
Dopo il massimo segnato in area 51,50 euro, il titolo ha avviato una fase di consolidamento ordinato, fisiologica dopo l’accelerazione precedente. Il ritracciamento si è sviluppato senza strappi, con volumi contenuti, assumendo le caratteristiche di una correzione tecnica di breve periodo più che di un’inversione.
Dal punto di vista dei supporti dinamici: la media mobile esponenziale a 50 giorni ha funzionato da primo livello di riequilibrio del momentum; la EMA a 100 giorni, in progressiva salita, rafforza ulteriormente la struttura di medio periodo e coincide con la parte bassa del canale rialzista.
Il fatto che i prezzi siano rimasti stabilmente sopra entrambe le medie conferma che il controllo del trend resta nelle mani dei compratori.
Resistenza principale: area 51,50 euro, massimo relativo e riferimento tecnico di breve. Una rottura decisa di questo livello aprirebbe spazio verso la parte alta del canale, con proiezioni coerenti verso 54–55 euro.
Supporti: primo livello in area 48,0–48,5 euro, seguito dal supporto più rilevante in area 46,5–47 euro, dove transita la parte inferiore del canale e passa la EMA 100.
Solo una discesa sotto quest’ultima area metterebbe in discussione l’impostazione rialzista, scenario che al momento non trova conferme né grafiche né di momentum.
Dal punto di vista tecnico, Danieli mostra una struttura matura ma ancora costruttiva: il trend di fondo resta positivo, le correzioni appaiono come pause di assorbimento e non come segnali distributivi. In assenza di rotture ribassiste del canale, il titolo mantiene potenziale di prosecuzione del movimento una volta completata la fase di consolidamento.
Un’impostazione che si integra bene con il quadro fondamentale di forte visibilità sugli ordini e sul tema strategico dell’acciaio green.
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